architect: Eugenio Tibaldi

location: Bacoli (Na)

year: 2020

Sulla spiaggia di Bacoli (Na) è nato uno spazio innovativo, un luogo sospeso tra arte e cucina, sofisticato e ricco di fascino mediterraneo. Shell è il nuovo progetto firmato dall’artista Eugenio Tibaldi per il Nabilah: non una semplice sala eventi, ma uno spazio unico e di grande suggestione che inaugura un nuovo concetto di luxury beach wedding.
“Spazio Shell è un luogo sospeso in cui i materiali e le forme si confondono in un continuo gioco di rimandi e sovrapposizioni" ha spiegato Tibaldi che si è occupato del restyling. Si tratta di uno spazio concettuale che sfugge alle classificazioni, dall’impatto fortemente emozionale. Per la prima volta uno spazio per eventi progettato da un artista, in modo da rendere un’esperienza ogni evento. Un luogo esclusivo pensato per ospitare una cucina altrettanto estrosa e creativa: uno dei menu degli sposi infatti porta la firma dello chef Pasquale Palamaro, stella Michelin del ristorante Indaco dell'Albergo Regina Isabella a Ischia, fuoriclasse della gastronomia campana noto per i suoi piatti che coniugano estetica, gusto e scoperta.

Interni, esterni e proposta gastronomica si fondono dunque per generare una continuità di spazi, forme e profumi. Ciò che rende Spazio Shell una location speciale sono infatti anche gli elementi decorativi e i materiali impiegati che concorrono a ricreare un’atmosfera unica. Il progetto si integra perfettamente nel paesaggio: acciaio, legno, vetro e tela in PVC sono i materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera che si estende sulla spiaggia come una gigantesca conchiglia. Oltre 300 metri quadri coperti da una tensostruttura che combina trame preziose, eleganza, leggerezza e alta tecnologia, capace di resistere ai forti venti che provengono da Ponente. Aerea e imponente al tempo stesso, Shell può accogliere fino a 300 persone sedute. Gli interni svelano materiali naturali, colori caldi e accoglienti come le finiture in bronzo dorato. Natura e artificio si mescolano, ci sono gli arredi realizzati su disegno dell’artista e tre alberi vivi e rigogliosi - una Sterlizia Nicolai detta Semi di Uccello del Paradiso, un Ficus Benjamin, una Dracaena Drago - che abbattono il confine e la percezione tra interno ed esterno. L’ispirazione che ha guidato il progetto è l’anno 1956, anno di fondazione del lido originario di cui il Nabilah ha ereditato gli spazi. Tutto il progetto ruota intorno al ricordo di quegli anni, con alcuni oggetti cult di modernariato in eleganti teche a parete, poltroncine e tavoli realizzati su disegno che ricordano le linee di design di fine anni Cinquanta.