L’Agrisuite Il Cedro rappresenta un nuovo concetto di agriturismo con suites. Si trova nel cuore del Piemonte, a pochi km dal borgo di La Morra, immerso nei vigneti collinari che si estendono nelle Langhe. La struttura, che sorge nell’antica Tenuta Monfalletto della famiglia Cordero di Montezemolo, già proprietaria dell’adiacente e omonima cantina vitivinicola da 19 generazioni, è dotata di quattro splendidi alloggi indipendenti, una piscina esterna e una vista decisamente mozzafiato: il paesaggio che circonda l’intera area è ricco di sfumature e scorci sempre differenti, il set ideale per celebrare al meglio il secolare Cedro del Libano che si staglia imponente tra i filari delle colline dichiarate Patrimonio dell’Umanità.

©Federico Moschietto

Lo stile moderno degli spazi interni contrastano chiaramente con l’architettura esterna del rustico, che ha mantenuto un linguaggio appropriato al luogo e alle tradizionali origini agricole del passato: la struttura, classica, è costituita da un monoblocco principale, la guest house, e un edificio secondario, sviluppati su due piani, dotati di numerose finestre, vetrate e archi a sesto ribassato, elementi tipici dei casolari di campagna.
Il progetto è stato curato dall’architetto Lara Spano dello studio Ideawork1981, che ha optato per una palette dai colori neutri che si mimetizzassero con l’ambiente, scegliendo materiali naturali come il legno delle travi a vista del sottotetto e delle pedane della piscina e la pietra per i pilastri angolari dell’edificio. Vetro e linee geometriche che ricreano rigorose forme si integrano perfettamente mantenendo i propri tratti distintivi.

©Federico Moschietto

Di conseguenza, anche il progetto illuminotecnico, curato da iLuminanti, ha richiesto effetti luminosi che mantenessero sobrietà e rigore: si è ottenuto un intervento luminoso che ha messo in evidenza la matericità delle superfici e le linee di composizione strutturale dell’edificio. Gli ambienti esterni hanno visto l’installazione di alcune soluzioni di L&L Luce&Light, caratterizzate da forme di design minimale e poco invasive, lasciando così libera espressione al contesto. Sulla facciata principale sono state collocate le applique UPDOWN 4.0 con biemissione a 22°, mentre le applique GEKO 5.1 con ottica 10° monoemissione lavorano sui pilastri in mattoni, dal sottotetto fino a terra.
L’architettura del paesaggio a cura di Pierpaolo Tagliola, agronomo e architetto paesaggista, ha interessato le aree private e comuni a ridosso della corte e quelle limitrofe. Nella parte superiore uno spazio poco connotato è stato trasformato in una grande corte dell'accoglienza, dove ogni stanza può godere del suo giardino privato e tutti possono ritrovarsi negli spazi comuni della piazzetta, del grande porticato riscoperto o all’ombra del grande gelso, che accoglie gli ospiti al centro della corte. Nella parte inferiore altri due piccoli e preziosi giardini sono a disposizione delle suite del piano terreno.

©Federico Moschietto

Grande risalto viene dato alla piscina che dialoga apertamente con lo stupendo paesaggio collinare circostante. Il verde s’intreccia volutamente con antichi oggetti di richiamo all’ambiente di campagna tramite il recupero di vecchie porte e finestre, inserite giocosamente nelle siepi di carpino. Il carattere elegante e insieme agreste delle fioriture selezionate, lega i due ambiti e dialoga con lo stupendo contesto naturale in cui si inserisce il giardino, rendendo gli esterni un caloroso benvenuto nel progetto di ospitalità.
Gli apparecchi illuminanti disposti nel verde sono diversi; ICE LED, i cubetti in vetro sabbiato a luce diffusa ricalcano la linea prospettica del viale d’ingresso a fianco delle rose e fioriture perenni, e si trovano anche tra l’erba nelle vasche di cor-ten nella corte della guest house. Sempre in queste vasche, è installato il proiettore GINKO che si mimetizza grazie alla finitura verde minerale e che illumina il gelso che domina nell’area.
Nella linea perimetrale delle pedane della piscina sono stati posizionati gli apparecchi RONDO’, segnapassi a incasso monoemissione a luce radente, con corpo e vite centrale verniciati cor-ten.
A bordo piscina, si trovano due originali e autentici lampioni parigini riadattati in appoggio che fungono da supporti decorativi e che donano un’aurea se possibile ancora più magica.

Scheda progetto
Progetto: arch. Lara Spano, studio Ideawork1981
Landscape: arch. Pierpaolo Tagliola
Light planning: iLuminanti