Una foresta perduta, un equilibrio secolare abbattuto, le leggi della natura che governano il mondo e l’impotenza dell’umanità di fronte alla catastrofe naturale. “La foresta dei violini” è l’evocativa installazione a cura dello studio di architettura Piuarch che sarà esibita presso il Cortile d’Onore dell’Università Statale di Milano all’interno dell’evento INTERNI HUMAN SPACES, dall’8 al 19 aprile 2019. L’iniziativa ha riscosso l’adesione convinta di L&L Luce&Light che, in coerenza con l’impegno profuso nelle attività di carattere culturale basate sulla visione etica del concetto di impresa, ha reso disponibile l’utilizzo di due prodotti di punta della collezione di proiettori Stra P e Ginko 3.0, quest’ultimo appena insignito del riconoscimento internazionale IF DESIGN AWARD 2019 nella categoria Product. L’installazione, presentata durante la Milano Design Week 2019, è stata pensata per rappresentare in un segno il valore dell’Abete Rosso di risonanza della Val di Fiemme (TN), una delle principali valli dolomitiche del Trentino orientale, spazzata via da una tremenda ondata di maltempo il 30 ottobre 2018, che ha abbattuto un patrimonio inestimabile di foreste: tra queste anche la Foresta di Paneveggio, conosciuta anche come la “Foresta di Stradivari”, un luogo famoso per gli “abeti rossi di risonanza” che danno vita a un legno dalle straordinarie caratteristiche, da sempre utilizzato per realizzare le casse armoniche dei violini e scelto da Stradivari per i suoi capolavori. “La foresta dei violini” è la testimonianza della foresta perduta, della natura, delle culture che su quella natura hanno costruito dei mestieri; della filiera del legno che nasce da quei territori; delle arti, che hanno saputo fare di quei legni degli strumenti musicali e degli artisti che con gli strumenti restituiscono agli uomini emozioni in musica.
Realizzata in legno grezzo, impiegando alberi spezzati e sradicati dal vento, “La foresta dei violini” rappresenta un luogo testimone della natura violata, dove l’architettura è appoggio e sostegno. Il progetto prevede l’utilizzo di due grandi tronchi di abete rosso che emergono dal loggiato del Cortile d’Onore dell’Università Statale, illuminati da 4 proiettori Ginko 3.0 15W 24Vdc 3000K 13° color antracite di L&L Luce&Light. Le radici sospese nel vuoto che si affacciano a sbalzo dalla balaustra sulla corte sono evidenziate da 3 proiettori Stra P 1.0 37W 230V 30K 30° dotati di scala graduata sulla staffa che consente puntamenti precisi. Il concept illuminotecnico è finalizzato all’esaltazione artistica e alla drammaticità espressiva dell’intero progetto, con gli alberi che, strappati dal vento e con le radici in vista, rendono evidente l’intensità della tragedia. Un intervento audace, dove il rapporto esistente tra luce e installazione artistica deve favorire la percezione cognitiva ed emozionale dello spettatore, nel rispetto assoluto dello spazio esistente e della memoria traumatica dell’evento. A sorreggere tutto ciò, un mezzo elementare, il cavalletto, realizzato in abete rosso lavorato, simbolo architettonico semplice, comune e universale, elemento iconico di uomo lavoratore che ripara.