Nell'ultimo numero della rivista appena uscito Area 170 - People Flows dedicato ai flussi di persone e ai luoghi dello spostamento abbiamo dedicato un articolo curato da Luca Monica (The motorway bridge buildings of Angelo Bianchetti, pp. 136-143) sull'architettura degli autogrill di Angelo Bianchetti che per Pavesi ha costruito negli anni del boom economico una serie di stazioni autostradali, per la maggior parte "a ponte", che sono stati il simbolo della rinascita italiana.

Come afferma Luca Monica nel suo saggio, queste architetture erano il risultato di una attenta analisi tipologica degli autogrill nordamericani derivanti dal  fascino del American Way of Life che lui stesso ha modo di vivere verso la fine degli anni '50. L'innovazione di queste nuove tipologie era duplice: se da una parte erano il risultato di una attenta ingegnerizzazione strutturale e tecnologica con l'utilizzo di travature, aggetti, mensole e vetrate continue, dall'altra invece rappresentavano il "nuovo tema dominante" ossia quello di una nuova espressione simbolica degli autogrill come rinascita di un paese fortemente distrutto dalla guerra.

Si apprende in questi giorni della parziale demolizione dell'autogrill Villoresi lungo l’Autostrada dei Laghi, la A8 che connette Varese a Milano, che fu inaugurato nel 1958 di quello che probabilmente è fra gli autogrill più iconici del periodo del boom economico italiano.
Risulta naturale lo stupore per tutto questo; per la mancanza di cultura del progetto per una architettura, tra le prime del giovane architetto Angelo Bianchetti. Questo edificio rappresentava molte cose: gli stili di vita degli italiani che cambiavano per la necessità di spostarsi; la connessione tra architettura e l'apparato pubblicitario tanto diffuso in america; la fiducia dell'imprenditore Mario Pavesi per un giovane architetto dalle idee che guardavano lontano. Molto lontano. Forse troppo anche per noi.
Idee interrotte proprio in questi giorni.