Alla cerimonia di premiazione dell’edizione 2025 del Marmomac Best Communicator Award sono state celebrate personalità del mondo culturale, del design e dell’arte internazionale che, nel corso dell’anno, hanno contribuito a raccontare il valore e la bellezza della pietra naturale, protagonista della manifestazione.

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Capofila del trittico premiato nella nuova sezione “Forbes Selection” è Maurizio Cattelan. L’artista, collegato da New York, ha scelto di essere rappresentato con una scultura in marmo di Carrara che raffigura la sua testa, realizzata nel laboratorio che cura tutte le sue opere con un robot One S di Robotor di Litix, azienda leader nella robotica applicata alla scultura e presente a Marmomac.

La sua voce registrata ha accompagnato il videoracconto in time lapse della lavorazione: “Sono sinceramente lusingato. Non potendo essere lì di persona, ho deciso di mandare la mia testa scolpita da un robot. Mi sembra il modo più comodo per essere presente senza fare un discorso troppo lungo. Ringrazio la giuria, il pubblico... e anche il robot che in questo momento mi sta letteralmente dando forma. Spero che questa testa trovi un bel posto in fiera, magari vicino al bar, così potete parlare direttamente con lei se avete domande. Io, intanto, mi prendo il merito”.

Nel 2025, Cattelan ha inoltre presentato due opere in marmo di Carrara all’interno della mostra Seasons a Bergamo. La giuria – composta da Silvia Nani (Corriere della Sera), Manuela Mimosa Ravasio (La Repubblica), Alessandro Mauro Rossi (Forbes Italia) e Aurelio Chinellato (IUSVE) – ha motivato il riconoscimento sottolineando come: “Le sue opere rappresentano non solo un momento di riflessione sulla ciclicità della vita e della storia, sulle trasformazioni dell’individuo e della società, ma sono frutto di una straordinaria sinergia tra intuizione artistica e tecnologia robotica avanzata, capace di suscitare un forte impatto comunicativo e simbolico”.

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Un altro riconoscimento è andato all’architetto altoatesino Hannes Peer per l’installazione Crash, presentata con Margraf al Salone del Mobile 2025. La giuria lo ha premiato per la capacità di trasformare la pietra naturale da elemento decorativo a strumento narrativo, in grado di evocare fragilità, impatto e trasformazione. “Mi hanno definito l’apostolo del marmo. Il marmo è una materia che ho voluto rendere dinamica proprio con questo progetto. Ho trasformato le superfici, ne ho fatto wallpaper, sperimentandone la tridimensionalità”, ha raccontato Peer, definito dal Sole 24 Ore “l’architetto che insegna a disallineare lo sguardo”.

Prima volta a Marmomac per Paolo Stella, lifestyle influencer e direttore creativo di @suonarestella. “Per me il marmo è materia d’elezione e con i miei progetti mi sono divertito a rispondere con il design ad alcune mie fissazioni legate all’home decor. Essere in una fiera come questa, per un appassionato di pietra naturale, è come per un bambino stare in un parco giochi. È la mia prima volta a Marmomac, ma non sarà sicuramente l’ultima”. Nel 2025 Stella ha lanciato le collezioni di arredo COM|PLE|MEN|TARE e POR|TAN|TE, capaci – secondo la giuria – di restituire al marmo una dimensione quotidiana ed elegante, interpretandone la versatilità in modo personale.

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Una menzione speciale anniversary è stata dedicata a Yuri Ancarani, premiato per un lavoro di 15 anni fa ancora oggi di grande rilevanza. Il cortometraggio Il Capo, presentato alla 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e girato nelle cave di Gemeg, ha saputo rappresentare “con forza espressiva e poetica l’essenza del lavoro estrattivo, mettendo in luce la dimensione umana, materiale e identitaria del marmo e di chi lo estrae”.

Per l’edizione 2025, Marmomac ha scelto di proiettarlo quotidianamente al The Plus Theatre. “Sono convinto che l’arte resti il linguaggio più avanzato della comunicazione. Sono quindi ancora più orgoglioso di questa menzione, che - insieme alla proiezione del mio cortometraggio in tutti i giorni della manifestazione - ha davvero celebrato il senso del lavoro che tutti noi portiamo avanti”, ha dichiarato Ancarani.

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Per la sezione Exhibitor, la giuria ha selezionato tre vincitori tra oltre 80 espositori, suddivisi nelle categorie Visioni, Tecnologia e Pietra Naturale. Dopo una shortlist di 15 finalisti, il titolo è stato assegnato a Verzu, DDChem e I Conci, scelti per la coerenza narrativa, il coinvolgimento del pubblico e la qualità del racconto visivo.

Infine, la menzione speciale IUSVE è andata a Furrer, premiata per aver saputo unire in modo elegante e innovativo dimensioni fisiche, tattili, interattive e visive, trasformando l’allestimento in un’esperienza multisensoriale capace di raccontare identità e prodotto.

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