Come avete gestito questo periodo di transizione per prepararvi al meglio alla ripartenza?
I nostri uffici sono sempre stati operativi in smart working e, quando permesso dalle disposizioni ministeriali, abbiamo tenuto attivo anche i magazzini, così da poter evadere gli ordini pendenti. Come qualsiasi azienda abbiamo subito un calo fisiologico, riuscendo tuttavia a fare di necessità virtù, approfittando del tempo disponibile per intensificare le attività di comunicazione, promuovere webinar online e corsi formativi, sviluppare attività di team-building con la rete vendita, raffinare obiettivi e strategie di sell-out per la ripartenza.

Molte aziende hanno potenziato in queste settimane le proprie capacità di lavoro smart e a distanza, con risvolti fruttuosi. Voi come vi siete comportati? Avete introdotto nuove modalità di lavoro o nuove tecnologie utili anche per le attività future?
Anche noi, come anticipato, abbiamo sperimentato con grande profitto la gestione del lavoro in smart working, una modalità di lavoro estremamente efficace che riteniamo debba essere implementata anche post crisi sanitaria, in modo complementare al lavoro canonico in azienda. Nella “fase 2”, manterremo ancora parte del team in modalità smart, nel rispetto delle disposizioni previste per il distanziamento sociale, per una ripresa sicura per tutti e step by step. Siamo orgogliosi di avere visto crescere negli anni un team molto compatto, di grandi persone, oltre che grandi professionisti. L’affiatamento, la passione, il rispetto e la profonda fiducia reciproca che sono alla base del nostro organico, sono i fattori che ci hanno permesso di affrontare e gestire con grande efficienza questa improvvisa situazione di emergenza, distanziati nello spazio ma uniti da un obiettivo condiviso.

Su quali nuove sfide vi state concentrando? Quali aspetti del vostro processo produttivo pensate possano essere ancora migliorati?
In linea con la nostra radicata vocazione per ecosostenibilità, rigore estetico e praticità di utilizzo, da diverso tempo stiamo investendo nello sviluppo di nuove tecnologie applicate anche al settore dei rivestimenti indoor, con “Clap!”, una gamma prodotti che sta profondamente cambiando il mondo dei rivestimenti sintetici per interni. Ma le sfide non si fermano qua: abbiamo molti progetti in cantiere anche per Terraforma, l’azienda specializzata nel disegno e produzione 100% made in italy di arredo per esterni, a cui abbiamo dato vita nell'ottica di rafforzare sempre più la nostra visione di “total look” in & out.

Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine che vi siete dati e quali le linee guida per perseguirli?
A inizio anno i nostri obiettivi erano molto ambiziosi, Déco era in forte crescita tanto che il fatturato di febbraio 2020 ha segnato un +100% su febbraio 2019. Il lockdown ha comportato un calo fisiologico del 20%, quindi relativamente contenuto se rapportato agli indici economici del periodo. Maggio è ancora alle porte e sta già dando incoraggianti segnali di ripresa, che certamente faremo di tutto per massimizzare. Due mesi di stop non si smaltiscono in un paio di settimane e il 2020 sarà un anno di sacrifici per l’intera economia globale, ma siamo pronti a cavalcarlo premendo sulle tre leve fondamentali soprattutto per un periodo di crisi: comunicazione, ricerca&sviluppo e formazione, gettando basi solide per un grande 2021.

Come vedete il futuro delle nostre case e delle nostre città? Quali aspetti spesso dimenticati, dovranno invece tornare a essere decisivi nella vita di tutti i giorni?
Déco è un'azienda che incarna al 100% la sostenibilità ambientale, i nostri prodotti vengono scelti anche perché soddisfano tutti i parametri di compatibilità con il rispetto e la tutela dell'ambiente. Nell’era storica che stiamo vivendo l’ecosostenibilità è diventata una necessità. Continueremo a investire in questa direzione, augurandoci che, sia nell'edilizia sia nella socialità, scelte sostenibili vengano sempre più incentivate e valorizzate. Dai cieli puliti alla natura che resuscita, dallo splendore delle nostre città anche quando vuote agli animali che si riappropriano dei loro spazi, il lockdown ci ha ampiamente dimostrato che fermando l’uomo per due mesi la terra ritorna a respirare. La battaglia che stiamo vivendo ogni giorno non potrà lasciarci inalterati, così come ci auguriamo che la sofferenza vissuta in questi mesi possa tradursi in una vera rivoluzione di valori per tutti e all’affermazione di una nuova consapevolezza di noi stessi e dell’ambiente in cui viviamo. Il living outdoor è un settore in costante sviluppo, che ha raggiunto livelli di ricercatezza e design sino a oggi inesplorati. Progettisti, designer, istituzioni, contractor, ma anche utenti finali, manifestano esigenze sempre più ricercate per la cura degli ambienti esterni. Dopo questa esperienza crediamo che questo bisogno sarà ancora più sentito e soddisfatto. In questo settore, che è il nostro DNA, negli anni ci siamo contraddistinti come azienda fortemente innovativa, capace di anticipare i nuovi trend di mercato proponendo soluzioni spesso rivoluzionarie,  che hanno modificato il mercato dell’outdoor. Dai pavimenti ai frangisole, dalle facciate ventilate ai controsoffitti: i rivestimenti sono alla base della costruzione ex-novo e della ristrutturazione, conferendo un look contraddistintivo agli edifici, oltre a migliorarne le prestazioni tecniche e a rappresentare una scelta duratura nel tempo. Crediamo che questa sia la strada giusta anche per il futuro, e che verrà sempre più esplorata dal mercato stesso.