Come avete gestito questo periodo di transizione per prepararvi al meglio alla ripartenza?
Questo periodo di transizione è servito per focalizzare le necessità del cliente alla riapertura, si sono create nuove strategie commerciali e di comunicazione in relazione al periodo che stiamo vivendo, abbiamo dato molta importanza alla struttura e organizzazione aziendale per valorizzare ancora di più la percezione del prodotto e il customer service and care.

Molte aziende hanno potenziato in queste settimane le proprie capacità di lavoro smart e a distanza, con risvolti fruttuosi. Voi come vi siete comportati? Avete introdotto nuove modalità di lavoro o nuove tecnologie utili anche per le attività future?
Damast, come accennato sopra, è molto attenta alla struttura aziendale, da diversi anni ha implementato le infrastrutture digitali e il lavoro in smart working, necessario per i viaggi di lavoro. Questo periodo ci ha trovato pronti, efficienti ed efficaci nel lavoro a distanza. La nostra Piattaforma si poggia su server locali e cloud con macchine virtuali dedicate ai dipartimenti aziendali corredate da tutti gli strumenti necessarie al normale lavoro di ufficio ma con la forza della condivisione e sharing di dati, informazioni e call. Il futuro del lavoro non potrà prescindere dal continuare con la modalità di lavoro da smart working.

Su quali nuove sfide vi state concentrando? Quali aspetti del vostro processo produttivo pensiate posano essere ancora migliorati?
Le sfide sono all’ordine del giorno, uno dei nostri diktat è mai fermarci migliorare sempre. Il cliente ricerca sempre più affidabilità di servizio e di prodotto, legata a una sempre più crescente richiesta sia pre-ordine nel seguirlo, sia a ordine ricevuto ‘informarlo sulle tempistiche di ricezione, aggiunte o sostituzioni, sia nel post ordine con una assistenza a 360°.

Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine che vi siete dati e quali le linee guida per perseguirli?
Uno dei nostri obiettivi è quello di intensificare ed essere ancora più capillari nel servire il nostro prodotto e migliorare il servizio al cliente, non dobbiamo vedere questo periodo solo come di crisi, è anche un periodo di grandi opportunità, la ripresa sarà lenta ma ci deve trovare pronti sia in Italia che a livello internazionale. Continueremo con il branding, spingendo il nostro neologismo “doccetteria”, identificativo del nostro settore di appartenenza; proseguiranno le campagne ADV e le partecipazioni alle fiere di settore e svilupperemo anche alcune “chicche” nel mondo del digitale.

Come vedete il futuro delle nostre case e delle nostre città? Quali aspetti spesso dimenticati, dovranno invece tornare a essere decisivi nella vita di tutti i giorni?
Sicuramente questo periodo, seppur difficile, ci ha resi più coscienziosi e rispettosi di noi stessi e degli altri nonché dell’ambiente circostante così come della nostra casa e delle nostre necessità. Ogni stanza è stata vissuta, ma quella più importante è stata sicuramente il bagno, che ci ha visto di continuo per il lavarsi le mani e il docciarsi. L’acqua ha avuto un ruolo importante all’interno delle nostre case e visto che viene utilizzata di frequente si rende sempre più necessario sensibilizzare l’aspetto del water saving, il risparmio idrico. Utilizzarla va bene ma “cum grano salis”.