Come avete gestito questo periodo di transizione per prepararvi al meglio alla ripartenza?
Non ci siamo mai fermati completamente e abbiamo subito introdotto tutte le misure di sicurezza per permettere ai nostri dipendenti, che ancora una volta si sono dimostrati molto collaborativi e responsabili, di lavorare in sicurezza. La salute e il benessere dei nostri collaboratori è sempre stato per noi molto importante. La nuova sede, con ampi spazi sia in produzione sia negli uffici, ha rappresentato un grande vantaggio per noi. Abbiamo creato un ‘comitato Covid’ per monitorare tutte le procedure adottate e definirne di nuove, se necessario. Controllo della temperatura, mascherine, schermi protettivi e prodotti disinfettanti, tutti i dispositivi di protezione sono sempre a disposizione dei dipendenti. Sanifichiamo i locali quotidianamente e abbiamo stabilito turni per la mensa e luoghi di ristoro e relax.

Molte aziende hanno potenziato in queste settimane le proprie capacità di lavoro smart e a distanza, con risvolti fruttuosi. Voi come vi siete comportati? Avete introdotto nuove modalità di lavoro o nuove tecnologie utili anche per le attività future?
Abbiamo sempre investito molto, anche in passato, per migliorare la nostra attività, in particolare il grosso investimento fatto nel 2018 per realizzare la nuova sede ha riguardato anche l’inserimento delle più aggiornate tecnologie IT. Non abbiamo quindi avuto nessuna difficoltà a organizzare, da un giorno con l’altro, il lavoro smart e a distanza. Siamo, così, rimasti sempre in contatto con la nostra filiera, sia in Italia sia all’estero, anche tramite video conferenze e ricorrendo ancora di più alla comunicazione digitale.

Su quali nuove sfide vi state concentrando? Quali aspetti del vostro processo produttivo pensiate posano essere ancora migliorati?
Fortunatamente, negli ultimi due anni, abbiamo ottimizzato i nostri processi produttivi in ottica di Industria 4.0. Le nostre sfide per il futuro non sono cambiate, puntiamo sull’internazionalizzazione, l’innovazione e la digitalizzazione. Specialmente nella digitalizzazione del  servizio pre e post vendita abbiamo grandi opportunità di crescita. Vogliamo puntare su una maggiore collaborazione con la filiera, per lavorare ancora più insieme.

Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine che vi siete dati e quali le linee guida per perseguirli?
La ripresa è dura per tutta la filiera. Abbiamo perso 2-4 mesi di lavoro, liquidità e opportunità. Riaccendere il motore per portarlo nuovamente a regime richiede del tempo. Mi auguro che la filiera non si lasci trascinare troppo dalla questione prezzo e da decisioni a breve termine, ma che guardi alla competenza e alla continuità. Noi percorriamo una strada già tracciata per continuare ad assicurare i nostri plus, i nostri valori: Qualità e sicurezza, Competenza, Innovazione: portiamo nuovi prodotti e sistemi per distinguerci.

Come vedete il futuro delle nostre case e delle nostre città? Quali aspetti spesso dimenticati, dovranno invece tornare a essere decisivi nella vita di tutti i giorni?
Penso sia stato un periodo di riflessione per tutti, apprezzeremo di più le aziende made in Italy, che rappresentano il vero patrimonio del Paese e possono assicurare la ripartenza, così come il rilancio delle qualità e peculiarità che contraddistinguono il nostro essere italiani. Abbiamo imparato che in ogni momento il mondo può cambiare e apprezzeremo/proteggeremo ancora di più la nostra libertà. Saremo più coscienti dell’importanza della famiglia, della casa, degli affetti, dei colleghi e dei valori come la fiducia, il coraggio e la continuità. Le nostre case diventeranno più importanti, le abbiamo vissute come non mai, gli spazi dovranno essere più flessibili e più funzionali, con soluzioni di qualità e con una chiara funzione d’uso. Le città, mi auguro, possano diventare meno caotiche, con ritmi più umani. Sicuramente maggiore attenzione dovrà essere rivolta al miglioramento dei servizi per il cittadino, dai trasporti alla burocrazia.