Capire i messaggi che gli oggetti ci mandano e individuare i trend da cui traggono ispirazione è il modo per comprendere l’evoluzione che comunica con nuovi codici di stile.
Partendo da questo concetto, lo studio Baolab di Milano e il Color Competence and Design Center Covestro hanno indagato le tendenze per anticipare i colori del futuro.
La logica con cui si immagina un oggetto - affermano Manuela Bonaiti e Emma Clerici, founder di Baolab - è come una grammatica: un insieme di regole che armonizzano i vari elementi e li rendono comprensibili, proprio come accade nel linguaggio”.

Per “smontare” un oggetto di design, rinnovarlo, cambiarlo o farne uno completamente nuovo, che però assolva a quell’uso e comunichi valori, è necessario muoversi su due binari paralleli: “Il primo si fonda sullo studio costante dei linguaggi estetici che ci circondano: dalla moda agli interni, dal cibo alla grafica, dall’elettronica al mondo dei trasporti, dai quali si desumono i macro-orientamenti estetici. Il secondo, invece, è il mondo fisico delle produzioni aziendali, per vedere come nascono i materiali, come si trasformano e quali sono le tecnologie che li strutturano”. Così lavora lo studio Baolab, con uno sguardo focalizzato sul comparto dell’automotive.

L’automotive è un settore di riferimento anche per Covestro a cui contribuisce come big player nella catena del valore. Questo non è l’unico punto di contatto e di interesse: infatti, anche per Covestro il colore è un elemento fondamentale e fondante. Il colore è la sintesi perfetta della volontà profonda di portare novità, energia e soluzioni innovative per agire in modo diverso e rendere il mondo un luogo migliore a partire dalla sostenibilità, il principio che guida Covestro dalla sua fondazione.
Il colore per Covestro è un’idea, ma anche un’azione precisa e quotidiana di ricerca che si concretizza nel Color Competence and Design Center (CCDC) dove lo stretto dialogo fra tecnici, clienti, designer e i membri della color community genera ogni giorno innovazione e porta alla creazione di nuove sfumature, dando vita ad inediti effetti sulle diverse superfici e materiali.


Da Filago, sede europea del CCDC, i colori Covestro diventano subito disponibili negli stabilimenti di tutta l’area, trasformando in realtà tangibile un’idea: quella stessa idea, sotto forma di colore che nasce dalla ricerca sviluppata da studi d’eccellenza in tutto il mondo come Baolab.
Un così grande impegno nasce dalla fondamentale importanza che ha il colore nel determinare il successo di un prodotto. Come il lavoro di Baolab sottolinea, il colore è fra le qualità che i sensi umani percepiscono in modo più intenso e racchiude una grande quantità di valori che ciascuno, più o meno consapevolmente, richiama e accetta quando sceglie il colore della propria auto, del proprio abbigliamento, delle pareti della propria casa. I colori raccontano stati d’animo e appartenenze e catturano l’attenzione di fette di pubblico precise: costruire la palette cromatica di un prodotto significa scegliere il pubblico di riferimento, cioè il posizionamento di mercato. Una scelta strategica e fondamentale, quindi, e spesso da compiere con grande anticipo rispetto all’immissione del prodotto sul mercato.


Definire un trend è un lavoro abbastanza tecnico: tanta analisi, con una piccola parte di interpretazione - dichiarano Bonaiti e Clerici di Baolab -. Il punto di partenza è la raccolta informazioni di tipo economico e sociale che aiutano a capire il mercato del futuro: la crescita di specifici settori merceologici, il prezzo delle materie prime, i movimenti dei fondi di investimento o le acquisizioni di alcuni brand, gli aiuti governativi a dati settori o il numero di utenti di un determinato mercato”.
La ricerca, infine, diventa una vera proposta: “Per arrivare a una proposta concreta, si calano le informazioni sugli ambiti attinenti al progetto. Nel caso dell’automotive, i mondi che si esplorano di solito sono: interior, furniture e product design, dispositivi elettronici, lighting, accessori moda e sport. Tutto questo perché si tratta degli ambiti di interesse dei soggetti che vogliamo raggiungere e che, si presume, manifestino lo stesso gusto nell’acquisto in questi diversi settori. Si raccolgono quindi immagini e materiali e si individuano corrispondenze ed assonanze linguistiche, somiglianze, che creano i cluster estetici da cui desumere le palette cromatiche e le tipologie di finiture”.