Dopo il Mosè di Michelangelo nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma e le cappelle medicee nella sagrestia nuova della basilica di San Lorenzo a Firenze, Mario Nanni scrive il progetto della luce che accompagna tutta la mostra dei marmi della collezione Torlonia presso Villa Caffarelli ai Musei Capitolini di Roma, attraverso uno studio attento delle opere. Molte delle sculture, erano state scolpite per essere alla luce naturale. Dettagli diversi di quelle forme sinuose e levigate, al passare delle ore del giorno e della notte, venivano messi in risalto o nascosti dalla luce naturale e dalle ombre da essa generate.

Come nel caso della grande tazza esposta nella sala numero 10: lo scultore aveva realizzato l’opera marmorea lasciando volutamente che il bassorilievo restasse nella penombra. Il lavoro compiuto è stato quindi quello di creare una luce discreta, un lume secondario che si riflette sulla pavimentazione e avvolge con delicatezza la materia. Come il bagliore dell’aurora, un lume primario - un unico lungo raggio di luce orizzontale proveniente da levante - permette la lettura del dettaglio del bassorilievo, facendo così comparire la figura sensuale e misteriosa di un ermafrodito.

Il Sistema N55 Viabizzuno, utilizzato per tutto il progetto di illuminazione, garantisce: - grande flessibilità - attacco interfaccia n 55 con innesto rapido. Il sistema N55, grazie all’interfaccia con innesto rapido, è stato studiato per poter avere grande flessibilità sulla scelta delle sorgenti elettroniche e quindi di volta in volta per poter utilizzare le più performanti al momento della progettazione.;
- alta tecnologia, propulsore dinamico brevetto Viabizzuno. Il propulsore è la parte inferiore cilindrica del sistema N55, che custodisce al suo interno una sorgente di luce elettronica. Ha un diametro di 55, 65 o 82 mm ed è disponibile in finitura nero55, argento hacca o my bianco;
- massima qualità della luce un’altissima resa cromatica: CRI - color rendering index 98 (dove 100 è il sole); ies tm-30 con rf 96 e rg 103; step macadam valore 1 (indice di valutazione della deviazione cromatica delle sorgenti luminose); fattore di danneggiamento di 0.145 f(mW/lm), dove il sole è 1433 f(mW/lm);
- bassi costi di installazione. Il sistema N55 può essere installato con bassi costi: i tempi di installazione portano un risparmio del 30% circa rispetto a tutti gli altri apparecchi di illuminazione;
bassissimi consumi energetici. Il sistema N55 128lm/W appartiene alla classe energetica A++. Permette una grande qualità della luce rispettando una serie di parametri e valori legati all’ecosostenibilità e al risparmio nel senso assoluto del termine. N55 è per questo un sistema altamente etico;
- bassissimi costi di manutenzione. La praticità di utilizzo della lampadina N55 permette di risparmiare circa l’80% sui costi di manutenzione, avendo la possibilità di intercambiare con rapidità il propulsore dinamico senza l’utilizzo di attrezzi specifici;
- garanzia sull’affidabilità del sistema il sistema. È stato omologato e collaudato in tutti i paesi del mondo e la sorgente elettronica utilizzata permette di avere 70.000 ore di vita. Viabizzuno offre una garanzia di 5 anni sull’intero sistema N55;
ecosostenibile - sostenibilità e riciclo dei materiali nel rispetto dell’ambiente. Il sistema N55 è stato progettato in modo tale che l’utilizzatore a fine vita del led possa rispedire il suo propulsore dinamico N55 alla fabbrica di produzione.

Il propulsore verrà rigenerato con la sola sostituzione della sorgente elettronica. Seguendo l’insegnamento leonardesco del lume primario e del lume secondario, l’intero progetto si basa su un’armonica dialettica tra luce diretta e riflessa, tra il sole e il lume. Ogni opera è illuminata da una luce diretta (lume primario) e da una luce riflessa sapientemente studiata per enfatizzare la leggibilità dei dettagli scultorei più nascosti (lume secondario). La scultura vive soprattutto della sua ombra. Così come la luce naturale genera una sola ombra in tutti gli oggetti materici, allo stesso modo l’illuminazione della mostra è stata studiata affinché ogni opera non abbia un’ombra doppia, ‘perfida bugiarda’. I marmi di tipologie e colori diversi vengono così valorizzati grazie a un’illuminazione studiata e tarata sulla base di ogni singola opera. Le sculture che sono state collocate nelle varie sale di Villa Caffarelli vivono nei colori delle pareti, che scandiscono le epoche e i contesti originari in cui le opere stesse sono state concepite e realizzate. L’illuminazione trasforma le pareti in fondali capaci di guidare il visitatore nel percorso temporale e di dare profondità allo spazio architettonico. In tutte le sale i marmi sono quindi accarezzati da una luce morbida, non drammatica che enfatizza la sensualità dei corpi e l’espressione dei volti, attraverso un suggestivo gioco di assorbimento e riflessione. La materia d’improvviso si veste di luce e dal nulla nasce un’emozione.