Nata da un’idea di Alberto Minotti, Hanami si distingue subito dalla proposta minotticucine per il suo carattere innovativo dovuto all'introduzione della maniglia all'interno della sua gamma progettuale. La musa ispiratrice è la cultura nipponica, estremamente essenziale, e in particolare le famose pareti shoji, tipiche della stanza giapponese “Washitsu” che si aprono verso i meravigliosi giardini illuminati dal rosa dei fiori di ciliegio chiamati per l’appunto Hanami.

La grande sfida progettuale di Hanami fu proprio quella di rendere gli elementi sporgenti necessari, e non un semplice decoro. “Ornamento è delitto” è il titolo di un saggio scritto nel 1908 da Adolf Loos, un principio che minotticucine ha fatto proprio e che è alla base della sua filosofia del “silenzio visivo“.
Oggi Hanami si ripresenta sempre nella sua caratteristica finitura legno abbinata a un piano in vero ottone che accoglie un lavello dello stesso materiale saldato al suo interno. Completano il progetto le mensole, realizzate in ottone che danno identità progettuale al modello poiché posizionate secondo la successione studiata dal matematico Leonardo Pisano detto il Fibonacci. La famosa sequenza numerica viene applicata alla lettera nel posizionamento e nella profondità di queste mensole creando un armonioso “aureo” aspetto finale. In minotticucine arte, proporzione, scienza e cultura vengono abbinate in questa composizione con un aspetto armonioso e dalla praticità d’uso esemplare.