VENEZIA - Dal 6 aprile l’Event Pavilion di T Fondaco dei Tedeschi presenta “Greetings from Venice”, un’installazione site-specific dell’artista Elisabetta Di Maggio, a cura di Chiara Bertola.
Dopo il successo di pubblico ottenuto dall’opera di Fabrizio Plessi “Under Water” e dall’installazione “Waterbones” di Loris Cecchini, lo spazio dedicato alle proposte culturali – all’interno del nuovo lifestyle department store di DFS nel cuore di Venezia – torna all’arte contemporanea con un allestimento evocativo e profondo, dove la bellezza suggestiva e ipnotica del lavoro manuale dell’artista si intreccia con spunti di riflessione sul tempo e sulla natura delle relazioni.
Con questo terzo allestimento, il gruppo DFS conferma la sua volontà di far tornare il T Fondaco dei Tedeschi alla sua antica vocazione di luogo in cui convergono e si intrecciano cultura e commercio, tradizioni secolari e contemporaneità, visitatori locali e internazionali.
All’interno dello spazio reinterpretato dall’artista proseguiranno le attività culturali promosse dal T Fondaco dei Tedeschi: concerti, incontri letterari, performance di danza contemporanea e videoproiezioni, organizzate in collaborazione con le istituzioni culturali di Venezia.
Aperto gratuitamente al pubblico tutti i giorni, l’Event Pavilion ospiterà l’installazione “Greetings from Venice” di Elisabetta Di Maggio fino al 25 novembre 2018.
Costruito nel 1222, il Fondaco dei Tedeschi è assegnato dal Senato per la gestione dei “mercati tedeschi”, che all’epoca erano tutti quelli che provenivano d’Oltralpe. Il termine “Fondaco” è tradotto come “magazzino”, “osteria”, “albergo” e proviene da una combinazione di parole arabe, greche e bizantine, testimoniando gli stretti legami tra Venezia e l’Oriente. È un luogo di vita per i mercanti durante la loro permanenza a Venezia e allo stesso tempo un posto sicuro dove tenere le merci acquistate in loco o portate dall’Estero.
Fino al 1797 – anno in cui chiude in seguito alla caduta della Repubblica Serenissima – il Fondaco dei Tedeschi è l’emblema del potere mercantile di Venezia, importante piattaforma di scambi economici e vero e proprio ponte tra culture orientali e occidentali. In seguito, l’edificio ospita uffici di controllo doganale ed è oggetto di un importante lavoro di ristrutturazione per trasformarlo in sede delle Poste (dal 1930 al 2007).
Nel 2008 Benetton acquista l’edificio e ne affida il restauro all’architetto olandese Rem Koolhaas. Nell’ottobre 2016 il Fondaco dei Tedeschi riapre al pubblico come T Fondaco dei Tedeschi, lifestyle department store gestito dal gruppo DFS. Il suo arredamento viene affidato all’architetto Jamie Fobert.
Convinto che il lusso non si limiti a oggetti e prodotti, ma si riferisca anche alla storia e al patrimonio, DFS ha dedicato all’interno del T Fondaco dei Tedeschi un intero spazio ad allestimenti espositivi ed eventi culturali: l’Event Pavilion. Collocato al quarto piano dell’edificio rappresenta, da un punto di vista conservativo, strutturale e architettonico, uno degli interventi più ambiziosi del progetto di ristrutturazione condotto da OMA, lo studio architettonico di Rem Koolhaas.
L’Event Pavilion, grazie al programma culturale che ospita, ambisce a restituire al Fondaco dei Tedeschi il suo ruolo di collegamento e trasmissione. In collaborazione con artisti e istituzioni locali, un fitto calendario di proposte culturali è organizzato all’interno di questo spazio, per invitare i visitatori, sia internazionali che locali, a scoprire o riscoprire la storia, la cultura e lo stile di vita di Venezia.
Con il suo programma culturale, DFS vuole promuovere le eccellenze, le risorse e le tradizioni del territorio grazie all’espressione creativa degli artisti e posizionare il T Fondaco dei Tedeschi come una nuova e originale meta per le arti e la cultura a Venezia.