Azimut Group presenta "Entropia Cosmica", mostra personale a Milano dell’artista, architetto e designer Tiziana Lorenzelli (Lecco, 1961). L’esposizione, curata da Vera Canevazzi e Margherita Strada, è allestita negli uffici del Gruppo Azimut nel Palazzo Bocconi, in corso Venezia 48 a Milano, di fronte ai Giardini Pubblici Indro Montanelli.

La mostra offre una visione originale e profonda del concetto di entropia, invitando il visitatore a riflettere sulla natura transitoria dell'universo e della vita, nonché sulle manifestazioni della natura che, anche se apparentemente caotiche, sono in realtà basate su regole matematiche precise. La natura è in un continuo processo entropico, le energie che la regolano sono per noi spesso misteriose e occulte. Nello specifico il cosmo è nel nostro immaginario un luogo buio, onirico, surreale e fantastico. Ed è proprio questa dimensione cosmico-spaziale a essere dominata da campi di forze che Tiziana Lorenzelli vuole ricreare e nella quale vuole farci immergere, attraverso delle vere e proprie costellazioni scultoree in cui ogni opera è studiata e realizzata in relazione con lo spazio circostante.

©Matteo Piazza

L'esposizione include nuove produzioni di Tiziana Lorenzelli e si concentra sul tema dell'installazione urbana e site-specific: partendo dall'esterno del palazzo Bocconi si articola negli uffici del Gruppo Azimut, società dedicata alla gestione patrimoniale, e una delle realtà presenti nel Palazzo Bocconi, di proprietà dell'Istituto Javotte Bocconi Manca di Villahermosa che ha messo a disposizione i suoi spazi esterni all'artista.
L'intervento in facciata, che dà il nome alla mostra "Entropia Cosmica", defluisce con  energia dal portale di ingresso, decostruendo le linee geometriche dell’edificio, interrompendo la successione modulare delle finestre e degli elementi che compongono la facciata con un segno iridescente e magmatico.

©Matteo Piazza

Le sculture di Tiziana Lorenzelli sono caratterizzate da questa fluidità ed elasticità delle forme mutuate dal mondo naturale e cosmico da cui l’artista trae ispirazione. La continua metamorfosi della natura, la connessione con lo spazio circostante, con la luce e con noi che assistiamo a questa crasi tra l’architettura urbana e l’opera site-specific, sono il fulcro della ricerca artistica di Tiziana Lorenzelli. L’artista, infatti, esplora quei territori di confine misteriosi dove i diversi elementi si ibridano e combinano soluzioni inedite e inaspettate. Questa unione quasi “magica” e surreale è accentuata dal contrasto tra il colore blu metallizzato e riflettente dell'elemento caotico e il monumentale rigore architettonico della facciata del palazzo, che insieme creano un gioco di rifrazioni che conducono il pubblico ad attraversare un varco aperto verso infinite possibilità immaginifiche e scoprendo il prezioso cortile con giardino. L’effetto plastico e flessibile dell’opera sulla facciata e di tutte le altre sculture presenti in mostra è dovuto all’utilizzo di un particolare alluminio sottilissimo ideato dall’artista stessa e di cui ha depositato il marchio nel 2013. Si tratta di Aluflexia® Recyclable Alluminium, un sandwich di alluminio molto leggero, la cui lavorazione è frutto di una complessa ingegnerizzazione che solo poche aziende in Europa sono in grado di effettuare. Questo materiale 100% riciclabile, plastico e lieve, può essere molto facilmente modellato, riuscendo tuttavia a mantenere la sua forma finale.

Oltre a questo intervento sulla facciata, le opere di Tiziana Lorenzelli si trovano anche all'interno degli uffici del Gruppo Azimut, con un altro site-specific: "Blue Rain", una cascata di “meteoriti” blu che occupa verticalmente i tre piani della tromba delle scale e che inonda figurativamente lo spazio architettonico in sintonia e scontro con gli elementi strutturali e antropici del contesto circostante. L’artista, in quanto architetto e designer, è infatti molto attenta alla dimensione spaziale, estetica e anche oggettuale dei suoi lavori che si pongono sempre in relazione all’ambiente in cui sono immersi creando legami non solo visivi, ma anche concettuali.

©Matteo Piazza

Il percorso espositivo include anche il lavoro più recente di Tiziana Lorenzelli: una serie di fotografie inedite, che riproducono quelle che lei ha definito "Flash Installation”, installazioni di brevissima durata - il tempo di uno scatto - che l’artista studia e progetta prima della loro realizzazione e fissa attraverso la fotografia.

"Questo lavoro trova ispirazione in paesaggi naturali suggestivi come le rocce desertiche di Al-Ula, Patrimonio dell’Umanità, le cime innevate dell’Engadina, gli esemplari monumentali di specie arboree. Il raggiungimento di questi luoghi diventa una sorta di pellegrinaggio spirituale preparatorio all’intervento artistico che si traduce in un gesto impulsivo, istantaneo, destinato a scomparire senza lasciare traccia. La fotografia cristallizza e rende perpetuo un istante emozionale scaturito dal rapporto tra natura e intervento umano che come un laser ne evidenzia le peculiarità" Tiziana Lorenzelli.

Le installazioni come quella di Al-Ula in Arabia Saudita, in cui Tiziana Lorenzelli ha inserito le sue opere in alluminio riflettente nel paesaggio desertico, si riallacciano a una tradizione artistica iniziata con le sperimentazioni di Heinz Mack negli anni Sessanta e sviluppata successivamente dai Land Artists negli anni Settanta. Le opere interagiscono con l'ambiente naturale, diventano parte di esso ed esso parte di loro.
Oltre alle sculture, alle fotografie e alle installazioni site-specific, Tiziana Lorenzelli presenta anche due opere video: un NFT, "Cobalt Blue Door" (2022), in cui un portale scolpito in Aluflexia® si trasforma in un liquido magmatico e il video, realizzato con un drone, “Cobalt Blue Giant Magnolia” (2023) che riprende un intervento site-specific realizzato dall’artista intorno a una maestosa magnolia secolare. Immersa nel verde, la pianta, di enormi dimensioni, è stata avvolta alla sua base da uno specchio di Aluflexia® blu. Tutto il lavoro e la ricerca dell’artista sono sintetizzati e rappresentati in queste opere che fungono da trait d’union dell’intera mostra e del progetto allestitivo.

Tiziana Lorenzelli dimostra quindi la sua versatilità e multidisciplinarietà attraverso l’uso di diversi mezzi e linguaggi espressivi che si intrecciano e alimentano vicendevolmente in una produzione artistica che si evolve e rinnova pur mantenendo a fuoco l'obiettivo di collocare l'uomo e la materia in relazione ai misteri della natura e del cosmo.
La mostra si sviluppa nelle aree comuni degli uffici di Azimut, rendendo così possibile l’accesso libero ai visitatori durante delle settimane particolarmente cruciali per l’arte e il design contemporaneo, ovvero quelle dell’Art Week e della Design Art Week.  All’inaugurazione, aperta alla stampa e al pubblico, il video “Cobalt Blue Giant Magnolia” (2023) sarà proiettato nel cortile interno del Palazzo, alla presenza dell’artista, delle due curatrici e della Cortesi Gallery Milano / Lugano che rappresenta l’opera di Tiziana Lorenzelli e ha contribuito alla realizzazione questa mostra.

La mostra si sviluppa nelle aree comuni degli uffici di Azimut, rendendo così possibile l’accesso libero ai visitatori durante delle settimane particolarmente cruciali per l’arte e il design contemporaneo, ovvero quelle dell’Art Week e della Design Art Week.  All’inaugurazione, aperta alla stampa e al pubblico, il video “Cobalt Blue Gigant Magnolia” (2023) sarà proiettato nel cortile interno del Palazzo, alla presenza dell’artista, delle due curatrici e della Cortesi Gallery Milano / Lugano che rappresenta l’opera di Tiziana Lorenzelli e ha contribuito alla realizzazione questa mostra.

Il Palazzo Bocconi racchiude in sé un importante capitolo della storia milanese, legato alle grandi figure imprenditoriali che hanno rivoluzionato l'economia della città, tra cui Ferdinando Bocconi - a cui si deve la fondazione dell'Università Bocconi - il quale riorganizzò il sistema di distribuzione e vendita delle stoffe e tessuti acquisendo una grande forza economica. Quando il figlio di Ferdinando, Ettore, si sposò a inizio Novecento con la nobildonna Javotte Manca di Villahermosa, decise di costruire un importante palazzo di rappresentanza che potesse rispecchiare la rilevanza della loro dinastia, scegliendo Corso Venezia come la via ideale, in quando sede di grandiosi nuovi palazzi signorili.

ENTROPIA COSMICA
Artista: Tiziana Lorenzelli
A cura di: Vera Canevazzi e Margherita Strada
Curatorial assistant: Chiara Stefanini
Intern: Maria Vittoria Fuochi
Digital media coordinator: Chiara Mantegazza
Logistic coordinator: Federica Rigitano
Luogo: Facciata Palazzo Bocconi e uffici Gruppo Azimut, Palazzo Bocconi, corso Venezia 48, Milano
Periodo mostra: 13 aprile - 24 aprile 2023