Economia circolare: la visione sistemica di Fantoni

Mantenere il più a lungo possibile il valore dei prodotti e delle materie prime è uno dei capisaldi dell’economia circolare. Passare a un nuovo modello di consumo, attento alla riduzione degli sprechi e fondato sui principi di condivisione, riutilizzo e riciclo dei materiali, è uno degli obiettivi vincolanti che il Parlamento europeo richiede per il 2030: con il nuovo piano d’azione sull’economia circolare si deve necessariamente intraprendere una strategia industriale basata su prodotti più sostenibili, riduzione dei rifiuti e azzeramento delle emissioni di carbonio.

Da parte del Gruppo Fantoni il tema dell’economia circolare è affrontato attraverso una visione sistemica. Per abbandonare il tradizionale modello economico lineare, basato sullo sfruttamento delle risorse limitate e sulla produzione continua di rifiuti, l’azienda di Osoppo ha scelto di toccare tutti i differenti aspetti del ciclo produttivo: dall’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili alla riciclabilità dei prodotti passando attraverso metodi di produzione che abbattono gli sprechi.

Il vero punto di forza di Fantoni è l’uso a cascata del legno per la realizzazione dei pannelli truciolari: recuperare e riutilizzare il legno di scarto permette di dare una nuova vita ai materiali, arrivando al processo di valorizzazione termica soltanto come ultimo stadio del ciclo di vita di un prodotto. Nel ciclo chiuso dell’ecosistema non esistono scarti. I materiali, i componenti e i prodotti, perciò, sono recuperati e valorizzati, senza ricorrere al prelievo di nuova materia prima vergine.

fantoni economia circolareFantoni, come sempre, è pronta a raggiungere massimi livelli di sostenibilità con azioni concrete: nel 2021 grazie a un piano di investimenti di circa 25 milioni di euro, l'azienda implementerà in modo sostanziale i risparmi nella logistica, con un sistema di automazione del trasporto delle materie prime legnose e con la realizzazione di nuovi magazzini automatici, ma soprattutto rivoluzionerà la propria produzione. È stato ultimato di recente, infatti, un impianto di pulizia del legno riciclato che consentirà all'azienda friulana di produrre per la prima volta pannelli Mdf con una componente di legno da riciclo superiore al 50%.