Il grande camino del Salone d’Ercole a Palazzo Farnese, a Roma, è tornato a splendere dopo un attento lavoro di restauro. È accaduto grazie al progetto “La cornice del Tempo - curiamo il passato per dare bellezza al futuro” sostenuto da Palazzetti in collaborazione con Fondaco Italia.
“La passione per l’arte fa parte della nostra famiglia” ha spiegato Chiara Palazzetti per introdurre la collaborazione con Fondaco Italia, che ha permesso all’azienda di dare il suo contributo in una mission così importante come la salvaguardia del patrimonio artistico naturale. Una partnership di cui Palazzo Farnese rappresenta il terzo capitolo, dopo il Palazzo Ducale a Venezia e la Reggia di Torino. Ed è un capitolo particolarmente significativo per l’azienda, perché Italia e Francia sono i mercati principali per i prodotti di Palazzetti e Palazzo Farnese, simbolo del Rinascimento italiano e sede dell’Ambasciata francese, rappresenta una bellissima sintesi tra i due Paesi.
Il camino del Salone d’Ercole
Il camino si trova nel Salone d’Ercole, lo spazio a doppia altezza immaginato da Michelangelo, il quale seguì per un breve ma significativo periodo i lavori del palazzo. Il camino porta invece la firma di Jacopo Barozzi, detto Il Vignola, e con i suoi quattro metri e cinquanta è commisurato all’ambiente in cui è collocato. Fiancheggiato da due figure inguainate, l’opera scultorea è composta da una decina di varietà di marmi policromi che testimoniano l'importanza della committenza e del luogo cui era destinato: giallo antico, marmo africano, porfido rosso, rosso antico, verde antico, portasanta, nero antico, alabastro fiorito, breccia quintilina. Il tutto è coronato da due putti che reggono lo stemma di Ranuccio Farnese. Le due sculture ai lati, che rappresentano l’Abbondanza e la Carità, sono opera di Guglielmo della Porta e sono giunte a Palazzo Farnese nel 1628 dal monumento funebre di Paolo III a San Pietro.
L’intervento di restauro
Il camino non aveva problemi strutturali: i danni cui rimediare erano la polvere sedimentata, le parti ingrigite e le tracce dei precedenti restauri, con stuccature e integrazioni marmoree. Il restauro, realizzato dal Consorzio Pragma tra aprile e giugno 2023, ha contemplato un’operazione di manutenzione straordinaria, rivolta al recupero di una completa leggibilità delle superfici marmoree e alla valorizzazione del monumento stesso. Sono stati quindi messi in sicurezza i piccoli frammenti marmorei distaccati, assicurandoli mediante infiltrazioni puntuali di un idoneo adesivo a base acquosa, dopodiché c’è stata la pulitura di tutte le superfici: la spolveratura dai depositi di tipo incoerente e la rimozione dei depositi coerenti, costituiti da materiali di natura grassa e polveri sedimentate nel corso degli anni. Sono state poi rimosse le stuccature giudicate non idonee alla conservazione e si è proceduto con una stuccatura realizzata con materiali chimicamente compatibili ai marmi originali.
L’unico neo? Questo camino non potrà mai essere acceso, e questo, confida, Chiara Palazzetti, AD dell’azienda e figlia del fondatore, sarebbe il sogno di suo padre.