A San Donato, alle porte di Taranto, il Casino Li Pupi torna a raccontare la propria storia grazie a un intervento di restauro conservativo che ne riafferma l’identità originaria. Storica residenza di villeggiatura risalente alla fine del XVIII secolo e appartenente alla famiglia de Cesare dal 1854, l’edificio rinasce attraverso il progetto dello Studio Francesco Marrone, capace di coniugare rigore filologico e sensibilità contemporanea.

Il lavoro prende avvio da un’operazione di sottrazione: la rimozione delle stratificazioni incongrue accumulate nel tempo, responsabili di aver alterato l’equilibrio architettonico e la leggibilità del manufatto. L’obiettivo dichiarato è il recupero dell’autenticità, perseguito attraverso un approccio rispettoso della materia, della memoria e delle imperfezioni, intese come segni tangibili del tempo.

casino li pupi

Il concept di Casino Li Pupi si fonda su un intervento misurato e non invasivo, che privilegia la naturalezza percettiva degli spazi. Le superfici non vengono forzate verso una perfezione artificiale, ma lasciate dialogare con le tracce dell’uso e della storia. Il recupero e la reintegrazione di arredi preesistenti, insieme al rinnovamento degli impianti, alla riqualificazione del giardino e a un progetto illuminotecnico puntuale, contribuiscono a restituire ambienti coerenti con il contesto rurale e l’anima mediterranea del luogo.

Gli interni si caratterizzano per una palette cromatica di toni naturali e tenui, capace di creare un’atmosfera sobria e avvolgente. Il dialogo tra elementi della tradizione rurale dell’Italia meridionale degli anni Cinquanta e nuovi inserti di design discreto definisce un equilibrio raffinato e mai ostentato. Tra questi, i divani Ghost di Gervasoni e le sedute in legno e paglia di Zara Home si inseriscono con naturalezza nel racconto spaziale. Cucina e porte interne, disegnate su misura, sono realizzate in noce canaletto e valorizzate da dettagli in ottone spazzolato di Corston e maniglie personalizzate. La distribuzione degli spazi in Casino Li Pupi è chiara e funzionale: una zona living accogliente si apre sull’area cucina, mentre un corridoio conduce alla zona notte e ai bagni, garantendo una netta separazione tra gli ambiti della vita quotidiana.

All’esterno, il progetto prosegue nel segno della continuità materica e formale: gli spazi all’aperto, pavimentati in pietra locale, ospitano spogliatoi e docce - una interna con rubinetteria industriale in rame, l’altra esterna firmata Gessi - completando un’esperienza abitativa che si estende fluidamente verso il paesaggio.

La scelta dei materiali conferma l’attenzione al contesto e alla sostenibilità: pavimentazioni in Pietra di Trani (fornita da Marmi Strada), intonaci naturali in calce e canapa di BIOMAT e Banca della Calce, e corpi illuminanti selezionati dalle collezioni di Il Fanale e Karman.

Oggi il Casino Li Pupi si riafferma come luogo di vita e di incontro, uno spazio di accoglienza e bellezza mediterranea in cui storia e contemporaneità dialogano senza forzature, restituendo all’architettura il suo ruolo più autentico: quello di custode del tempo.