In un elegante edificio storico di Torino, Matteo Magnabosco Architetto ha realizzato un progetto di ristrutturazione che trasforma un'abitazione in un rifugio contemporaneo perfettamente su misura per un proprietario che vive la cucina non solo come passione, ma come professione. Il committente, chef di mestiere e globetrotter, ha richiesto una zona giorno funzionale e accogliente, dove la cucina e il grande tavolo da pranzo diventano protagonisti di ogni spazio.

L'acquisto dell'appartamento a Torino segna una vera e propria svolta: dopo anni trascorsi tra hotel e case in affitto, diventa finalmente la sua prima casa stabile, un punto di riferimento dove tornare tra una trasferta e l'altra. Per questo motivo, il progetto è stato gestito in totale autonomia dall'architetto, che ha seguito l'intervento a distanza con un approccio chiavi in mano, prendendo decisioni rapide per ottimizzare i tempi. La ristrutturazione ha ridefinito la distribuzione degli spazi, con un'attenzione particolare alla zona giorno, concepita come il cuore della convivialità.

Al centro dello spazio dell'appartamento, progettato da Matteo Magnabosco Architetto, si trova una grande cucina a isola total white, pensata come un palcoscenico per la sperimentazione culinaria e la condivisione con amici e colleghi. Vista la professione del proprietario nel settore della ristorazione, la cucina e la zona pranzo sono state progettate per rispondere a esigenze sia domestiche che professionali.
È stato scelto un tavolo ampio e di forte impatto, perfetto per ospitare amici e organizzare cene di lavoro. La cucina preesistente è stata potenziata per garantire la massima efficienza: il piano cottura originale, troppo piccolo, è stato sostituito con un piano a induzione da 90 cm, completamente flessibile, mentre una cappa a scomparsa in vetro, con sistema motorizzato, fuoriesce e si regola in altezza per intercettare il vapore. Per integrare queste soluzioni avanzate, il top della cucina è stato modificato direttamente in loco.

La scelta cromatica e dei materiali riflette la personalità del proprietario. Il bianco puro, simbolo di ordine e pulizia tipici delle cucine professionali, funge da base neutra, mentre ogni dettaglio, dalle finiture agli arredi, è pensato per esprimere la sua "deformazione professionale", creando un ambiente funzionale e ricco di carattere. Le sfumature di grigio e verde, dosate con discrezione, si fondono con superfici in marmo, vetro e legno, dando vita a un'atmosfera di elegante semplicità. A rompere il rigore, dettagli nordici: sideboard dalle linee pulite, stampe vintage e tessuti dai toni rilassanti, che aggiungono calore e personalità agli spazi.

La disposizione degli arredi è stata pensata per bilanciare estetica e funzionalità. La libreria a parete, le opere d’arte selezionate e l’illuminazione curata rendono ogni ambiente armonioso e perfettamente in sintonia con il cliente. Anche i bagni sono stati modernizzati, con rivestimenti tridimensionali effetto pietra e tonalità salvia che si integrano con eleganza nel resto della casa. La zona conversazione, dominata da un ampio divano angolare, offre un angolo di relax, creando un piacevole contrasto con la vivacità della cucina.

Questo progetto va oltre la semplice ristrutturazione: è la creazione di una casa che racconta la storia di chi la abita. Ogni dettaglio, dagli arredi alle soluzioni tecniche, è stato progettato per riflettere la personalità del proprietario, trasformando ogni spazio in un luogo vissuto e pieno di significato. Un esempio di come l'architettura e il design possano rendere un'abitazione un’autentica estensione dell’identità di chi la vive, facendo di ogni ritorno un'esperienza di rigenerazione.
Scheda progetto
Località: Torino
Committente: privato
Superficie: 135 mq
Fornitori: Archimede, Sanvido Arreda, TraianoLuce73
Marchi principali: 41zero42, Artemide, Bongio, Egoluce, Flos, Lapalma, L’Opificio, Lodes, NIC Design, Novamobili, Novy, Riva 1920, Sikkens, STØV Furniture, Tooy, Treku, Tubes
Styling: Daria Massetani