architect: Studio Francesco Marrone

location: Taranto

year: 2022

Guarda il Mar Grande di Taranto la residenza privata di 130 metri quadri a cui lo Studio pugliese di architettura e progettazione di interni Francesco Marrone ha dato un nuovo volto grazie a un’importante ristrutturazione. Al secondo piano di una palazzina dei primi Novecento, l’appartamento rivela da subito le proprie potenzialità: dai soffitti di oltre quattro metri delle stanze principali riaffiorano motivi decorativi che definiscono la cifra classicheggiante del fabbricato. Una scoperta che diventa timone dell’intero progetto di recupero dello spazio composto da un ingresso, un salone, una sala da pranzo, una cucina, una camera con una grande cabina armadio e un bagno.

Per valorizzare le antiche tracce sulle volte, l'architetto sceglie di annullare l’importanza del pavimento in rovere della zona living e cucina con resina nera Kerakoll Design di Lissoni, colore neutro che dona un aspetto contemporaneo e una forte identità cromatica all’intera abitazione. La palette diventa l’ulteriore “corpo” illuminante insieme alla luce naturale in arrivo dal lungo mare tarantino, la chiave per accordare texture e geometrie in modo armonico e raffinato. Il nero stiloso detta la partitura cromatica della residenza, giocata su toni mai sgargianti ma solo di accompagnamento, come apostrofi dei complementi d’arredo. L’effetto è quello di un velluto naturale che mette in risalto la matericità delle pareti trattate con CalceCanapa di Banca della Calce, rivestimento ecosostenibile, isolante termico e acustico in grado di assorbire la CO2 e l’umidità ambientale.

L’impronta ecologica guida la mano dello Studio che realizza, così, la perfetta corrispondenza tra qualità di vita dell’individuo e quella del relativo spazio abitativo, letto come meta ideale a cui tornare quotidianamente anche grazie ad accorgimenti come la ventilazione meccanica controllata (garantisce un ricircolo continuo di aria purificata) e agli impianti a basso consumo e alta efficienza energetica.

La convergenza tra interior design e green life è alla base della filosofia progettuale dell’architetto Marrone che rimanda all’uso consapevole delle risorse e al recupero di una dimensione temporale e spaziale più a misura d’uomo. Ne è una riprova il concept della sala, punto nevralgico della casa deputato innanzitutto alla conversazione che, come ciascuna delle opere d’arte contemporanea esposte - di Mario Schifano, Achille Perilli, Giuseppe Amadio, Carla Accardi, Mimmo Rotella, Michele Zaza e Luigi Ottani - pretende centralità.

Il divano Maralunga di Cassina, insieme alle poltrone Le Bambole color arancio vivo firmate da Mario Bellini per B&B e alle Wassiliy Chairs di Knoll, formano un cerchio intimo nel quale rivelarsi sotto una lampada a sospensione vintage anni Settanta Tinta di Leucos. L’atmosfera rilassante è suggerita, inoltre, dalla sapiente collocazione delle luci, in gran parte provenienti dal basso di Flos e Oluce e da quelle perimetrali a parete di Nemo Lighting. La poltrona prugna Rietveld di Cassina è la bussola che orienta, invece, verso il Golfo e segna il passaggio con la zona pranzo attraverso una grande apertura incorniciata da cemento faccia a vista.

Lo stile essenziale sostiene la linearità della madia Porro e la leggerezza del tavolo rettangolare, su disegno, e delle sedie di MDF Italia, un mix di funzionalità ed eleganza dove è ancora il nero a definire i volumi, in parte secretati da una vetrata in policarbonato. Oltre la quinta, disegnata dall’arch. Marrone pensando a Mondrian con un giocoso intersecarsi di linee, si apre la cucina. L’assenza di pensili sposta l’attenzione sul mobilio minimale e liscio in celeste polvere a cui viene aggiunta una cantinetta in legno laccato realizzata su misura.

È sempre l’artigianalità, altra cifra identitaria dello Studio, a fare della cabina armadio un ambito unico e originale sfruttato anche in altezza. Il taglio sartoriale della stanza permette, infatti, di utilizzare ogni angolo realizzando anche un piccolo soppalco in legno di abete. La scala in rovere, per metà verniciata in nero in pendat con il passamano e la ringhiera, è il vero elemento grafico che conferisce carattere all’ambiente. Attigua, la camera padronale dove è assoluto protagonista il letto Tufty-Bed di B&B.

L’appeal contemporaneo della residenza tarantina è dunque nel dettaglio, nella composizione innovativa di materiali e colori che finiscono per elevare una semplice zona di passaggio, come un corridoio o un disimpegno, a luogo dove sostare e prestare attenzione. La chiedono, ad esempio, la poltroncina in plastica nera di Kartell di Joe Colombo illuminata dalla piantana Nemo Lighting nel vano che anticipa la sala, e la madia su misura davanti alla porta d’ingresso.