Nel borgo storico di Sambuca, uno dei centri più emblematici della Sicilia, Didea firma un intervento che unisce rigore progettuale, rispetto del contesto e vocazione internazionale. Lo studio ha curato la riqualificazione e l’interior design di un edificio dei primi del Novecento, parte delle mura storiche, restituendo identità a una struttura in stato di abbandono attraverso un linguaggio sobrio ed essenziale.

Didea

Il progetto, commissionato da Airbnb, nasce dalla visione condivisa di un’ospitalità che valorizza l’autenticità del luogo senza stereotipi. Da questa esperienza, Didea ha consolidato un metodo progettuale trasversale, oggi applicato anche agli interventi residenziali, commerciali e di hospitality su scala internazionale.

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L’iniziativa si inserisce nel programma delle “Case a 1 euro”, richiedendo un approccio che coniuga qualità architettonica e pianificazione economica rigorosa. È da questa esperienza, infatti, che ha preso forma un modus operandi capace di affrontare la complessità dei progetti con strumenti trasversali, adattabili a contesti e committenze diverse. Un approccio che riflette la visione dello studio, oggi attivo a Palermo e La Valletta, dove porta avanti interventi di respiro internazionale mantenendo una coerenza progettuale che supera i confini geografici.

L’edificio, risalente ai primi del Novecento e incastonato nelle antiche mura del borgo storico di Sambuca, versava in uno stato di totale abbandono: solai crollati, umidità diffusa, impianti inesistenti. Sotto le macerie, però, affioravano la solidità dell’ossatura originaria e una dignità architettonica che meritava di essere riportata alla luce. Lo studio Didea è intervenuto con un approccio misurato, ricucendo la struttura senza tradirne la grammatica originaria e disegnando nuovi spazi essenziali e aperti, distribuiti su tre livelli.

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Elemento distintivo dell’intervento sono le scale autoportanti in lamiera forata, nei toni brillanti del verde e del rosso, che scandiscono la verticalità della casa e dialogano con la palette calda e polverosa delle superfici, evocando i colori del paesaggio circostante. Gli ambienti voltati, le camere passanti e i solai in legno sono stati preservati, valorizzando l’identità tipologica dell’edificio, mentre la nuova configurazione restituisce interni fluidi e intuitivi, capaci di accogliere viaggiatori da tutto il mondo in equilibrio tra linguaggio contemporaneo e radici del luogo.

La luce naturale diventa protagonista, filtrata dalle scale in lamiera e dalle superfici traslucide delle porte interne, disegnando ombre e trasparenze che mutano durante la giornata. Le tonalità neutre delle finiture amplificano la percezione dello spazio e accolgono la luce in ogni momento, restituendo un’atmosfera calda, misurata e profondamente mediterranea, in sintonia con il ritmo del borgo e del paesaggio.

Ogni elemento è stato pensato su misura: dalle scale agli arredi integrati, tutto è calibrato sulle proporzioni degli ambienti e sulle esigenze funzionali, in un approccio sartoriale che rifugge soluzioni standardizzate. Ogni dettaglio contribuisce all’armonia complessiva, generando comfort e riconoscibilità.

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La sostenibilità è integrata con coerenza e senza ostentazione. L’uso di materiali naturali e traspiranti come la calce e la terra cruda migliora il comfort interno e contribuisce all’efficienza energetica, evitando tecnologie invasive. La valorizzazione dell’esistente, il coinvolgimento di artigiani locali e l’impiego di risorse del territorio danno forma a un progetto consapevole e misurato, dove il rispetto per il luogo e per chi lo abiterà diventa il principio guida.

“Il recupero dell’esistente è già di per sé un atto sostenibile. A Sambuca abbiamo avuto l’opportunità di dare nuova vita a un’architettura vernacolare, espressione autentica del luogo, che rischiava di essere dimenticata, permettendole di continuare a raccontare la propria storia attraverso l’esperienza dell’abitare”, conclude Nicola Andò, co-fondatore di Didea.

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Dal Piemonte alla Sicilia, sempre più comuni italiani propongono immobili disabitati al costo simbolico di 1 euro, un’iniziativa nata per contrastare lo spopolamento dei borghi storici e riattivare il patrimonio edilizio abbandonato. Chi acquista accetta di ristrutturare l’immobile entro un termine stabilito – generalmente non oltre i tre anni – e di presentare un progetto di riqualificazione entro sei-dodici mesi. Un’opportunità concreta per chi sogna di vivere in luoghi autentici, immersi nella storia e nel paesaggio, che però richiede una visione lucida: gli edifici si trovano spesso in condizioni critiche e il costo dell’intervento, ben superiore al prezzo di acquisto, va pianificato con attenzione.

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In questo contesto si inserisce il progetto realizzato da Didea a Sambuca di Sicilia per Airbnb, dove la sproporzione tra valore d’acquisto e impegno esecutivo ha guidato un processo capace di coniugare qualità architettonica, sostenibilità e consapevolezza economica. Un approccio fondato su un’analisi attenta dei costi e sulla valorizzazione rispettosa dell’identità del luogo, che dà forma a un’architettura misurata, capace di affrontare la complessità del reale senza rinunciare alla qualità dell’abitare.

Scheda progetto
Cliente: Airbnb
Richiesta: Ristrutturazione, Interior Design
Anno: 2022
Luogo: Sambuca di Sicilia
Dimensioni: 135 mq
Impresa: Muratori Sambucesi Soc. Coop
Materiali: Multistrato di Betulla / Lamiera verniciata rossa e verde / Mdf laccato / Terra cruda / Perlatino di Sicilia
Pavimenti: Terra cruda di Matteo Brioni / Cementine
Rivestimenti: Lamiera verniciata verde /
Lamiera verniciata rossa / Terra cruda di Matteo Brioni
Falegname: Bonaccorso
Arredi: Nunzio Bonaccorso
Arredi: e15 / MDF / Liu Jo Living / CC Tapis / Soma / Bulthaup
Arredi bagni: Zucchetti / Kos
Illuminazione: Zava / Lambert & Fils / e15 / Marset / Delta Light