architect: IILab

location: Yangshuo, Guilin, China

year: 2020

Bamboo Bamboo si trova in uno dei paesaggi più suggestivi della Cina. Il verde infinito circonda l‘area riempiendo lo spazio tra grandi torri carsiche di roccia. Con un paesaggio così grandioso, qualsiasi tentativo di respingerlo, figuriamoci di competere con esso, avrebbe avuto poco senso.

Con questa consapevolezza il progetto è partito dalle strutture naturali, le piante di bambù, che avrebbero costituito l‘idea di base di questa architettura. Come si interviene in un contesto naturale preesistente? In questo caso grandi agglomerati di bambù coprono la maggior parte del sito, creando in maniera spontanea strutture di canne e foglie che si mescolano tra di loro. Ispirandosi alla natura, il progetto ha ripreso la materialità del bambù, adattandola alle esigenze costruttive per (ri)creare un nuovo spazio. Così facendo, questo nuovo luogo costruito si integra perfettamente nella natura senza entrarvi in contrasto, aumentando in modo molto delicato, i boschetti di bambù e le colline circostanti.

Piccole lanterne intrecciate, che ricordano nella loro forma le cime carsiche del paesaggio circostante, diventano gradualmente più grandi per accogliere i visitatori al loro interno. La ripetizione di questi elementi e la loro disposizione nello spazio segnano l‘ingresso dell‘isola e guidano il visitatore alla sua scoperta. Man mano che i visitatori si allontanano, le lanterne, da piccole, diventano drasticamente più grandi fino ad accogliere gli ospiti che possono camminare all‘interno.

Una tettoia di 140 metri protegge dal sole e dalla pioggia. Un manto di bambù intrecciato, ondulato a mano da artigiani sapienti, sembra galleggiare sospeso nel vuoto. Pilastri nascosti tra grappoli di alberi di bambù sostengono il tetto. Alla luce del giorno, le lanterne appaiono solide, il giallo della conchiglia diventa un omaggio al paesaggio circostante. Di notte, invece, la lanterna si trasforma in un elemento poroso: la luce passa attraverso l‘intreccio vegetale generando giochi di luci e ombra e preparando il pubblico alla rappresentazione teatrale. Artigiani locali hanno intrecciato migliaia di strisce di bambù creando un disegno del tutto involontario che non richiede collanti o chiodi. Una bellezza generata dalla riproduzione casuale della natura. La copertura intrecciata assume la forma di un paesaggio rovesciato, quasi come una stratificazione delle superfici del manto terrestre. Il risultato che ne deriva è quello di incantare e ammirare con maggiore intesità la natura. Un luogo della contemplazione dove riflettere ed entrare in un rapporto simbiotico con il creato.