architect: Mingotti e Giordano architetti

location: Milano

year: 2019

Un intervento complesso, all'interno di un'area industriale costruita nel 1911, che ospitava un ex calzaturificio. L'intera proprietà, estesa su un'area di circa 600 metri quadri, è stata completamente ristrutturata e suddivisa in tre unità immobiliari diverse. Lo studio Mingotti e Giordano architetti, fondato da Andrea Mingotti e Filippo Giordano, ha progettato un loft combinando storia e modernità, tra arredi custom made minimi e tonalità rilassanti.

©Daniele Pezzoni

Con la demolizione di una parte del fabbricato aggiunta negli anni ’50 e la realizzazione di un lungo cortile d'ingresso pergolato, gli architetti Mingotti e Giordano hanno riportato alla luce la caratteristica facciata a shed degli edifici industriali di inizio secolo e creato una nuova strada di accesso alle tre unità. Il loft, una residenza privata a cui si accede direttamente dalla strada comune, misura circa 150 metri quadri e ha pianta quadrata. Protagonista indiscussa dell’open space è l’altezza, con i suoi 6,5 metri, le falde inclinate della vecchia fabbrica e le grandi vetrate che danno oggi una bellissima vista sul cielo della città, a cui fa da contrappunto il pavimento, caratterizzato dalla spina ungherese rivisitata da Quick-Step con parquet Intenso Eclissi nell’essenza Rovere Oliato 3903. La spina è una tipologia di parquet molto classica, ma i listelli di differente dimensione e le diverse lavorazioni della superficie conferiscono allo spazio il fascino tipico del legno di recupero: si crea così un mix senza tempo, dal sapore post industriale, che si sposa perfettamente con il contesto.

©Daniele Pezzoni

Il parquet si distingue per la tecnologia che racchiude: i listelli di diverse dimensioni sono preassemblati su un solido core in HDF dall’elevata stabilità, sagomato in doghe romboidali con incastro Uniclic. Questo significa che l’installazione, a differenza della classica spina, può essere anche flottante e soprattutto che i tempi e i costi di posa sono notevolmente più contenuti. Il trattamento a olio restituisce tutto il calore della materia prima naturale, senza filtri e barriere, semplice da pulire.
Per gli architetti l’aspetto importante è stato quello di preservare l'impronta industriale dell’ambiente: le strutture portanti sono state lasciate con gli strati dei dipinti originali esposti, trattati con resina per preservarli, come allo stesso modo è stata mantenuta la grande parete in mattoni. La gamma colori dell’intero appartamento gioca su tonalità rilassanti che vanno dal corda delle pareti al visone degli arredi custom made, ai quali è stato abbinato, all over anche nel bagno, il parquet Quick-Step Intenso Eclissi, sempre nella medesima nuance.

©Daniele Pezzoni

Il loft è organizzato intorno a un’area soppalcata, posta d’angolo che racchiude tutti i servizi della casa. Al piano superiore, celata da una grande vetrata fumé, si trova la camera da letto principale unita alla sala da bagno, con la grande doccia che si affaccia sulla zona living sottostante. Al piano terra il grande cubo si apre sulla zona living, con la cucina custom made in Fenix con dettagli in ottone bronzato, la grande cabina armadio e il bagno per gli ospiti. Gli arredi sono minimi, protagonista è sempre lo spazio. La zona pranzo è caratterizzata da pezzi vintage come il tavolo anni ‘70 in acciaio e vetro con le sedie abbinate in acciaio e cuoio color tabacco. L’illuminazione associa alle lampade da terra IC disegnate da Michael Anastassiades di Flos la grande lampada Circle progettata site specific da Mingotti e Giordano architetti.
Direttamente adiacente alla zona TV, arredata con il divano Campiello di Flexform progettato da Antonio Citterio, è l’angolo bar che rievoca un lusso anni '50, anche questo realizzato completamente su disegno in Fenix, specchio fumé e dettagli in ottone, completato dagli sgabelli in velluto azzurro e ottone.