Castelfalfi, una tenuta di 1.100 ettari con ospitalità a cinque stelle, il campo da golf più grande della regione e un’ampia produzione agricola, posizionata nelle vicinanze di Firenze e immersa nel paesaggio collinare della campagna toscana. Il passato medievale del Borgo convive oggi con la dimensione viva e accogliente di un luogo frequentato da un ampio pubblico locale e straniero. Il progetto dello studio DEFERRARI+MODESTI, di Javier Deferrari e Lavinia Modesti, risponde alla richiesta della committenza di voler ripensare i locali dedicati ai propri dipendenti, per allinearli alla qualità degli interni delle strutture per gli ospiti, nel desiderio di accogliere i propri lavoratori in un contesto rinnovato e pensato con cura. L’intento condiviso era quello di creare un ambiente dall’atmosfera informale e accogliente, con spazi pensati per incentivare l’incontro, la condivisione e la relazione.
Il progetto parte da una nuova distribuzione dei flussi interni, con lo scopo di rendere gli spazi più funzionali. Vengono così ridisegnati i percorsi per i dipendenti che si servono della mensa, per gli addetti ai servizi di ristorazione e per i visitatori esterni. Pur sovrapponendosi, ognuno di questi viene pensato secondo le esigenze dei frequentatori e della gestione dei servizi e dello spazio. L’ottimizzazione dei flussi consente di riorganizzare gli spazi, secondo le varie attività che qui vengono ospitate. I locali vengono progettati in macro aree pensate per l’accoglienza, destinate alla cucina e alla distribuzione degli alimenti, la consumazione dei pasti, la sosta e la ricreazione.
Si accede alla mensa direttamente dall’esterno, tramite uno spazio all’aperto dove potersi incontrare e rilassare. Qui vengono collocati salottini con divani, poltrone lounge e sedute in legno sull’ampia gradinata di accesso, oltre a una zona dedicata ai giochi di gruppo. All’ingresso si è creata una zona di accoglienza e filtro, che consente la sosta dei visitatori, prima di avviarsi alla zona di distribuzione degli alimenti, o alla sala centrale della mensa.
Un nuovo arredo in legno posizionato al centro dello spazio separa le zone della preparazione e distribuzione del cibo dalla sala principale con tavoli e sedute. Si tratta di un dispositivo che lavora sia come divisorio spaziale, che come contenitore e piano di appoggio lungo il percorso del self service.
Al termine del percorso, le persone vengono accolte in una nuova e unica sala, ottenuta tramite la ridistribuzione delle tramezzature e l’unione degli spazi esistenti, per favorire le relazioni tra i colleghi e la socialità. Nell’ottica di creare uno spazio accogliente e funzionale, il progetto ha previsto da subito una netta divisione tra il percorso sporco e pulito, non solo in termini igienico sanitari, ma anche di impatto visivo, realizzando uno spazio appositamente dedicato per i carrelli della mensa e i bidoni, in modo che non fossero visibili dall’area di consumazione dei pasti.
Per rispondere all’obiettivo di creare un ambiente che riuscisse non solo a ospitare le persone durante i pasti ma che fosse un luogo di incontro e socialità, lo studio ha cercato di ripensare totalmente gli spazi interni ed esterni della mensa.
Internamente creando zone differenziate che incentivassero la relazione: alcune con tavoli collettivi, altre con divanetti, altre con tavoli variamente aggregabili in diverse combinazioni a seconda delle occasioni e infine l’area snack/caffè per la pausa caffè o per i momenti di ritrovo nelle pause durante la giornata.
Esternamente anche l’area esterna è stata rinnovata, acquisendo maggiore rilevanza. La scalinata esterna che porta alla mensa, eccessivamente dimensionata per la funzione di collegamento, si trasforma essa stessa in una zona di incontro, di ritrovo, di pausa, tramite la realizzazione di panche in legno. Nella zona lastricata antistante la mensa, sono stati progettati varie zone di sosta, inserendo varie tipologie di sedute. La nuova sala è allestita con varie tipologie di arredo, sia fisse, come le due panche su disegno collocate ai lati dello spazio, sia mobili, come i tavoli e le sedute, alte e basse, poste al centro. Si tratta di una soluzione che consente combinazioni diverse degli arredi, secondo le attività della giornata o di supporto a eventi organizzati, come presentazioni o pranzi aziendali.
A fianco della sala, un ampio tavolo circolare con una grande sospensione si offre come appoggio per la zona caffè e snack, attrezzata anche con i distributori automatici. L’area si colloca tra la sala e l’ingresso, risultando facilmente accessibile dall’esterno anche per i visitatori temporanei, o per il personale che si ritrova durante le pause e nel tempo libero.
Oltre a realizzare spazi confortevoli destinati all’incontro, è stato realizzato uno spazio destinato al gioco, come momento di svago, ma anche di consolidamento di relazione tra colleghi, è stata quindi individuato nella zona esterna uno spazio in cui inserire un biliardino e disegnato il mobile interno alla sala perché potesse anche ospitare giochi da tavolo in legno, da usare nelle pause.
L’articolazione degli interni avviene anche attraverso l’utilizzo di differenti toni e matericità. Ognuno di questi trae riferimento dal contesto nel quale viene realizzato l’intervento. Si tratta di un paesaggio caratterizzato da toni caldi, da materiali della tradizione artigianale toscana, come il cotto. Le superfici intonacate e i rivestimenti ceramici lavorano secondo una scala cromatica di colori caldi. Il progetto adopera tipologie e formati diversi di ceramiche per accentuare le volumetrie nello spazio e renderle quinte sceniche alle attività che qui si svolgono. All’ingresso il pubblico è accolto da superfici a varie combinazioni di colore; nella sala centrale le ceramiche a formato rettangolare rivestono le nuove tramezzature, evidenziandone la verticalità.
Tutti gli spazi della mensa sono stati rivestiti a pavimento con piastrelle in grès porcellanato, a grande formato, di color cotto. Il rivestimento è stato selezionato sia per le sue qualità estetiche, che per le sue caratteristiche antiscivolo, che assicurano il corretto svolgimento di tutte le attività nello spazio. L’intervento rimanda ai materiali e alle forme della tradizione anche tramite l’allestimento di un divisorio costruito con elementi cavi in terracotta, collocato lungo l’arredo centrale in legno. Si tratta di una parete-filtro, che agisce come separé tra la sala principale e il percorso del self service, lasciando trapelare la luce naturale.
L’edificio della mensa si inserisce in un contesto verde. La luce naturale entra nello spazio attraverso le grandi aperture presenti su entrambi i lati. Il progetto prevede tende a rullo e a bande verticali, per regolare la luce e allo stesso tempo aprire la visuale al paesaggio.
Il progetto prevede un’illuminazione tecnica, tramite faretti a soffitto, per creare un’illuminazione uniforme e controllata e un’illuminazione più decorativa, tramite sospensioni sui tavoli che contribuiscono a creare una dimensione più raccolta. La grande lampada a sospensione sul tavolo della zona caffè, con la sua forma, sottolinea una zona distinta dalle altre.
Nell’ottica di realizzare un ambiente confortevole sotto tutti i punti di vista, che permettesse davvero la socialità, si è prestato attenzione al comfort acustico, considerando che gli ambienti destinati alla collettività presentano spesso un problema di riverbero dovuto alla compresenza di molte persone in uno spazio e alla presenza di rivestimenti riflettenti. Nella sala principale l’intervento ridistribuisce gli effetti del suono tramite l’applicazione a soffitto di pannelli acustici in lana di legno. Il prodotto selezionato combina le qualità fonoassorbenti con la sostenibilità di un prodotto naturale, esteticamente accattivante e facilmente lavabile. I pannelli sono stati posizionati a lame, realizzando un soffitto ribassato che crea un’atmosfera più raccolta e che mette in evidenza la zona di consumazione dei pasti. Sono stati scelti pannelli di colori diversi, che creano un soffitto con un ritmo alternato di cromie.
Gli spazi interni vengono disegnati anche tramite nuovi arredi su misura. Le due panche in legno ai lati della sala, costituiscono sedute accoglienti per i tavoli quadrati della mensa, sono rivestite con cuscini in ecopelle color cammello e schienali con tessuti color salvia. Il mobile in legno al centro della mensa è un dispositivo che incorpora funzioni diverse. Sui due prospetti principali sono posti la lunga panca in legno verso la sala della mensa e un mobile contenitore verso la zona di distribuzione degli alimenti. Quest’ultimo è strutturato con moduli con ante, moduli a giorno e con ripiani, dove poggiare oggetti e utensili.
Le due funzioni sono separate dal divisorio in terracotta e da un setto pieno, verniciato con una rasatura a calce color cotto. Uno dei due lati minori dell’arredo è occupato dai distributori automatici dell’area caffè. Su entrambi i prospetti principali del mobile, vicino all’accesso al percorso del self-service, sono collocate bacheche in lamiera verniciata, sulle quali annotare avvisi comuni, all’insegna di ulteriori occasioni di scambio tra i colleghi.
Lo studio ha curato l’allestimento degli interni ponendo particolare attenzione alla selezione degli arredi a catalogo, la cui distribuzione contribuisce a favorire i legami e l’interazione tra i diversi utenti dello spazio. L’intervento prevede un’ampia ed eterogenea selezione di tavoli e sedute, che variano per tipologia, dimensioni, materiale e cromatismi a segnare le diverse aree funzionali. Vengono utilizzate sedie con gambe in legno e scocca in polipropilene, di vari colori e altezze; poltroncine per il tavolo circolare, sgabelli alti per i rispettivi tavoli al centro della sala. I tavoli hanno il piano ribaltabile (per facilitare gli spostamenti e lo stoccaggio) in laminato, declinato secondo più colori. All’esterno vengono allestiti tavoli e sedute con strutture in metallo verniciato; anche questi variano per altezze e colori diversi.
Scheda progetto
Progetto: Castelfalfi | Company Canteen
Luogo: Montaione, Firenze
Progetto architettonico e di interni: DEFERRARI+MODESTI Javier Deferrari, Lavinia Modesti
Collaboratori: Oliviero Martini, Sara Panchetti
Committente: Toscana Resort Castelfalfi
Superficie netta della mensa: 160 mq
Progetto di massima e esecutivo: ottobre 2022 - marzo 2023
Inizio cantiere: marzo 2023
Completamento progetto: maggio 2023