Nel cuore della Penisola Sorrentina, immersa tra la forza del mare e la vitalità della natura mediterranea, Valentina Autiero firma un progetto di interior design dal linguaggio intimo e visionario. La Casa Arcobaleno, abitazione di 50 mq con un ampio terrazzo immerso nel verde, è pensata per una coppia di spose e riflette sin da subito la loro personalità: libera, conviviale e piena di vita. Un luogo che racconta la gioia del condividere, dove lo spazio domestico diventa espressione autentica di amore e accoglienza.

Casa Arcobaleno
©Carlo Oriente

L’abitazione si sviluppa su una pianta quasi quadrata, circondata su tre lati dal terrazzo privato che offre una relazione costante tra interno ed esterno.
Le aperture si affacciano tutte verso questo spazio esclusivo, in un dialogo continuo tra casa e natura. Prospettive fluide, connessioni visive e funzioni complementari guidano il progetto di ristrutturazione e interior design, nato da un approccio empatico e partecipativo alla ricerca di una bellezza personale e condivisa.

Casa Arcobaleno
©Carlo Oriente

Il percorso progettuale predilige una linea stilistica aperta, a delineare ambienti fortemente dinamici. L’obiettivo è creare ambienti aperti, fluidi e conviviali, dove ogni funzione si integri con le altre senza sovrapporsi, ma mantenendo la propria identità. Il risultato è una zona giorno open space con cucina e living, una zona notte con camera matrimoniale, studio/cabina armadio e bagno, oltre a un ampio spazio esterno immerso nella vegetazione mediterranea.

Casa Arcobaleno
©Carlo Oriente

Rivolta verso l’area dove il terrazzo a quota è più ampio, la zona giorno si sviluppa in un unico ambiente open space interconnesso visivamente e fisicamente verso l’esterno attraverso tre porte finestre. Lo spazio appare formalmente diviso in due parti uguali: un’area dedicata al salotto e un’altra alla cucina, due regimi formali e cromatici differenti che convivono in un'unica scatola volumetrica.

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Ne emerge un linguaggio che lega in una comunicazione visiva i vari scorci prospettici, in un dialogo mai prevaricante che collega fra loro le varie funzioni, con rimbalzi stilistici che accompagnano alla lettura dell’intero spazio domestico. In questo contesto, il sotto volume della cucina emerge netto e deciso come cuore pulsante dell’abitazione e si colora di rosso.

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Nella Casa Arcobaleno il cibo è senza alcun dubbio una cosa seria. La preparazione, la degustazione e la condivisione sono concepiti come rituali quotidiani irrinunciabili, che vanno al di là della semplice nutrizione per diventare veri e propri gesti d’amore, di fratellanza e di intimità. In questo contesto si cucina per essere connessi e per avvicinarsi: per ascoltare lo sfogo di un amico o per gioire di un traguardo raggiunto, per fare pace e per commuoversi, per sentirsi a casa con gli altri e con sé stessi.

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La cucina è quindi il vero fulcro del progetto e dell’intero spazio abitativo della casa. Fin da subito si rivela dunque totalmente fuorviante intendere questo ambiente come uno spazio sterile rivolto verso il muro e preposto ad attività da svolgere in isolamento: appare invece indispensabile che la cucina diventi a tutti gli effetti lo spazio per eccellenza dell’abitazione. Attraverso un percorso teso al miglior utilizzo della ridotta metratura a disposizione e a seguito di un attento ascolto delle prospettive e delle dinamiche che si sarebbero svolte in questo spazio abitativo, nasce il progetto di questo ambiente, frutto di un lavoro cucito su misura e totalmente realizzato in falegnameria.

Casa Arcobaleno
©Carlo Oriente

Come un elemento scultoreo posto tra parete e pavimento, la cucina - intesa come motore operativo dell’ambiente - si integra all’interno di un monolite a triangoli bicolore rosa e verde menta che come un nastro ne avvolgono il fronte e il top. Totalmente ispirata alla voglia di “stare insieme” raccontata più e più volte dalla famiglia arcobaleno, questa parte della casa è immaginata come uno spazio bifacciale pienamente operativo grazie alla profondità di 65 cm che rende ugualmente comodo l’utilizzo della cucina da entrambi i lati. È qui possibile avere un contatto visivo tra chi sciacqua e chi spadella, per questo la collocazione del miscelatore del lavello è posta in posizione anomala, in modalità laterale e non frontale: da un lato forno frigo e dispensa, dall’altro lavastoviglie e piatti, mentre i fuochi a induzione rendono ancora più comodo questo utilizzo dinamico dello spazio.

©Carlo Oriente

Un grande armadio a tutta altezza e a filomuro assolve poi alla funzione contenitiva, lasciando la possibilità di approcciarsi al restante spazio in maniera più fluida e interpretativa. Qui i listelli rossi della pavimentazione, tutti rigorosamente in linea, rivestono anche la parete frontale creando un vero e proprio fondale scenografico che diventa indiscusso protagonista della scena, contraddistinto da una serie di mensole dove si espone ciò che serve, mentre lo stivaggio delle stoviglie colorate visibili dalle ante a rete metallica delinea una ulteriore texture pienamente riconoscibile nello spazio.

Come trait d’unione tra l’ambiente cucina e la zona del salone e del corridoio, si passa dai toni del rosso al neutro e dal neutro al giallo e, proprio lì dove le colorazioni briosamente cambiano, a mimetizzare uno dei pochi pilastri presenti, emerge un’ulteriore presenza caratterizzante: una bottigliera a barre filettate e saldate tra loro con base contenitore, anch’essa realizzata su progetto.

Casa Arcobaleno

In modalità opposta rispetto allo spazio cucina, l’area adibita a salotto rivela tonalità neutre e un mood essenziale, pensato con il preciso intento di mettere in scena momenti di vita quotidiana all’insegna dell’amicizia e della condivisione. Qui, tra libreria e bottigliera, baciato dai raggi del sole, emerge in modalità centrale la presenza del divano e, al di sopra di esso, un grande quadro frutto di una delle serate di libertà espressiva organizzate dalla famiglia arcobaleno. Completano lo spazio il tavolo da pranzo, leggero come una ballerina, puntualmente illuminato dalla iconica lampada Flos e proiettato verso l’esterno in aperto dialogo con il paesaggio circostante.

Pavimento giallo e soffitto verde menta accompagnano invece alla zona notte.
Qui il ritmo regolare dei listelli proietta direttamente verso il lavabo del bagno salendo, così come è avvenuto in cucina, fino al rivestimento a parete. Il bagno diventa così esteticamente legato alla lettura dell’area esterna: la dimensione dello spazio è compatta ma riesce a contenere tutto ciò che serve, compresa un’area dedicata a lavanderia e ripostiglio separata da porte scorrevoli e ricavata in uno spazio sottoscala. Questa incalzante infilata geometrica e cromatica nei toni del giallo che dal corridoio porta alla toilette cambia poi andamento e si colora di rosa nel pavimento e rivestimento in corrispondenza dei servizi igienici, mentre nella doccia in maniera psichedelica ritorna il motivo dei triangoli questa volta rossi e rosa.

Nel sapiente utilizzo progettuale della ridotta metratura a disposizione, da sottolineare anche la presenza di un piccolo ambiente con accesso diretto al terrazzo che assolve alla doppia funzione di studiolo e cabina armadio.

Casa Arcobaleno

Infine, nel contesto della camera da letto matrimoniale, uno stile minimalista quasi bohemien caratterizza la scelta di tutto ciò che è presente all’interno. Liberamente interpretate, le sedie della nonna con altrettanti specchi della medesima provenienza abbracciano i lati del letto in tessuto, riconfigurandosi come comodini. Ad essi si aggiunge una poltrona in vimini ideale per leggere un buon libro, un appendiabiti circolare vintage e un armadio troppo semplice che si è trasformato subito in una tela da personalizzare: un lavoro a sei mani tra Valentina e le sue committenti.