Nel cuore di Parigi, un hôtel particulier dalla storia complessa ritrova coerenza e armonia grazie al lavoro del Studio Vincent Eschalier, che ha trasformato un intreccio di edifici risalenti al XVIII e XIX secolo in una sede contemporanea per Snapchat.

“Questo hôtel particulier presentava una configurazione complessa, che combinava un edificio del XVIII secolo, un corpo centrale tra cortile e giardino, e due ali secondarie risalenti al XIX secolo.” spiegano gli architetti Suzanne Hubert Bonasera e Valentin Heit che aggiungono: “La nostra priorità è stata quella di gerarchizzare gli spazi e restituire coerenza all’insieme”.

Distribuiti su 2.900 metri quadrati, i nuovi ambienti ospitano uffici, sale riunioni e aree di accoglienza pensate per la flessibilità e la modularità, elementi chiave del progetto. L’intervento ha incluso anche la creazione di un auditorium sotterraneo da 90 posti e di una serra agricola in vetro curvo, che introduce un linguaggio contemporaneo in un contesto storico.

All’esterno, i 420 metri quadrati di cortile e giardino sono stati ripensati per offrire un raro soffio di verde nel cuore della città.

Decorazioni originali, boiserie, camini e modanature convivono con le esigenze di comfort e tecnologia di un moderno edificio direzionale. “Abbiamo riflettuto a lungo sull’organizzazione spaziale: come articolare le funzioni senza compromettere i volumi, in particolare sotto soffitti alti fino a 4,50 metri”, racconta lo Studio.

Prima dell’intervento, l’edificio si presentava come un labirinto di volumi e passaggi senza logica. Con un paziente lavoro di ristrutturazione e riallineamento dei livelli, il team ha ristabilito connessioni naturali tra le diverse ali, conservando gli elementi patrimoniali e adattandoli a nuovi usi: le antiche scuderie ora ospitano uno spazio per biciclette, le lavanderie sono diventate servizi igienici e i cortili interni accolgono le attrezzature tecniche.

Snapchat, locatario dell’edificio, ha affidato allo Studio Vincent Eschalier anche la progettazione degli interni e dell’allestimento. La sfida era duplice: unire la funzionalità richiesta da un’azienda tech alla ricchezza materica e decorativa di un edificio storico.

Lo Studio ha immaginato un luogo di lavoro accogliente, capace di far convivere la ricchezza patrimoniale parigina con il comfort di spazi condivisi: bar, sala da tè, caffetteria e accesso diretto a un parco.

Gli arredi su misura, disegnati internamente, privilegiano materiali nobili: terrazzo e rovere per le aree operative, noce per i saloni, marmo verde e finiture in acciaio inox per un tocco di eleganza.

“Per ogni elemento, abbiamo cercato di combinare un dettaglio esistente con un riferimento all’universo di Snapchat, al fine di creare un’identità ibrida”, aggiungono gli architetti.

Adattare il progetto alle esigenze tecniche del cliente, abituato agli open space californiani, è stato un esercizio di equilibrio. “È stato un incontro tra due mondi. Abbiamo dovuto integrare numerose attrezzature senza mai alterare i soffitti o le decorazioni”, sottolinea il team.

Sul retro dell’edificio, l’auditorium e la serra in vetro restitucono al giardino un ruolo centrale, trasformandolo in luogo di incontro e scambio. Questo intervento, audace per un sito vincolato, ha richiesto un costante dialogo con il servizio urbanistico di Parigi e gli architetti dei monumenti storici di Francia.

Ogni lastra del pavimento e ogni elemento del paesaggio è stato catalogato e riposizionato con cura. La serra, ispirata allo spirito di un’aranciera, segna una progressione temporale: dal XVIII secolo lato strada, al XIX tra cortile e giardino, fino alla contemporaneità di questo nuovo volume trasparente.

Con questo progetto, lo Studio Vincent Eschalier dimostra come il design possa ricucire le stratificazioni della storia, restituendo leggerezza e funzionalità a uno spazio nato secoli fa.
