Nel cuore delle Langhe, tra le colline patrimonio Unesco, il Castello di Roddi ritrova voce e funzione grazie all’intervento di Barberis spa Società benefit. Un restauro attento e misurato che ha restituito nuova vita a uno dei luoghi simbolici del territorio, oggi trasformato in centro culturale con uno spazio dedicato a Giacomo Morra (a cui si deve la notorietà internazionale del tartufo bianco d’Alba), mostre, eventi e percorsi di visita.

Barberis
©Alice Centolanza

L’edificio, le cui origini risalgono all’XI secolo, conserva testimonianze storiche come torri cilindriche, ambienti voltati, soffitti lignei e cucine del Cinquecento. Il castello è di proprietà del Comune di Roddi dal 2001 e ha attraversato secoli di storia grazie a famiglie come i Falletti, i Mirandola e i Della Chiesa.

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Un intervento tutt’altro che semplice, che ha richiesto competenze tecniche avanzate, una forte capacità di coordinamento, un dialogo costante con gli enti preposti e una profonda attenzione al contesto architettonico e culturale. Restaurare un edificio storico significa avvicinarsi con rispetto, saperne leggere le tracce, le ferite, i silenzi. Ogni scelta richiede misura e consapevolezza, in un delicato equilibrio tra conservazione e innovazione, tra sicurezza e memoria, tra accessibilità e rispetto.

Barberis
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Barberis ha curato il restauro di alcune porzioni della struttura con rigore tecnico e sensibilità progettuale. L’intervento, articolato in più fasi, ha affrontato sfide complesse: consolidamenti strutturali, adeguamenti antisismici, restauro conservativo di murature, intonaci e pavimentazioni. Tutto è stato condotto nel rispetto della materia antica, integrando con discrezione impianti e nuove funzioni contemporanee.

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Una particolare attenzione è stata riservata al tema dell’accessibilità: il nuovo vano scala e le scale interne, pienamente integrati nell’architettura storica, permettono di collegare tutti i livelli rendendo il castello fruibile a tutti.

Barberis
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Il progetto di Barberis non è solo un restauro, ma un vero e proprio dialogo tra passato e presente. La cucina didattica tramanda i sapori locali, lo spazio espositivo celebra la figura di Giacomo Morra, il "re del tartufo", e i percorsi di visita permettono di scoprire le diverse epoche del maniero. Così, tra silenzio e memoria, il Castello di Roddi continua a vivere, rinnovando ogni giorno il legame con il suo territorio.

Barberis
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