Un’edizione promettente, ricca di novità e di progetti innovativi. A partire dalla completa trasformazione degli spazi espositivi.
Il Salone del Mobile.Milano 2023, che si terrà come di consueto presso il quartiere Fiera Milano di Rho, attende la partecipazione di 1.962 espositori, dei quali il 30% proviene dall’Estero, su una superficie di 170.300 metri quadri. I focus principali della prossima edizione saranno la qualità delle proposte e dei contenuti, una migliore fruibilità dell’esperienza, e la forte valenza culturale e professionale dell’evento. Il palcoscenico internazionale vuole concentrarsi sul “bello” e il “ben fatto”, dimostrando di aver intrapreso un processo di trasformazione ed evoluzione dell’evento fieristico tradizionale in funzione di apertura, disponibilità e giusta dose di curiosità creativa.

©AM Andrea Mariani

Abbiamo raccolto le esigenze di chi il Salone lo fa e lo vive, espositori e visitatori, con più di 2.300 interviste e gruppi di lavoro tematici - ha commentato Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano -. È nata, così, l’idea di una mostra su un unico livello per facilitare i flussi e abbiamo fatto un lavoro quasi “urbanistico” sul disegno interno dei padiglioni. A partire da Euroluce, la biennale dedicata al mondo dell’illuminazione − così profondamente cambiato negli ultimi anni − abbiamo ridisegnato i percorsi integrando gli spazi delle aziende con contenuti culturali interdisciplinari che riguardano la relazione tra luce, architettura, arte e scienza. Una metamorfosi che in prospettiva interesserà tutto il Salone che ha l’ambizione di contribuire a ridisegnare il modello fieristico.

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Tre sono le importanti novità di questa edizione:

  • l’unico livello espositivo, con gli espositori dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) ricollocati in quelli inferiori per semplificare, migliorare e valorizzare la fruizione e l’esperienza di visita;
  • il nuovo layout di Euroluce, che, da stand-centrico, riporterà l’uomo e la fruizione della Manifestazione al centro, grazie a un percorso ad anello, smart, iper-fruibile e meglio connesso;
  • la componente culturale, sarà integrata negli spazi della biennale della luce attraverso contenuti interdisciplinari ed esperienziali, che spazieranno dall’architettura all’arte con mostre, talk, workshop, installazioni site-specific.

Il 2023 è l’anno di Euroluce, la biennale giunta alla trentunesima edizione, che si rinnoverà nel layout espositivo, ripensato dallo studio Lombardini22 per assicurare un miglior collegamento fra i quattro padiglioni, semplificare il percorso di visita e, contemporaneamente, aumentare la visibilità degli espositori, assicurando a ognuno uno spazio adeguato.
The city of Lights” sarà il concept e il fil rouge tematico della biennale.
Il contenuto culturale interdisciplinare è curato da Beppe Finessi, con potenza di immaginario e concretezza di visione: Euroluce si trasformerà in un felice laboratorio di emozioni e sapere. 

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Attraverso l’intervento preciso e intelligente di Formafantasma, il cuore della biennale sarà Aurore, una grande piazza e arena per esperienze immersive e riflessive e luogo dedicato a diversi talk. Dello studio anche il progetto di dodici Costellazioni, intermezzi architettonici che ospiteranno esposizioni nell’esposizione a cura di Finessi lungo l’intero percorso espositivo. 

Queste le mostre principali. Massimo Curzi curerà e allestirà la personale di Hélène Binet, una delle autrici più significative della fotografia contemporanea, mostrando, attraverso una selezione originale di immagini, come il suo lavoro indaghi la relazione tra luce naturale e architettura. Di Martina Sanzarello sarà la cura e l’allestimento mostra che rende omaggio alla classica lampadina a incandescenza: una storia contemporanea, tra arte e design, costruita come una sequenza di lampadine che dal suo primario e pragmatico uso si trasformano in oggetti spiazzanti e piccole installazioni sperimentali. A cura di Matteo Pirola una carrellata di “stelle artificiali”: gli apparecchi luminosi che i “designer-astronomi” di oggi stanno indagando, oggetti che presentano accadimenti luminosi, sfere orbitanti, superfici riflettenti, eclissi abbaglianti, aurore colorate allestite dallo studio From outer Space. Michele Calzavara sarà, invece, il curatore di una rassegna d’immagini di architettura degli interni dove protagonista è la luce artificiale: un percorso popolato di accenti e punti di luce, in cui riconoscere una fonte luminosa che abita e trasforma lo spazio in modo speciale; allestimento di questa mostra, realizzato da Berfu Bengisu Goren, avrà una natura ibrida, poiché prevede la presenza simultanea di due funzioni: lo spazio espositivo vero e proprio e uno spazio dedicato a workshop delle aziende espositrici, incontri professionali e dimostrazioni tecniche e tecnologiche. Infine, Maurizio Nannucci, tra i più potenti interpreti della luce artificiale nell’arte contemporanea, realizzerà una grande un’installazione site-specific, una lunga scritta luminosa al neon: You can image the opposite che, idealmente esorta a “immaginare il contrario”, a un fare creativo, curioso e virtuoso.
Un altro luogo significativo, vero e proprio presidio culturale del Salone, sarà la libreria specializzata in design, arte e illustrazione, a cui si aggiungono anche libri di letteratura, che, in varie declinazioni, esplorano il tema della luce. Lo spazio sarà a cura di Corraini Editori mentre il progetto è dello studio Formafantasma, che l’hanno immaginato come luogo intimo, caldo, avvolgente. Nei padiglioni di Euroluce vi saranno anche un bistrot e un ristorante fine dining, progettati da Piero Lissoni in armonico accordo con il concept dello spazio della biennale.