Natural Intelligence

Quando

2 Dicembre 2025

Dove

Genova

Magazzini del Cotone
Calata Molo Vecchio, 15

Trasformare l’idea in progetto, il pensiero creativo in un’esperienza spaziale con la forza dell’ingegno.
In un mondo dominato dall’uso dell’intelligenza artificiale e dall’ingerenza della tecnologia, l’architettura internazionale si interroga sulla capacità dell’uomo di progettare attingendo ancora alla propria “intelligenza naturale”. L’ingegno, la capacità cognitiva dell’essere vivente è ancora capace di affermarsi e interpretare i bisogni sociali attraverso lo spazio costruito?

Sei grandi firme dell’architettura italiana e internazionale si confrontano a Genova sul presente e sul futuro del progetto, tra sensibilità artistica e conoscenza tecnica, tra culture diverse e sperimentazioni, tra competenze tecniche e saper fare.

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Di cosa parleremo

L’architettura come sintesi assoluta tra creatività, tecnologia, sensibilità artistica e capacità di comunicare un pensiero.

Il tema

Il ruolo del progettista e del suo ingegno.
La capacità dell’architettura contemporanea di gestire e sfruttare a proprio favore le nuove influenze e tecnologie evolutive, riportando in primo piano l’intelligenza creativa.

Il pubblico

Architetti
Interior designer
Ingegneri
Paesaggisti
Imprese
Operatori del settore immobiliare
Universitari e ricercatori

Perché partecipare

Per ascoltare il racconto di personaggi chiave, esempio di genio architettonico e capacità di utilizzare al meglio le potenzialità offerte dalle tecnologie.
Per riflettere su quanto il dialogo tra intelligenza umana e artificiale possa diventare un motore di creatività.

Programma evento

2 dicembre | Magazzini del Cotone

11.00

Welcome e matching

12:00

Inizio lavori

Modera Michele Brambilla, direttore de Il Secolo XIX

12:15

Introduzione

Marco Casamonti, co-founder di Archea Associati e direttore responsabile di Area

12:30

Dialogo tra Odile Decq e Massimiliano Fuksas

13:30

Light Lunch e matching

14:30

Dialogo tra Gong Dong Vector Architects e Louise Hutton Sauerbruch Hutton Architects

15:30

Dialogo tra Benedetta Tagliabue e Jette Hopp Snøhetta

16:30

Conclusioni

17:00

Brindisi di chiusura e matching

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Le iscrizioni saranno soggette ad approvazione.

Media partner

Dove siamo

Magazzini del Cotone – Calata Molo Vecchio 15, Genova

Odile Decq

Studio Odile Decq

La notorietà e il successo dello studio Odile Decq, fondato nel 1978, sono cresciuti costantemente nel corso dei decenni. Il suo lavoro rappresenta un universo completo in cui architettura, design, arte e urbanistica si incontrano, si sfidano e dialogano tra loro. Conosciuta per il suo stile diretto e la sua personalità decisa, Odile Decq realizza architetture audaci dalle geometrie forti e progetti innovativi in tutti i campi in cui si esprime. Nel 1990 arrivò il primo riconoscimento internazionale alla sua carriera con il progetto della Banque Populaire de l’Ouest a Rennes, che ricevette dieci premi nazionali e internazionali e attraverso le molteplici pubblicazioni segnò la nascita di una nuova speranza, ispirata a una sorta di rivolta punk contro le convenzioni del passato.

Tra le opere architettoniche di questa pioniera appassionata ricordiamo il Museo d’Arte Contemporanea di Roma (MACRO), la sede di GL Events a Lione, il FRAC Bretagne a Rennes, il Museo Archeologico di Tangshan in Cina, il ”Cargo”, incubatore di start-up a Parigi, ”Le Twist”, un edificio per uffici sempre a Parigi, singolarissime case private che lei stessa considera opere d’arte, e il suo ultimo progetto, la torre residenziale ”Antares” a Barcellona.

Più di vent’anni fa, è entrata nel mondo del design realizzando una serie di mobili, poltrone e tavoli per la sede dell’UNESCO a Parigi, in collaborazione con l’editore Domeau & Pérès. Tra le mostre e installazioni recenti: nel 2024 ha partecipato a ”100 Architects of the Year” a Seoul, in Corea. Nel 2023 ha presentato l’installazione ”The Synesthetic Swirl” al Fuorisalone di Milano, in collaborazione con Interni Magazine e Whirlpool. Nel 2018 è stata invitata alla 16ª Biennale di Venezia con due installazioni, ”Phantom’s Phantom” e ”Time[1]Space-Existence”, e da allora è in corso la mostra itinerante ”Horizons”, inaugurata alla House of Arts di Ostrava, attualmente installata a Košice.

Massimiliano Fuksas

Studio Fuksas

Massimiliano Fuksas, di origini lituane, è nato a Roma nel 1944. Si è laureato in Architettura presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1969.

Dal 1994 al 1997 è stato membro delle Commissioni Urbanistiche di Berlino e Salisburgo. Nel 1998 è stato insignito del “Vitruvio International a la Trayectoria” a Buenos Aires. Nel 2000 ha diretto la “VII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia” dal titolo Less Aesthetics, More Ethics.

Nel 1999 ha ricevuto il Grand Prix National d’Architecture Française e, l’anno successivo, è stato nominato Accademico Nazionale di San Luca e decorato Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese. Nel 2002 ha ottenuto l’Honorary Fellowship dell’AIA. Tre anni dopo è diventato membro dell’Académie d’Architecture di Parigi.

Nel 2006 ha ricevuto l’Honorary Fellowship del RIBA di Londra ed è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. Nel 2010 è stato decorato con la Légion d’Honneur dal Presidente francese.

Nel 2012 ha ricevuto la Medaglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri in Italia e il Global Lithuanian Award nella categoria Arte e Cultura a Vilnius, in Lituania. L’anno successivo, il Shenzhen Bao’an International Airport – T3 ha vinto il premio Idea-Tops Awards come miglior spazio di trasporto.

Nel 2014 ha ottenuto l’Architizer A+ Award e l’Architizer A+ Popular Choice Award nella categoria Trasporti – Aeroporti a New York.

Dal 2000 al 2015 è stato autore della rubrica di architettura – fondata da Bruno Zevi – per il settimanale italiano “L’Espresso”. Dal 2014 al 2015 ha curato, insieme alla moglie Doriana, la rubrica di design per il quotidiano “La Repubblica”.

È stato Visiting Professor in diverse università, tra cui la Columbia University di New York e l’École Spéciale d’Architecture di Parigi. Da tempo dedica particolare attenzione allo studio delle problematiche urbane delle grandi aree metropolitane.

Gong Dong

Vector Architects

Dong Gong ha fondato Vector Architects nel 2008. Nel 2019 è stato eletto Membro Straniero dell’Académie d’Architecture di Francia. Attualmente insegna laboratori di progettazione presso la Tsinghua University e la Central Academy of Fine Arts. È stato inoltre nominato Plym Distinguished Visiting Professor presso l’University of Illinois a Urbana-Champaign e Visiting Professor presso il Politecnico di Torino.

Ha partecipato a numerose mostre di rilievo i tutto il mondo: la prima esposizione di architettura cinese al MoMA di New York, le edizioni 16ª e 19ª della Mostra Internazionale di Architettura presso l’Arsenale della Biennale di Venezia (2018 e 2025). Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui il ”Gold Award” agli ARCASIA Awards for Architecture (2022), il ”RIBA International Award for Excellence” (2021), la selezione tra i ”100+ Best Architecture Firms” da Domus (2019), la nomination al Swiss Architectural Award (2018), la vittoria assoluta agli ”Archmarathon Awards” in Italia (2016) e la designazione come ”Design Vanguard” da Architectural Record (2014). Nel 2024, Rizzoli ha pubblicato il volume “Vector Architects _ Gong Dong And The Art Of Building“. Nel 2019, 2022 e 2024, le rinomate riviste di architettura “AV Monographs“, “AV Proyectos“ e “Arquitectura Viva“ hanno dedicato dei numeri speciali a Vector Architects. I suoi progetti sono stati ampiamente pubblicati su testate internazionali.

Dong Gong è stato invitato come relatore e critico da istituzioni accademiche e professionali di prestigio quali Tsinghua University (Cina), University of Hong Kong (Cina), Technical University of Madrid (Spagna), University of Illinois at Urbana-Champaign (USA), University College London e Cambridge University (Regno Unito), The Berlage Institute di TU Delft (Paesi Bassi), Swiss Federal Institute of Technology Zürich-ETH e Accademia di Architettura di Mendrisio (Svizzera), la Société Française des Architectes (Francia), Polytechnic University di Milano e Casabella Formazione (Italia).

Jette Hopp

Snøhetta

Snøhetta è uno studio transdisciplinare, orientato al dialogo, che spazia dall’architettura all’architettura del paesaggio, dall’architettura d’interni all’arte, dal product design alla grafica e al design digitale, integrando spesso una combinazione di interessi nei nostri progetti. Condividiamo il nostro nome con una splendida, remota e storica montagna della Norvegia centrale.

Snøhetta è un luogo da cui nessuno proviene, ma che chiunque può esplorare. Creare luoghi in cui le società possano connettersi tra loro e con il mondo che le circonda è una delle motivazioni principali del nostro lavoro. Il dialogo e la diversità rafforzano questo approccio.

La nostra prima commissione significativa risale al 1989, quando ricevemmo la Bibliotheca Alexandrina, per la rinascita dell’antica biblioteca di Alessandria d’Egitto. Seguirono commissioni per l’Opera e il Balletto Nazionale Norvegese di Oslo e per il Padiglione del National September 11 Memorial Museum presso il World Trade Center di New York. Da quei primi progetti, sono state realizzate molte altre opere di fama internazionale in tutto il mondo.

Benedetta Tagliabue

EMBT Architects

Benedetta Tagliabue è un’architetta e cofondatrice dello studio EMBT Architects, fondato a Barcellona insieme a Enric Miralles (1955–2000), nonché fondatrice e direttrice della Fundació Enric Miralles. Ha guidato la progettazione di opere iconiche come il Parlamento scozzese (2004), il Mercato di Santa Caterina (2005) e il Padiglione spagnolo per l’Expo di Shanghai (2010). Tra i progetti recenti si annoverano la Chiesa e Complesso Parrocchiale di San Giacomo Apostolo a Ferrara (2021), la stazione metropolitana Centro Direzionale a Napoli (2024) e la stazione Clichy-Montfermeil della metropolitana di Parigi (2024).

Attualmente è Louis Kahn Visiting Professor presso l’Università di Yale e ha precedentemente insegnato ad Harvard, alla Columbia e in altre prestigiose istituzioni accademiche. Nel 2024 è stata insignita dell’Ordine di Isabella la Cattolica per il suo contributo al patrimonio architettonico spagnolo e per il ruolo svolto nel rafforzare i legami culturali tra Spagna e Italia.

Louisa Hutton

Sauerbruch Hutton

Louisa Hutton ha studiato all’Università di Bristol e alla Architectural Association di Londra. Dopo la laurea, ha lavorato per quattro anni con Alison + Peter Smithson.

Nel 1989 ha fondato il suo studio insieme a Matthias Sauerbruch, che dirige tuttora. Ha insegnato alla Architectural Association ed è stata visiting professor alla Harvard Graduate School of Design. Louisa è stata membro del Curatorial Board della Schelling Architecture Foundation, commissaria presso il CABE (Commission for Architecture and the Built Environment) e membro del primo comitato direttivo della Bundesstiftung Baukultur in Germania.

È Honorary Fellow dell’American Institute of Architects e del Royal Institute of the Architects of Ireland (RIAI). Nel 2014 è stata eletta membro della Royal Academy e, l’anno successivo, ha ricevuto l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico (OBE).

Michele Brambilla

Laureato in Storia alla Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Milano, è giornalista professionista dal 1984. Sposato, è padre di cinque figli. Ha iniziato nel 1976 sul bisettimanale locale Il Cittadino, mentre nel 1978 è stato corrispondente dalla Brianza e dalla provincia di Milano per Il Giornale. Ha lavorato al Corriere della Sera a Milano, dal 1985 al 2002: al Corriere fu cronista, poi vice capo cronista di Milano, quindi vice caporedattore della Cultura e del magazine Sette. Il 12 ottobre 2002 divenne direttore del quotidiano La Provincia. Dal maggio alla fine di novembre del 2006 è stato vicedirettore di Libero. Dal 1º dicembre 2006 all’agosto 2009 è vicedirettore del quotidiano Il Giornale. Dal settembre 2009 è alla La Stampa, prima come inviato-editorialista e dal settembre 2014 vice direttore. Dal 23 novembre 2015 al 28 febbraio 2019 è direttore della Gazzetta di Parma. Nel marzo 2019 assume la direzione di QN Quotidiano Nazionale (consorzio che riunisce i quattro quotidiani La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino e Il Telegrafo) succedendo a Paolo Giacomin. Cattolico, ha scritto diversi testi dedicati alla fede. Critico degli anni della contestazione, vi ha dedicato un lungo saggio “Dieci anni di illusioni. Storia del Sessantotto”. Il periodo del terrorismo e la faziosità di molti nomi del giornalismo italiano sono l’argomento del suo precedente libro “L’Eskimo in redazione”, ristampato più volte nel corso degli anni. Per la sua attività di giornalista e scrittore, il 7 dicembre 2007 è stato premiato dal Comune di Milano con la medaglia d’oro di civica benemerenza, l’Ambrogino d’oro.

Marco Casamonti

Socio fondatore dello studio Archea, si laurea con lode nel 1990 e l’anno successivo vince il concorso bandito dalla Facoltà di Architettura di Genova per una borsa di studio nell’ambito del Dottorato di Progettazione Architettonica, conseguendo nel 1994 il titolo di dottore di ricerca presso la Facoltà di Architettura di Genova con una tesi intitolata “Storia e Progetto, una questione centrale nel dibattito architettonico del dopoguerra”. Prima della laurea inizia a frequentare diversi studi di architettura tra i quali quello del professor Paolo Portoghesi. Nel 1988, dopo aver collaborato al concorso per il “recupero del carcere delle Murate” fonda con Laura Andreini e Giovanni Polazzi lo studio Archea, avviando un’intensa attività professionale.