Un progetto composito che accosta tra loro, in perfetta armonia, cromie, materiali e forme. Lea Ceramiche, con Trame, affronta il tema della superficie esaltando gli aspetti percettivi del tatto in accordo con la vista. Tre materie diverse sono attraversate dalla luce e trasmettono suggestioni sensoriali coerenti con la propria struttura. L’approccio al progetto decorativo è stato supportato da Diego Grandi Studio.
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Plaster ricrea una superficie strutturata, morbida, con effetti cangianti che seguono esattamente la lavorazione a spatola; adatto ad ambienti eleganti e contemporanei. Matter, rappresentazione di un cemento gretto granuloso, tirato con la staggia, opaco, grezzo ma perfettamente pulibile, è adatto all’uso outdoor o in ambienti post industriali. Canvas, con una texture fine abbinata a una opacità intermedia, ha una grafica più delicata.

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Tre superfici diverse generate da un intenso studio durante le differenti fasi di lavorazione del prodotto, una ricerca accurata dettata dal desiderio di proporre un progetto immediato ed integrato perché le 3 texture, raccontate con una palette dalle gradazioni neutre ed armoniche, possono prevedere un loro utilizzo contestuale all’interno dello stesso ambiente. Trame è quindi un progetto multimaterico e pluricromatico ma non solo. Attraverso l’utilizzo e il mix di materiali e colori, si è volutamente introdotto l’uso di tagli speciali per evidenziare ancora più, le infinite combinazioni e soluzioni di posa che il progetto può consentire.

La ricchezza delle 18 superfici a disposizione (3 materie x 6 colori) consente di combinare le cromie tra loro impiegando il mix delle 3 trame oppure il mix dei formati oppure entrambi. Le combinazioni diventano pressoché infinite e segnano l’inizio di un percorso che vede anche a pavimento, l’utilizzo dei pattern come superficie continua.

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Cinque nuovi formati speciali corredano la collezione di un apparato decorativo imponente e variegato, permettendo la creazione di innumerevoli accostamenti e contrasti grafici, sempre coerenti tra loro. L’alternanza delle superfici materiche dialoga, in perfetto equilibrio, con le sfumature morbide dei colori, con la gradevolezza delle strutture in un dinamico gioco di forme e geometrie.