area 121 | industrial building

architect: Coll-Barreu arquitectos

location: Derio, Spain

year: 2009

Il Parque Tecnológico è un polo industriale per l’alta tecnologia che ha compiuto 25 anni nel 2010.
A coronamento dell’ultima fase di crescita industriale dell’area, si è deciso di costruire due nuovi edifici che sarebbero divenuti luoghi di ricerca e produzione rispettivamente nel campo dell’informatica e delle biotecnologie. Le due costruzioni avrebbero dovuto essere completamente indipendenti l’una dall’altra, benché frutto di un progetto unitario. Il modello presentato per il concorso proponeva l’utilizzo del legno di cedro, ebano, citronella, due inserti “delicati”, senza profili netti, per una geometria che non fosse rotonda, niente cerchi, ellissi, ovali e il cui perimetro non sarebbe dovuto essere attraversato neppure per consentire l’accesso. I due edifici realizzati sono compatti, presentano un involucro duttile, che ricorda l’erba o lo stelo di una pianta e che sarebbe potuto esistere ancor prima che la strada venisse delineata. La facciata presenta un rivestimento doppio e ventilato che permette all’edificio di “respirare”, stabilisce una relazione tra interno ed esterno, favorendo il massimo rendimento in termini di efficienza energetica, situazione climatica e igiene. Lo spazio tra le due membrane dà origine a un luogo che permette, a chiunque lo attraversi, di rimanere in contatto con l’esterno.
La facciata è uno spazio verticale a tutta altezza, che garantisce luce naturale su entrambi i lati del rivestimento esterno. Perfetta per la foschia tipica del nord; la luce qui è proprio quella generata dalla nebbiolina, una luce che non crea ombre. Ognuno vivrà gli interni guidato dalle proprie esigenze; ma la struttura della facciata sarà sempre lì, con i propri elementi, precisi e duraturi. Il calcestruzzo è lasciato a vista, si espone naif e sincero. I pannelli parasole in vetro sono fissati con lamine in acciaio inossidabile non trattato; la costruzione si presenta dunque come una struttura “senza conservanti”.
Il vetro esterno, su cui sono riportati delicati tratti a matita, disegnati a mano, conferisce alla struttura un aspetto suadente, totalmente aperto al contrario.