Attenzione alla sostenibilità, alla sperimentazione e al contenimento dei costi hanno guidato la ristrutturazione di una palazzina a Bologna. nella zona fitness i pilastri sottolineano la verticalità dello spazio.

Photo Massimo Listri

Un nuovo esempio di ristrutturazione qualitativa è  stato recentemente realizzato a Bologna, dallo studio Iosa Ghini Associati.  Una palazzina di circa 600 mq del periodo razionalista, disposta su 4 livelli, è stata trasformata in casa- studio-laboratorio e showroom attraverso un progetto di recupero in cui l’ecosostenibilità  e la sperimentazione sono stati gli elementi chiave  per il raggiungimento dell’obiettivo finale.

La ristrutturazione ha ridefinito il ruolo della facciata sud: quella preesistente è stata demolita e sostituita da una facciata  a vetri che ha restituito agli spazi circostanti luminosità e calore.

La zona fitness, a cui si accede mediante una raffinata scalinata con balaustra in vetro,  è situata al piano seminterrato. Corredata di sauna, piscina e attrezzature  per lo sport, prende luce dalle vetrate che corrono su tutto il lato.  I pilastri, che fanno parte della nuova struttura in cemento a vista, assumono un ruolo di grande rilievo e, oltre ad avere una funzione portante, sottolineano la verticalità dello spazio, la continuità e la leggerezza visiva, dando slancio e movimento alla forma cubica e statica del piano. Sul lato in cui si trova la piscina la parete scende a sbalzo ospitando diversi punti di luce. Il rivestimento gioca sui toni scuri ed è in gres porcellanato, come tutto il pavimento, in contrasto con il cemento grezzo. Opposto alla piscina, un grande specchio copre una buona parte della parete, riflettendo luce e ampliando lo spazio. La sauna è situata sulla parete laterale; la distribuzione dei suoi spazi interni è semplice e funzionale, con forme essenziali, come la panca a sbalzo sullo specchio d’acqua.  La scelta dei materiali è attenta e rigorosa e, come è tipico nella sauna secca finlandese, utilizza le essenze classiche come il cedro, gli abachi e il legno atermico che rendono caldo e confortevole l’ambiente. Le grandi vetrate, realizzate con vetrocamera, mai utilizzate fino ad oggi per una sauna, rappresentano un importante elemento di innovazione tecnologica. Infatti, grazie all’utilizzo di queste particolari vetrate , si è riusciti a realizzare una sauna che, nonostante le sue dimensioni generose, riduce notevolmente le dispersioni di calore e di potenza richiesta, con un bassissimo consumo di energia.

Il bagno della zona notte del terzo piano è uno degli elementi di nuova costruzione. Di forma rettangolare, circa 14 mq, vi si accede da un disimpegno che collega anche alla camera e alla vestiaire. Ampio e luminoso, grazie alle lastre in ceramica  bianca di grande formato, descrive appieno essenzialità e funzione, enfatizzando il look minimale e lineare e accentuando la piacevole sensazione di pulizia formale. Un separé in vetro trasparente, che caratterizza lo spazio con raffinata eleganza e leggerezza, divide la zona dei servizi dal resto dello spazio, creando un piccolo, intimo privè, sottolineato  anche dal rivestimento ceramico nero della parete.

In fondo alla piscina uno specchio sembra definirne il punto di arrivo. Di fianco si trova la sauna, in legno naturale e vetrocamera. (Photo Santi Caleca)

La vasca idromassaggio, dalla forma eterea, pura e ammorbidita dalla leggera curva che ne segue il profilo, sembra accogliere l’ospite nei rituali del benessere. Una sottile rientranza in muratura, utilizzabile come porta oggetti, le fa da cornice e si unisce al piano del lavabo senza spezzarne la continuità. Unico elemento di rottura  con il candore della stanza  è il lungo piano d’appoggio, con finitura in legno scuro, su cui è collocato il  lavabo rettangolare, in ceramica bianca, della  linea Kinea disegnato da Massimo Iosa Ghini per Teuco. Sopra, un grande specchio, lasciato nudo, amplifica  lo spazio della stanza da bagno e lascia intravedere il box doccia collocato sulla parete di fronte. Sul soffitto mansardato un gioco di linee, di luci e di ombre, di pieni e di vuoti, creato dalla struttura, plasma lo spazio come fosse un quadro cubista. La luce naturale invade lo spazio grazie ad un ampio lucernario, a una finestra e a una piccola apertura che affaccia sulle scale interne, che conducono al terrazzo in falda.  A completamento  discreti e minimali  punti luce di  iGuzzini Illuminazione.

A firma di…

Per il bagno
Sanitari, lavabo e vasca: linea Kinea di Teuco, design M.Iosa Ghini
Sgabello Disco: Dinamic di Moroso, design M. Iosa Ghini
Rivestimenti e pavimenti: Mirage Granito Ceramico
Separé: Vetreria Bazzanese
Rubinetteria: Cristina Rubinetterie
Infissi: Walor Group
Illuminazione: iGuzzini Illuminazione

Zona fitness
Sauna e piscina: Mioblu
Rivestimenti e pavimenti: Mirage Granito Ceramico
Attrezzature sportive: Technogym
Colori e tinteggiature: Oikos
Illuminazione: Zumtobel Gmbh
Rubinetteria: Cristina Rubinetterie

Massimo Iosa Ghini (Photo Villa)

Classe 1959, Massimo Iosa Ghini ha studiato architettura a Firenze per poi laurearsi al Politecnico di Milano. Oggi è considerato uno degli architetti e designer italiani più conosciuti nel panorama internazionale. Dal 1985 partecipa alle avanguardie dell’architettura e del design italiano, fonda il movimento culturale Bolidismo ed entra a far parte del gruppo Memphis con Ettore Sottsass.

Nel 1989, a Osaka, gli vengono consegnate le Chiavi della Città. Negli stessi anni apre lo studio Iosa Ghini Associati, con sede a Milano e Bologna. Tiene conferenze e lectures in varie Università, tra le quali il Politecnico di Milano, la Domus Academy, l’Università La Sapienza di Roma, la Scuola Elisava di Barcellona, Design Fachhoschule di Colonia e la Hochschule fur Angewandte Kunst di Vienna. È docente dal 2007 all’MBA della Alma Graduate School di Bologna; dal 2008 è Adjunct Professor al Politecnico di Hong Kong; dal 2012 è Docente alla Facoltà di Architettura, Università di Ferrara.