area 123 | on the water

architect: Francesco Paszkowski Design

SL 94 segue in ordine di tempo il primo esemplare della linea, il 104 e precede il 118, già in fase avanzata di studio e previsto per il 2013.
In sintonia con il modello che l’ha preceduto, SL 94 ripropone linee eleganti nella tradizione Sanlorenzo, un design equilibrato per lo scafo dominato dai 6 oblò rettangolari e dalle grandi superfici vetrate del piano di coperta.
Il fly è l’elemento caratterizzante degli spazi esterni dell’SL 94, un’area molto fruibile, paragonabile a una grande terrazza sul mare, grazie all’abbattimento di ostacoli visivi nella sua parte poppiera, realizzata in plexiglass e delimitata da mancorrente in teak, “una soluzione progettuale che permette di spaziare con lo sguardo nell’ambiente circostante senza alcun confine, una volta distesi sui divani e le chaise longue”.
Per la realizzazione degli interni e dell’illuminazione lo studio Francesco Paszkowski Design si è avvalso della collaborazione dell’architetto Margherita Casprini, che da tempo cura per lo studio il décor e la ricerca di materiali per gli interni.
Il layout prevede salone, sala pranzo separata, cucina Boffi sul main deck, suite armatoriale, cabina Vip, due cabine ospiti e alloggio per l’equipaggio nel lower deck.
Il progetto delinea uno stile coerente in tutti gli ambienti di bordo, con l’utilizzo di tre essenze, pietra nei bagni, pelle per poltrone, sedie, base dei letti e i gradini della scala interna, acciaio per i dettagli. La combinazione dei materiali e, soprattutto, la lavorazione in 3D dei legni e della pietra, che riproduce la trama di un tessuto, ha permesso di realizzare un décor prezioso, al contempo lineare e privo di eccessi, che ne lascia intuire lo studio approfondito alla base.
L’illuminazione è affidata a faretti orientabili senza gole incassati nei cielini e ad elementi luce composti da due faretti che scendono dalla quota del cielino nella sala pranzo e nella suite armatoriale.
Alle pareti in teak rigatino sono abbinati pavimenti in rovere colorato spazzolato a doghe larghe
e a effetto anticato, lavorato in 3D, ben percebile sia al tatto che alla vista. I cielini sono in parte laccati e in parte realizzati in pelle e stoffa con lavorazione tridimensionale con una finitura perlacea che cambia pertanto di tonalità in base al movimento e all’intensità della luce artificiale e naturale.
Come terza essenza è stato scelto il wengé, utilizzato per la parete che separa il living dalla sala pranzo, per quella che divide la zona letto della suite armatore dal bagno, i mobili, le librerie e le testate dei letti. Il living è uno spazio raccolto, con un’area conversazione a L, caratterizzato da un’accentuata linearità, riscontrabile nelle linee dei divani, nelle finestrature e nella parete che separa questo spazio dalla sala pranzo. La lavorazione particolare della parete, realizzata a moduli rettangolari e quadrati a sbalzo con lavorazione 3D, delimita questo spazio a prua e contemporaneamente ne amplifica la profondità. A prua della parete, e accessibile da due lati, si trova la stanza da pranzo per otto ospiti.
Se all’esterno la zona relax a poppa è il fiore all’occhiello del ponte fly e la parete in wengé è il punto forte del living sul ponte principale, l’ambiente che presenta le soluzioni progettuali più inconsuete nel lower deck è senza dubbio la cabina armatoriale a tutto baglio.
Collocato all’estrema poppa, il bagno è realizzato in tre “blocchi”. Al centro, mascherata dalla parete in wengé, si trova una doccia aperta di grandi dimensioni, tutta in marmo. Le pareti della doccia sono lavorate in 3D dando un effetto “onda” al materiale. Ai lati della grande doccia e chiusi entrambi da una porta, si trovano a sinistra il box con il lavabo, a destra quello con i servizi.
Entrando nella cabina, il letto matrimoniale con base in pelle blu risulta protetto alla vista dalla testata che lo racchiude come in un guscio.