area 107 | glenn murcutt

architect: Glenn Murcutt

location: Mount Wilson, New South Wales

year: 1994

Mai come in questa casa l’architettura di Glenn Murcutt è nata dallo stretto e stimolante dialogo con il cliente. Durante i sei anni passati per l’elaborazione del progetto attraverso numerose comunicazioni, sotto forma di telefonate, lettere ed incontri, si attuò un duro e logorante lavoro con il cliente essenzialmente volto ad una attenta valutazione e profonda riflessione, sui principi che avrebbero dovuto caratterizzare l’opera costruita. L’esito finale rispecchia l’intensità posta e la fatica patita durante la lunga elaborazione progettuale consegnandoci un’abitazione per le vacanze dal modesto budget che sintetizza al contempo, il significato dell’abitare, l’estetica e il costruire, segnando un punto di svolta nell’architettura di Glenn Murcutt. La casa rappresenta una delle sue opere più complete, dove è possibile rilevare l’applicazione del concetto di rifugio e l’utilizzo della prospettiva come strumento di controllo spaziale, i due paradigmi fondamentali dell’architettura di Murcutt che si ritroveranno in tutti i lavori della maturità, ma anche la profonda relazione con il sito, la geometria come generatrice della pianta, la costruzione di un percorso nel paesaggio e un utilizzo accorto della tecnologia. In molti degli schizzi iniziali compaiono gli elementi del paesaggio che più hanno influenzato le scelte progettuali come le rocce e gli alberi. La casa non si orienta a nord, ma si allinea parzialmente lungo una curva di livello andandosi a disporre tra un fronte roccioso, dal quale la pendenza della montagna inizia a crescere velocemente e una serie di massi che si trovano venti metri prima dello strapiombo a est. Sebbene sviluppato per ultimo, come testimonia la soluzione datata 1992, quello della creazione di una percorrenza attraverso la casa che consente l’accesso alla valle è uno degli aspetti fondamentali. Quello che prima della costruzione della casa era un antico tracciato aborigeno diventa ora un muoversi peripatetico attraverso il sito. Nella sua fusione con l’architettura si rafforza e acquista un nuovo significato, manifestando l’idea di porta e di rifugio allo stesso tempo.