Una progettazione degli interni rispondente alle esigenze del cliente, puntata su una distribuzione sobria e funzionale, si integra alla struttura architettonica della nuova abitazione.

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Marco Piva lascia il suo segno all’interno del nuovo complesso residenziale CityLife a Milano curando l’architettura degli interni, l’illuminazione e gli arredi di un appartamento che appartiene al lotto firmato Zaha Hadid.

Contemporaneità è la parola d’ordine di questo progetto di interior che risulta, già in partenza, fortemente connotato da un’architettura importante. Lo Studio Marco Piva si occupa di rivisitare la disposizione degli spazi interni in funzione delle esigenze del cliente ricercando uno stile esclusivo che si adatta al contesto abitativo e riflette il carattere della committenza: “senza eccessi e con sapiente e coerente dosaggio dei mezzitoni”.

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Le novità sono tante nei 230 mq di abitazione che in parte si affacciano su 80 mq di terrazzi. Nel campo della luce: lampade decorative per creare atmosfera e identificare gli spazi, illuminazione tecnica per realizzare scenari luminosi e sistema domotico di controllo. Come arredo: la sobria eleganza della migliore produzione italiana cui si accostano le home appliances più innovative e qualche bell’esemplare di mobile antico. E per i colori, la ricerca si indirizza su cromatismi poco invasivi, studiati per non stancare e offrire la massima versatilità di accostamenti. I colori prevalenti sono cachemire, beige, crema con accenti senape/arancio, che si riflettono anche nella scelta cromatica per i bagni.

La pianta della casa è uno specchio di lettura della personalità di chi la abita. Vive in stanze ben attrezzate e indipendenti tra loro per consentire a chiunque, ospiti compresi, di gestire il proprio ambito in modo autonomo. Il disegno degli spazi è sobrio e funzionale ma ricco di dettagli, dagli arredi alla ricerca sulla luce, che alterna corpi illuminanti di diverso tipo e gioca un ruolo fondamentale nella definizione degli interni.

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Di dimensioni compatte, gli ambienti di servizio – quattro bagni in tutto - sono studiati singolarmente ad hoc, con un taglio ricercato e una predisposizione illuminotecnica e decorativa di grande impatto. Anche qui viene proposto, nell’originalità del disegno di ciascun locale, lo stile sobrio ed elegante che ricorre in tutta la casa.

I pavimenti e rivestimenti sono di capitolato, così come i sanitari, le porte e gli infissi. Altri elementi come docce, vasche ed alcune rubinetterie sono stati individuati invece selezionando materiali di primissima qualità di aziende leader del settore.

Il bagno padronale è illuminato da una finestra che lo caratterizza in modo significativo. La scelta di inserire un vasca/doccia il cui bordo rispecchia la forma al contrario del serramento è indirizzata a rafforzare la sagoma sinuosa del modello combinato integrandola perfettamente nel contesto abitativo.

Il tratto geometrico del lungo lavabo, scelto invece per sostituire due lavabi singoli, rende lo spazio più dinamico ed estremamente efficiente mantenendo l’utilizzo di due rubinetti. Il mobile è accompagnato da un lungo specchio retroilluminato che ne valorizza lo slancio e allunga la prospettiva dello spazio.

Le luci sfruttano al massimo il design di lampade come componenti d’arredo.

 

 

 

 

a firma di…

vasca: Teuco serie Combinati 385 TOP con idro hydrosilence

mobile lavabo: Falper serie Shape Evo e specchio a filo lucido con retroilluminazione

luci decorative: Artemide serie Talo, Flos serie Smithfield

rivestimento (di capitolato): Casa dolce casa serie Porcellana, 20x60 cm, Cachemire Lucido

pavimento (di capitolato): Casalgrande Padana serie Pietre Native, 30x60 cm, Lavagna Nera Naturale

rubinetteria: Hansgrohe serie Focus E

sanitari: Pozzi Ginori serie Easy 02 sospeso

 

 

 

STUDIO MARCO PIVA

Marco Piva definisce il suo linguaggio emozionante, fluido e funzionale, firmando le proprie realizzazioni legate all’architettura, al product e all’interior design. Lo sforzo nella ricerca materica e tecnologica, il valore della differenziazione, l’innovazione progettuale sfociano nella  fondazione dello Studiodada Associati, la cui produzione diventa una delle più rappresentative del periodo del Radical Design. Negli anni ’80 apre lo Studio Marco Piva, la cui attività spazia dai grandi progetti architettonici alla progettazione d’interni, fino al disegno industriale. Lo Studio ha la sua sede principale in Milano con filiali a Dubai e Abu Dhabi (U.A.E), San Pietroburgo e Mosca (Russia), Mumbai (India), Pechino e Shanghai (Cina), Doha (Qatar).

 

testo: Sara Gecchelin

progetto: Studio Marco Piva

foto: Andrea Martiradonna