area 113 | benedetta tagliabue embt

architect: Benedetta Tagliabue embt (Miralles Tagliabue EMBT)

location: Figueres, Spain

year: 2007

La Scozia è un paese, non una serie di città. La sede del parlamento dovrebbe “incarnare” il paese che rappresenta.
Il sito aperto.
Quella del sito aperto è un’immagine cruciale per poter ben comprendere le possibilità del luogo. Il terreno stesso sarà infatti uno dei materiali utilizzati, vera e propria materia di costruzione.
L‘intento del progetto è quello di utilizzare le speciali caratteristiche dell’acqua della torba e il tappeto erboso per costruire la base del nuovo Parlamento, sottolineando, in tal modo, la distanza a livello concettuale dallo Holyrood Palace. Mentre quest’ultimo infatti è un edificio appoggiato sopra al paesaggio e legato alla tradizione del giardino, il Parlamento scozzese vuole inserirsi direttamente nel terreno. L’apertura nella parte finale verso Canon Gate modificherà drasticamente la percezione del luogo e delle dimensioni del sito, permettendo di percepire la ridotta dimensione delle abitazioni sulla Canon Gate e aprendo vedute sul monumento a Robert Burns e sull’Arthur‘s seat. Il nuovo Parlamento scozzese non dovrà interferire con tali vedute che si apriranno quando il birrificio esistente verrà demolito. Le ridotte dimensioni del blocco e la creazione di nuove vedute a lungo raggio, sulla John Knox House situata sul Royal Mile ad esempio, offrono un nuovo campo visivo. Il parlamento nasce direttamente dal suolo perché è parte del suolo scozzese. Ecco il nostro obiettivo. Fin dall’inizio abbiamo lavorato guidati da un’intuizione: che l’identificazione individuale con la propria terra va di pari passo con la coscienza e il sentimento della collettività. Non si dimentichi che il Parlamento scozzese verrà costruito ad Edimburgo, che è in Scozia, su suolo scozzese. Il Parlamento dovrà essere in grado di “incarnare” il paese che rappresenta. L’edificio si eleverà dalla base scoscesa dell’Arthur seat e si estenderà fino alla città, quasi nascesse direttamente dalla roccia. Le sedute del Parlamento, come in un frammento di un ampio anfiteatro, permetteranno ai cittadini di accomodarsi sul paesaggio. Il diagramma potrebbe essere realizzato in molteplici modi; in fondo la forma sociale può assumere diverse “forme”. L’anfiteatro naturale sarà la prima forma del terreno. Speriamo che ciò che emergerà da tale forma sarà una serie di identificazioni tra l’edificio e il paese stesso, tra la terra e i suoi cittadini, e di nuovo tra questi e l’edificio, che non è solo un’immagine ma una rappresentazione fisica dell’atteggiamento partecipativo della riunione, del sedersi insieme. Cosa distinguerà in modo sostanziale questo edificio dagli altri parlamenti d’Europa? Al posto di un monumento imponente, caratterizzato da grandi dimensioni e da forme retoriche, ci piace pensare che questo edificio si distinguerà per il suo approccio psicologico. Qual è l’immagine mentale del nuovo Parlamento? Come, noi cittadini, ci rappresenteremo mentalmente il nuovo Parlamento? L’idea di Parlamento rientra in un concetto più vasto, il luogo in sé non dovrebbe essere l’elemento cruciale.
Il palazzo del Parlamento dovrebbe essere costruito sulla base di principi forti, in qualche modo indipendenti dalle circostanze legate al sito. Ogni principio fondante dovrebbe poi portare con sé implicazioni politiche… Il Parlamento ha già una forma nella mente delle persone, è un luogo mentale, un luogo che deve trovare espressione nel sito.
Per noi l’edificio deve essere un tutt’uno con la terra, deve nascere dalla terra, è una forma scolpita nel terreno dove le persone possono riunirsi. Non è un edificio in mezzo a un parco o circondato da un giardino. Cittadini che stanno seduti, si riposano, pensano in un luogo e in una posizione simile a quella dei parlamentari. Tra i ricordi della Scozia, rimangono vivide nella nostra mente queste immagini. Le barche costantemente presenti, e la forma di quelle imbarcazioni che sembrano galleggiare nel paesaggio, dovrà far parte del nostro progetto.