architect: DVDV Studio Architetti

location: Milano

year: 2018

Periferia sud Milano, un monolocale con terrazzo al primo piano e un trilocale al piano terra esposto a nord e con le aperture a sud tarpate da abusivismi degli anni ’20. Il committente decide di collegare le due unità costruendo una nuova scala interna.

Il progetto di DVDV Studio Architetti riorganizza lo spazio operando sui volumi e non sulla pianta, questo approccio scoprirà presto la necessità di un piano di sosta intermedio in senso verticale. Si farà così una passerella in ferro a quota due e venti sui cinque totali che diventerà, insieme alla scala, l’asse di simmetria, di rotazione, di scorrimento dell’intero appartamento. Pianta e sezione vengono stretti al centro, come farfalle di pasta sfoglia, intorno a questi due raddensamenti centrali.
Spazi, volumi e funzioni si intrecciano morbidamente aprendo vie d’accesso e circolazione a luce, aria e vista. Le partizioni verticali, poche, non possono che essere vetrate, ammorbidite da grandi tendaggi da tirare nelle ore della privacy.

Chiarite le logiche spaziali macroscopiche, guardo gli altri due piani del progetto, le piegature formali dei piani e le texture superficiali. In effetti si tratta sempre dello stesso modo di modellare lo spazio ma a scale diverse. Perché, per un acaro, la texture del cemento a vista è come la piegatura della lamiera strutturale del soppalco e i fori sui pannelli dei mobili sono collegamenti orizzontali e verticali. Per gli umani, nello spazio è posizionato a varie quote un campionario di lavorazioni meccaniche, opera di piegatrici idrauliche a 90 tonnellate messe a lavorare con dolcezza ottone cotto e lamiere forate e non. La scala si divide in due parti: un podio in cemento a vista e una serie di mensole in ferro a profili quadrangolari estrusi a partire dalla parete. Il volume del podio iniziale non si discosta tanto da quello che, nel mondo delle idee, hanno le scale. Si deforma solo un po’ subendo anche lui la forza di piegatura che agisce su tutti gli oggetti della casa; come quella che forma il piano di calpestio della passerella centrale, fatto di lamiera forata diventata portante perché piegata ad angoli di 30°. Il resto del lavoro strutturale del ponte è svolto da tiranti a soffitto. Non ci sono pilastri a terra per consentire libero movimento fra cucina, soggiorno e studio total blu del piano terra.

Quasi tutti gli arredi sono stati disegnati per l’occasione: il sistema a mensole modulari “POI”; il tavolo da pranzo “BAU”, il cui piano in noce canaletto viene trafitto dai piedi in ottone, la lampada a sospensione della cucina “ZAG” in ottone (ancora) piegato e pannelli luminosi. Accanto a questi elementi, una grande cucina a isola con ante in alluminio estruso ondulato disegnata da Vico Magistretti, lampade Fresnel e Atollo, sempre di Magistretti.
Il committente, un giovane imprenditore delle telecomunicazioni, ha scoperto insieme all’architetto di possedere non due piante sovrapposte ma un volume da percorrere e abitare in tutte le direzioni.

Scheda progetto
Luogo: Milano
Tipo progetto: Ristrutturazione appartamento su due piani
Anno: 2018
Superficie: 120 mq
Progettista: Arch. Davide Vizzini, DVDV Studio Architetti
Collaboratori: Daniele Buso, Silvia Comi, Zuzana Kulhánková, Ecenur Yesildag
Strutture: Ing. Renzo Buzzi
Sicurezza: Arch. Ivano Crimella
Foto: Filippo Romano