area 123 | on the water

Il progetto dello studio Paszkowski Design per gli interni di Papi du Papi è un lavoro a tutto tondo che si basa soprattutto su soluzioni architettoniche piuttosto che su importanti pezzi di design.
Oltre alla definizione degli spazi, alla ricerca dei materiali e alla realizzazione del décor, comprende anche un accurato studio dell’illuminazione di bordo, mirato ad esaltare il contrasto luci-ombre già creato dall’uso dei materiali e dagli elementi progettuali di rilievo, quali la scala di collegamento interno fra i ponti o la testata del letto dell’armatore. Su richiesta di quest‘ultimo, il progetto ha riposto grande attenzione all’impianto audio-video, integrando nell’arredo schermi TV e altoparlanti per l’ascolto della musica. Il décor è giocato sull’uso di due essenze usate alternativamente per pavimenti, pareti e mobili: palissandro fiammato del Brasile e rovere rigatino, più rigoroso e moderno, scelti per creare un’atmosfera che unisca con equilibrio la cultura sudamericana e quella europea. Come nella selezione delle essenze, anche la scelta della pietra segue lo stesso concetto di continuità, prediligendone solo due tipi, Jerusalem Stone, per la parete di prua del salotto e nei bagni, e travertino, usato a pavimento in abbinamento e in contrasto al palissandro. A corredo di legno e pietra, il progetto affianca il cuoio come terzo materiale, mentre i cielini sono realizzati in un particolare tessuto, ottenuto dalla combinazione di stecchette di legno intrecciate a fili di cotone, e disposto a scacchiera, realizzato in due diverse nuance, una più scura nella suite armatoriale e nel living, leggermente più chiara nelle cabine ospiti. Le foto e i quadri dell’armatore, tutti ricordi di viaggio, inseriti sia nelle cabine che nei disimpegni aggiungono un tocco personale discreto, integrato con eleganza nel contesto.
Il layout di questo 50 metri dislocante a tre ponti, realizzato dai cantieri ISA – International Shipyards Ancona – in acciaio con struttura in alluminio, prevede salone, sala pranzo, cucina, dispensa e, nella parte di prua, l’appartamento armatoriale sul main deck, cinque cabine ospiti nel lower deck; un secondo salotto, la timoneria, la cabina del comandante e un day-toilet sull’upper-deck.
Completano il layout della barca il sun deck con ampia zona prendisole, bar, Jacuzzi, e la beach area a poppa, un ambiente a pelo d’acqua, rivestito in teck con divano a zona bar.
Sul main deck il living e la sala pranzo sono un unico ambiente, delimitato a prua da una parete in pietra. La zona conversazione comprende un divano a L di Armani Casa, due poltroncine e un tavolo basso, il pavimento è in palissandro fiammato. Lungo le murate, nei montanti in rovere rigatino fra una finestratura e l’altra sono integrati quattro altoparlanti, in modo che il contrasto chiaro-scuro sia rispettato e l’aspetto funzionale non risulti predominante su quello estetico. Un grande tavolo pranzo rettangolare per 12 persone con sedie di Matteo Grassi è appoggiato su un pavimento in travertino. L’illuminazione è Flos. La parete a prua, elemento caratterizzante di questo ambiente, separa la zona notte da quella giorno. Realizzata in Jerusalem Stone a spacco e studiata a moduli rettangolari e quadrati a bassorilievo, gioca un doppio ruolo: decorativo da un lato e funzionale dall’altro. La zona di prua del ponte principale è dedicata alla suite armatoriale, comprensiva di salottino con grande schermo TV e studio. È la parte della barca che meglio dimostra l’attenzione del progetto alla definizione degli spazi, che si aprono uno dopo l’altro, quasi a volere rivelare le loro caratteristiche in maniera graduale, passo dopo passo. Tende in lino a pannello, lo stesso materiale usato per quelle delle finestrature, separano questi due ambienti dalla vera e propria zona notte, formata da letto, dressing e bagno. L’illuminazione è di Artemide. L’intimità della zona dedicata al riposo è accentuata da una sorta di cornice in rovere rigatino che circonda il letto, mentre la testata è, come i comodini e il pavimento, in palissandro ed è retroilluminata. Il progetto ha dedicato grande spazio e cura alla zona bagno, che si sviluppa da murata a murata a prua del letto e dello studio, come divisa in cinque “blocchi”, non visibili dalla zona letto, ad eccezione del primo, formato da un’ampia doccia e da una grande vasca in Jerusalem, protetti da una parete in vetro trasparente.