architect: Un progetto a cura di Chiara Bertola e Giuliano Sergio nato dalla collaborazione tra la Fondazione Querini Stampalia, Livio Felluga e RAM radioartemobile

location: Fondazione Querini Stampalia, Venezia

“Paesaggi d’aria. Luigi Ghirri e Yona Friedman/Jean-Baptiste Decavèle” propone una riflessione attorno all’incontro tra i più originali innovatori della fotografia e dell’architettura: il fotografo Luigi Ghirri e il duo Friedman/Decavèle. Incontro nato dell’esigenza, comune a molte ricerche artistiche del secondo dopoguerra, di sovvertire la canonica fruizione di opere d’arte e luoghi tramite la cornice, la teca, il piedistallo e l’architettura, scardinando le nette distinzioni tra oggetto e il suo contenitore, edificio e ambiente. Al centro del dibattito, il paesaggio italiano, spazio in cui entrambi gli autori costruiscono sguardi, tramite la fotografia e l’architettura, superando quel modo convenzionale di concepire il patrimonio culturale e il museo. Da qui l’idea di accostare gli scatti di Luigi Ghirri con il “Vigne Museum” concepito dal genio visionario di Friedman / Decavéle. Pensato come luogo d’incontro e osservatorio, il “Vigne Museum” interroga il territorio e il suo paesaggio. E’ una struttura senza pareti, che per la sua radicalità, offre spunti di riflessione sul concetto di museo e sulla sua funzione attuale per l’arte e l’architettura contemporanea. Il confronto tra i due, avviene attraverso il documentario realizzato dal fotogiornalista e documentarista Luigi Vitale, proiettato all’interno della mostra, dove si racconta la motivazione della nascita del “Vigne Museum” e le fasi della sua costruzione all’interno del vigneto di Livio Felluga. Luigi Ghirri, con le sue inquadrature cerca un punto di equilibrio, rinunciando a espedienti formali per unire esperienza e memoria della visione. Non si tratta solo di cogliere il luogo, di mostrarne l’aura, ma anche di viverlo, di leggerlo nella luce del giorno e della notte, di considerarlo un punto di vista per rivolgere lo sguardo al paesaggio attraverso finestre e portali. Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle concepiscono il museo, e in particolar modo il “Vigne Museum”, come struttura aperta, strumento innestato nel territorio, che ribalta la sua funzione proiettandola all’esterno. Il museo perde le pareti, diventa un monumento inconsistente, un traguardo. Insieme al contenitore scompare anche l’opera-oggetto: il museo stesso è una cornice che educa allo sguardo e permette di ritrovare le “opere” tra i palazzi e le piazze, gli scorci di paesi e campagne, di coglierli nella pieghe della storia, come fanno le immagini di Luigi Ghirri.

21 Novembre 2015 - 21 Febbraio 2016
Orario: Da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00
Biglietti: La visita alla mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso alla Fondazione Querini Stampalia. Intero 10; ridotto 8
Per informazioni
Fondazione Querini Stampalia onlus
Santa Maria Formosa, Castello 5252, Venezia
tel +39 041 2711441 fax +39 041 2711445
manifestazioni@querinistampalia.org
www.querinistampalia.org