location: Geneva

year: 2018

Siamo lieti di annunciare l’esposizione monografica su Olafur Eliasson, noto artista islandese formatosi in Danimarca, allo Spazio Muraille, la cui inaugurazione avrà luogo il 24 Gennaio 2018.

Objects définis par l'activité
photo by Studio Olafur Eliasson

Fondato dalla collezionista Carouline Freymond, lo Spazio Muraille è uno spazio unico dedicato all’arte contemporanea, situato nel centro storico di Ginevra. La prima opera d’arte di Olafur acquistata risale al 2012, quando Olafur risulta ancora quasi sconosciuto allo Spazio Muraille: a partire da quel momento i curatori instaurano una duratura collaborazione con Olafur, sviluppando un acuto e profondo interesse verso l’artista e le sue creazioni.

photo by Jens Ziehe

La mostra monografica su Eliasson si inserisce in un programma di esposizioni di alto calibro inaugurate allo Spazio Muraille, come ad esempio quella dell’artista francese Monique Frydman, dell’iraniano Shirazeh Houshiary, del creativo argentino Tomàs Saraceno, dell’americana Sheila Hicks e dell’artista britannico Edmund de Waal.

Objets définis par l’activité ("Oggetti definiti da attività") si incentra sulla selezione di 16 elementi rappresentativi del vocabolario artistico di Eliasson - concentrando l’attenzione sulla percezione, la luce, l’acqua e il colore - ed includendo alcune nuove installazioni, realizzate appositamente per l’occasione. Proposta da Laurence Dreyfus, la mostra è stata sviluppata in stretta collaborazione con l’artista e il suo studio. Caroline and Eric Freymond sono possessori di importanti opere d’arte di Eliasson e suoi ammiratori da tempo.

Secondo quanto stimato da Caroline Freymond: L’arte di Olafur Eliasson combina pensiero ed azione per creare connessioni tra diversi tipi di percezione del mondo, sia su di un piano individuale che ad una scala collettiva; i suoi interventi ci permettono sempre di sviluppare una riflessione sullo spazio che abitiamo, in modo più consapevole e giudizioso. Oltrechè per la bellezza estetica delle opere, la mostra si caratterizza per la possibilità offerta al visitatore di sperimentare personalmente le installazioni, camminando intorno ad esse, testando ciò che lo circonda sotto profili sensoriali distinti, considerando la fisicità delle opere e la cinesia attraverso il tempo.

Eliasson è un artista consapevole della nostra era: non solo dal punto di vista estetico e scientifico ma anche per quanto riguarda la necessità di un rispetto comune verso l’ambiente che ci circonda. Questo aspetto è riscontrabile nel progetto Little Sun, Ice Watch and Green light - An artistic workshop, esposto alla 57esima Esposizione di Arte Internazionale di La Biennale di Venezia VIVA ARTE VIVA dal 2013 al 2017. Le opere in questione provocano distinte emozioni nell’osservatore, lo incitano ad interrogarsi, ad esaminare le installazioni sotto vari profili, riflettendo così l’idea di Eliasson per cui il visitatore gioca un ruolo fondamentale nella coproduzione dell’opera d’arte. L’arte di Olafur Eliasson è guidata dal suo interesse verso la percezione, il movimento, l’esperienza vissuta e la consapevolezza di sè. Eliasson mira a rendere l’arte uno strumento di critica dell’intera società. L’arte è per lui un mezzo cruciale per trasformare il pensiero in azione, a livello mondiale. Egli ha a che fare con distinte forme e tipologie d’arte: scultura, pittura, fotografia, film e installazioni, ed il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo. Non solo all’interno di musei o gallerie d’arte, bensì allargandosi anche alla sfera architettonica ed allo spazio pubblico.

Il primo spazio espositivo della mostra presenta una serie di piccole sculture che mostrano il vocabolario geometrico utilizzato da Eliasson, assieme ad esperimenti con la riflessione, la rifrazione, la pittura e la luce. Tra queste, dei pannelli di vetro colorati e soffiati a mano che descrivono due sezioni di ellisse che si sovrappongono; un dipinto nuovo di Eliasson sulla sperimentazione di colori, a suscitare nel visitatore una riflessione interiore, un confronto tra le cromie dell’arcobaleno con il colore nero profondo.

La sala successiva introduce degli acquarelli che mostrano effetti della sovrapposizione di sfumature di colore, o realizzati facendo sciogliere un cubo di ghiaccio su un pigmento di colore puro. Il tempo è sospeso e l’osservatore viene incoraggiato a domandarsi quale sia l’impatto della mano dell’uomo sul mondo naturale.

Al piano inferiore, il visitatore è accolto da Black glass sun, opera prodotta con un cerchio di vetro convesso dal colore scuro ed avente tutt’intorno un’aureola di luce a monofrequenza; e da The gaze of Versailles, due occhi dorati che fissano da dietro l’osservatore. Attraversando una tenda si giunge  poi ad uno spazio non illuminato dove l’osservatore viene a contatto con le opere finali dell’esposizione: Oggeti definiti da attività (ora, presto, dopo). Queste tre sculture d’acqua riproducono il ritmo di flash o di luci stroboscopiche. Come sospese dai bagliori di luce, le sculture d’acqua sembrano avere congelato il tempo, nonostante il suono dell’acqua che gocciola consenta al visitatore di comprenderne il meccanismo perpetuo.

photo by Jens Ziehe

Caroline Freymond, fondatrice dello Spazio Muraille, afferma che la mostra oltre a presentare opere d’arte notevoli per la loro purezza estetica, permette inoltre all’osservatore di vivere un percorso sensoriale basato sulla percezione fisica, materica, cinestetica e temporale. L’ideatore del progetto, Laurence Dreyfus, è un ammiratore del lavoro di Olafur Eliasson dal 1998, quando a Bremen per la prima volta viene a conoscenza del lavoro dell’artista. Da allora, ella ha esposto i lavori di Eliasson a Chambres à Part ed ha iniziato a suggerire l’artista ai suoi colleghi collezionisti.

Objets définis par l’activité ne è l’ennesima dimostrazione.

artista Olafur Eliasson
atelier Studio Olafur Eliasson (Berlino)
luogo Espace Muiralle (Ginvera)
curatore Laurence Dreyfus
fondatore Caroline Freymond (Spazio Muiralle)
date 24 gennaio - 28 aprile 2018
fotografo Studio Olafur Eliasson / Jens Ziehe