Lema consolida la propria presenza in Estremo Oriente con l'apertura di un nuovo flagshipstore a Jakarta. Questa importante apertura porta a sette i monomarca asiatici del brand italiano, dopo Pechino, Shanghai, Shenzhen, Pune e Bangalore che sarà ufficialmente inaugurato nei prossimi mesi. A Jakarta, Lema ha scelto una location d’eccezione in collaborazione con il dealer locale PT Wadah Atelier Indonesia: il Toto Office Building, tra i progetti residenziali e commerciali più recenti della metropoli. Firmato dallo studio di architettura indonesiano Airmas Asri, è ubicato a Jakarta Selatan, distretto commerciale in grande sviluppo. Il nuovo store al settimo piano del building si rivolge a privati ma soprattutto a interior designer, architetti, contractor e developer che, grazie alla profonda esperienza di Lema, possono avvalersi di un’attenta consulenza per soluzioni per ogni esigenza progettuale. Il progetto espositivo presenta diversi set, ambienti giorno e notte che si susseguono fluidamente raccontando il lifestyle Lema e il suo approccio sofisticato e contemporaneo dell’abitare. L’atmosfera rilassata e lo spirito mediterraneo conquistano per l’impeccabile qualità e raffinatezza dei singoli pezzi, pensati per vivere in armonia ma capaci di adattarsi in ogni casa, in tutto il mondo.
Il DNA di Lema, industria dal profondo know-how manifatturiero, si svela nei sistemi modulari su misura come la libreria Selecta e gli Armadi al Centimetro insieme ad un’ampia selezione della collezione casa: i divani Yard di Francesco Rota e Mustique di Gordon Guillaumier, il tavolo Memo di Piero Lissoni, la vetrina Galerist di Christophe Pillet, il letto Victoriano di Roberto Lazzeroni sono alcuni dei pezzi esposti.

La nuova casa Lema, uno spazio sviluppato su circa 300 mq, accoglie i visitatori con due ampie zone living arredate con i divani Yard e Neil di Francesco Rota. Divano sistemico, Yard coniuga la modularità dell’imbottito a quella dei sistemi contenitivi, parte integrante del DNA Lema. La collezione che reinterpreta la creatività tipica del design industriale anni ’60 è nata infatti dalla volontà di trovare un punto di incontro con i sistemi: i volumi imbottiti si integrano con piani di appoggio, mensole, tavolini e contenitori che, utilizzati in diverse configurazioni, creano composizioni multifunzione sempre diverse. La struttura, realizzata in metallo rivestito in tessuto, è un piano sorretto da piedi giuntati attraverso agganci a sezione triangolare che crea l’appoggio per i cuscini e i braccioli, appoggiati senza nasconderla, in un contrasto armonico che ne diventa caratteristica estetica fondamentale. Insieme a Yard, due proposte di Roberto Lazzeroni: Bice, lounge chair passepartout dall’animo vintage e i coffee table Mr. Zheng, il cui nome sottolinea l’ispirazione orientale. A definirli, il gioco simmetrico di incastri a effetto bambù della base alle cui parti strutturali in tondino di acciaio 10 mm sono saldati traversi orizzontali e verticali a incrocio. Presentati a Jakarta nella versione alta, con piani tondi in laccato Cedro e Limo e nella variante ovale con piano in noce Canaletto intarsiato.

Perfetta sintesi dell’idea di comfort su misura, Neil si distingue per la seduta bassa, le forme generose e le linee squadrate di schienale e braccioli che, leggermente inclinati verso l’esterno, ne sottolineano la sensazione di accoglienza e comodità. L’intero sistema ruota attorno a una piattaforma atta ad accogliere, in diverse posizioni, lo schienale e i braccioli proposti in due altezze diverse. La composizione scelta ne determina così il disegno e la funzione: schienali e braccioli bassi sono adatti ad assumere una postura più rilassata, la versione con schienale alto è più votata al ricevimento degli ospiti mentre la combinazione di due moduli con schienali e braccioli di altezze diverse, movimenta piacevolmente la linea del divano rendendolo adatto a diverse tipologie di utilizzo. È però nei dettagli che si svela la peculiarità del progetto: dai piedini anni ’50 all’elegante cucitura che corre lungo il perimetro sottolineandone il disegno.
Il set è completato dalle raffinate poltrone Felix di Roberto Lazzeroni e dai tavolini Cruise di Officinadesign Lema con piano in vetro Titanio e Sign di Studio Kairos con piani laccati nelle calde tonalità Petalo, Nocciola e Terracotta. Dietro al divano le vetrine Galerist di Christophe Pillet, una proposta sofisticata che punta sul vetro a tutto tondo creando un palcoscenico all’interno del quale porre oggetti e ricordi cosicché il loro valore venga apprezzato da ogni angolazione. Le 4 pareti, infatti, in vetro extrachiaro permettono una visuale a 360 gradi. La struttura è in alluminio con saldature studiate appositamente per questo particolare progetto. Altro dettaglio funzionale e al contempo estetico i cardini delle ante in metallo trattato per ottenere un colore profondo e pieno.

I contenitori Court Yard di Francesco Rota con vani a giorno e ante scorrevoli, struttura e piedini di metallo, reinterpretano il gusto e la creatività tipica del design industriale degli anni ’60. Insieme, i pouf Notch di Johan Lindsten e Tod di Ferruccio Laviani. Influenzato dal fascino di un nomadismo contemporaneo e proposto in due dimensioni, da usare singolarmente o in coppia, Notch si distingue per la morbida seduta in tessuto e le cinghie in cuoio naturale invecchiato a sottolineare la passione del brand per la cura del dettaglio. Dotate di maniglie per rendere più agevole lo spostamento, le cinghie combinano valore estetico e funzionale. Tod è un pouf in pelle dove i dettagli, recupero e fusione di culture lontane, ne definiscono l’audace carica espressiva. Ideale sintesi tra industrial design e alto artigianato, i volumi sono tagliati dalle cuciture impunturate a rilievo a sottolineare la grande maestria sartoriale di Lema.

Spazioso ed elegante in modo essenziale e informale, già nel nome, lo stesso di una piccola isola dell’arcipelago delle Grenadine, Mustique richiama l'idea di un luogo felice, destinato al relax e a riposanti vacanze dello spirito. Una struttura costituita da due “H” in profilato metallico lucido, dalla sezione sottile, sostiene la base lineare imbottita sulla quale si stendono i cuscini della seduta, creando un doppio strato morbido che conferisce forte linearità al disegno. I cuscini scelgono la forma regolare del parallelepipedo, declinata in una gradazione di dimensioni diverse a seconda della funzione, e i rivestimenti sono impreziositi dalla particolare cucitura pizzicata che sottolinea le forme. Il gioco calibrato degli incastri dà vita a un disegno proporzionato e perfettamente equilibrato, a una composizione di sapore neoplasticista in cui ogni elemento trova la giusta posizione e svolge il corretto ruolo. Superfici più morbide e angoli più arrotondati caratterizzano invece i cuscini aggiuntivi alti, inclinati per assecondare la postura della schiena.

Insieme, le raffinate e avvolgenti bergère Lady Jane dalle linee decise che riecheggiano le forme anni ’50 con pouf poggiapiedi coordinati. Al centro, i versatili tavolini Oydo dal disegno leggero ed essenziale. Due tipologie, una con piano tondo e una più bassa con piano rettangolare personalizzano i diversi ambienti, dal living, alla zona notte, grazie alle numerose finiture disponibili: rovere termotrattato, Argilla, pietra Grey, laccato lucido e opaco e prezioso marmo Portoro dalla decisa carica espressiva. A lato, Pouf di Officinadesign Lema. Una proposta declinata nei colori più diversi, per adattarsi sia alla zona giorno sia alla zona notte e ad ogni tipologia di casa, moderna o classica.

Pensato per arredare una grande zona pranzo o una raffinata sala riunioni, Memo è caratterizzato dalla discrezione minimalista che definisce lo stile di Piero Lissoni e dalle dimensioni esasperate, fino a 400x110 cm. Lontano da una frenesia progettuale ostentativa, conquista per l’equilibrio e la simmetria degli elementi: il piano in rovere termotrattato o pietra lavica e la struttura in metallo. La ricerca estetica si è infatti concentrata sui materiali e sulla loro capacità espressiva che supera ogni forma di artificio.

A incorniciare i diversi ambienti, raffinate composizioni su misura del sistema Selecta di Officinadesign Lema, simbolo della specializzazione nella produzione di sistemi modulari. Ideata nel 1978 e in continuo aggiornamento grazie alla costante introduzione di nuove finiture ed elementi, Selecta è stato il primo prodotto a unire i dettagli del lavoro manuale sul legno a una serie di innovazioni tecniche che a oggi lo rendono uno dei più versatili dal punto di vista delle composizioni, degli usi e delle finiture assimilandolo a un vero e proprio prodotto ad hoc per ciascuna casa che sfrutta appieno la contemporaneità della meccanizzazione dei processi aziendali.

Altro bestseller di Lema, Armadio al Centimetro, il programma sartoriale, unico per versatilità, lanciato per prima da Lema negli anni Ottanta che offre massima libertà costruttiva grazie all’ampia gamma di moduli disponibili e alla possibilità di adattarli in altezza, larghezza, profondità. La parte tecnica del sistema viene declinata in numerose varianti estetiche a seconda dell’anta scelta: in questo modo l’armadio si trasforma in infiniti armadi, ciascuno con un proprio gusto.

Ad arricchire il programma l’innovativo dispositivo brevettato Lema Air Cleaning System che conferisce per la prima volta all’armadio un ruolo attivo nella sanificazione di indumenti e calzature. Frutto di oltre un anno di studi e proposto in esclusiva mondiale, Lema Air Cleaning System grazie all'interazione di una nanotecnologia con una speciale lampada UV genera una reazione fotochimica che permette di distruggere con un principio attivo naturale le sostanze inquinanti, depurando così l'interno dell'armadio e abbattendo in misura superiore al 90% i cattivi odori presenti su indumenti, scarpe e altri accessori personali che vi sono riposti. Gli ambienti esterni, scenari del frenetico quotidiano della società contemporanea come ad esempio uffici, mezzi pubblici, centri commerciali, ristoranti, hotel, palestre sono infatti spesso contaminati a causa di un ricambio di aria non adeguato: batteri, allergeni, muffe, monossido di carbonio, polveri sottili vanno così a impregnare gli indumenti generando sovente cattivi odori.
Warm di David Lòpez Quincoces è un armadio dall’estetica ricca ma al contempo dal look naturale grazie al rivestimento in cuoio. Le impunture esaltano la leggera imbottitura e creano disegni grafici asimmetrici che movimentano la superficie. Insieme nel nuovo flagshipstore asiatico, il daybed Yard di Francesco Rota sempre con rivestimento in morbida pelle.

Dandy di Officinadesign Lema si definisce nelle diverse anime dell’anta proposta nelle versioni con pannello in vetro trasparente, vetro bronzo riflettente, vetro laccato in 10 colori, vetro bronzo con serigrafia tessuto, rivestimento decorativo tessile. Naica di Cairoli & Donzelli si distingue invece per i segni grafici sulla superficie e la particolare lavorazione a gola su tutta l’altezza dell’anta che diventa maniglia. Le scanalature formano, così, un movimento continuo e armonico lungo tutta la parete. Soluzione personalizzata, senza confini: Open di Officinadesign Lema è caratterizzato dall’assenza di ante. Perfetta espressione della totale flessibilità del programma Armadio al Centimetro, è pensato per arredare spazi all’insegna della massima personalizzazione. Insieme danno vita a un’elegante dressing room che si arricchisce con Faroe, articolato progetto firmato da Gordon Guillaumier che reinterpretando il tema del contenimento ha dato vita a una collezione di contenitori e sedute freestanding, trasversali nella loro funzione. Isole da personalizzare e organizzare in diverse composizioni, giocando con elementi imbottiti, sedute e braccioli, con rivestimenti in pelle o tessuto e cassettiere disponibili in più altezze e allestimenti interni, da posizionare liberamente a centro stanza, sia essa una zona giorno, una camera da letto, una cabina armadio, dove il concetto di isola si svela già nel nome ispirato al fascino dell’omonimo arcipelago danese. Dal rigoroso equilibrio progettuale, Faroe si caratterizza per la leggera cornice sospesa in metallo laccato che accoglie e sostiene le parti in essenza proposte in rovere termotrattato e quelle imbottite. La cornice è disponibile in due finiture: l’intenso laccato Mango e il più classico metallo verniciato bronzo. A conferire maggior ricchezza al progetto concorrono anche i top in vetro temperato pensati per creare teche dal mood contemporaneo dove raccogliere gli oggetti più personali: piccole collezioni nella zona giorno; orologi, gioielli, pelletteria per le isole che arredano la cabina armadio.

Al centro della scena, il letto Victoriano di Roberto Lazzeroni con l’alta testiera leggermente curvata ai lati per accogliere dolcemente il materasso, impreziosita dalla cucitura centrale impunturata. Un segno morbido e continuo la raccorda al giroletto. Il risultato è una proposta di grande eleganza che può vivere in ogni tipologia di casa, un arredo dal disegno classico ma che ben si adatta a un ambiente moderno. Ai lati, comodini Vic, altro progetto di Lazzeroni e tavolino Oydo di Francesco Rota.

 

Le cassettiere Nine e lo specchio Vanity di Alessandro Dubini arricchiscono l’ambiente. Nine si sviluppa in una colonna in rovere termotrattato caratterizzata da un gioco grafico che nasconde nove cassetti di differenti altezze e profondità. Le diverse dimensioni dei frontali sdrammatizzano un arredo classico e lo trasformano in un totem dalla raffinatezza tutta contemporanea. Rifinita sui quattro lati, Nine può essere collocata anche a centro stanza. Vanity, d’ispirazione fiabesca, propone un gioco di inclinazioni di superfici per creare illusioni ottiche e per amplificare al massimo il concetto della vanità. La cornice extrasize in acciaio inox lucido poggia alla parete per un solo segmento, mentre per il resto è staccata dal muro; lo specchio è appeso e riflette la figura inquadrata dalla decorazione interna del bordo, realizzata in serigrafia, che ricorda stilemi classici, particolare che sottolinea la cura di Lema per il dettaglio.

Davanti al letto, il divano due posti Lennox di Gordon Guillaumier abbinato ai tavolini Flowers di Roberto Lazzeroni. L’ispirazione alla base di questo raffinato progetto è quella di una corolla aperta, sospesa nel vuoto, sulla leggera struttura in metallo color bronzo. Da condividere fianco a fianco o per rilassarsi in solitudine Lennox è un nido morbido e seducente perfetto per abbandonarsi alla lettura e all’ascolto di buona musica. Particolare che ne ha ispirato il nome. Petali in legno laccato appoggiati a strutture in metallo danno alle linee dei tavolini Flowers leggerezza e un tocco anni ’50 nello stile proprio di Roberto Lazzeroni. I piani laccati vivacizzano e riscaldano tutti gli ambienti della casa. Disponibili in 2 altezze e 4 dimensioni, i tavolini Flowers possono essere usati singolarmente o in gruppo.

Più a lato, una seconda area relax sceglie la dormeuse asimmetrica Eydo di Francesco Rota. Dall’impronta architettonica, invita al relax come dichiara il nome d’origine greca. Come un’ala leggera, si definisce nella struttura aerea in metallo verniciato bronzo e nell’unico volume di seduta e schienale che avvolge e accoglie il corpo offrendo grande comfort. Le cuciture impunturate e il rivestimento in pelle impreziosiscono il progetto. Abbinata al tavolino Flowers di Roberto Lazzeroni e al contenitore Cases di Francesco Rota. Volume rigoroso connotato però da un’allure leggera grazie al gioco di pieni e vuoti dato dall’accostamento di due spessori e tre altezze differenti. A caratterizzarlo sono infatti la scocca in rovere termotrattato, le ante di spessore ridotto e il piano che, incassato come un prezioso vassoio, è delimitato da una cornice in legno. Disponibile in vetro retroverniciato, marmo o cuoio, è profilato da una cucitura sartoriale. Una combinazione che caratterizza fortemente Cases e crea una scansione tridimensionale dell’oggetto determinandone l’aspetto aereo. La scocca, che poggia su gambe metalliche color titanio di ispirazione anni '60, è disponibile nelle due dimensioni 183,4xh.92 cm e 243,4xh.69 cm e accoglie al suo interno rispettivamente tre o quattro elementi contenitori, ognuno con una propria specifica funzione: credenza, cassettiera, vetrina e mobile bar, dando vita a 5 possibili composizioni che rendono Cases adatto a diversi ambienti, dal dining, al living alla zona notte. Le ante possono racchiudere, a seconda della declinazione, ripiani in vetro, cassetti in legno di diverse altezze oppure nel caso del mobile bar, vani portabottiglie. All’insegna della massima personalizzazione, un modulo può essere lasciato vuoto o ospitare un prezioso cubo in vetro, una teca dove esporre e proteggere gli oggetti più cari. Dall’impronta architettonica, invita al relax come dichiara il nome d’origine greca. Si definisce nella struttura aerea in metallo verniciato bronzo e dall’unico volume di seduta e schienale che, seppur rimandando grazie al suo spessore ridotto alla leggerezza di un’ala, avvolge e accoglie il corpo  offrendo grande comfort. Le cuciture impunturate e il rivestimento in pelle impreziosiscono il progetto.