Una collezione flessibile, che si inserisce sia in contesti contemporanei sia in spazi più classici, in situazioni contract o in giardini privati. Le diverse tipologie di seduta, la possibilità di giocare con la gamma di colori inediti delle strutture e gli abbinamenti cromatici con i cuscini proposti, rendono questa serie di sedute per esterni uno strumento d’arredo particolarmente flessibile e personalizzabile. Net è una monoscocca in resina fiber-glass bucherellata con un motivo a fori quadrati e raggiati distribuiti in continuità sulla superficie tridimensionale della seduta.
Abbiamo approfondito il progetto con il suo ideatore Raffaello Galiotto, designer e art director di Nardi e con Floriana Nardi, CEO e responsabile Marketing e Comunicazione dell’azienda.
area: Qual era il brief che vi siete dati per iniziare a lavorare sulla collezione? Quali gli obiettivi che si volevano raggiungere con Net?
Floriana Nardi: Per il progetto della collezione Net sono state fatte diverse valutazioni per capire le esigenze del mercato dell’outdoor. Serviva un prodotto che rispondesse come alternativa agli arredi da esterno intrecciati tipo “wicker”. A Raffaello Galiotto abbiamo chiesto un concept di seduta dalla forte personalità ma di facile utilizzo, con un disegno fresco e leggero e che fosse il più possibile trasversale, per poterla proporre a entrambi i nostri mercati contract e retail. Attraverso un’attenta ricerca delle tendenze e degli stili del momento, il designer ha rielaborato le forme traforate del passato, riprendendo il concetto delle reti metalliche (da qui il nome Net) su schienalee seduta delle sedute e tavolino.
area: Quali sono stati i punti di partenza del progetto? Quali le immagini che hanno ispirato il concept di Net?
Raffaello Galiotto: Il progetto Net è nato per rispondere, in modo alternativo, alla richiesta di mercato di sedute da esterno intrecciate tipo “wicker”: una tipologia d’arredo molto diffusa, intrecciata a mano, di produzione esclusivamente asiatica. Serviva una proposta italiana di design, che assolvesse al contempo a delle necessità specifiche: scocca avvolgente ma traspirante e drenante, impilabile e stampabile in plastica a iniezione.
area: Quali sono i tratti distintivi della collezione?
Raffaello Galiotto: I tratti distintivi di Net sono in parte derivati dal materiale e dalla tecnica di produzione che ha delle proprie specificità. La plastica è un materiale amorfo, nel senso che non deriva da un semilavorato che ha già una proprio linguaggio formale, tubolare, piano, lineare ecc.. e può assumere forme, spessori, finiture e colori differenti. Avrebbe, potenzialmente, un carattere molto innovativo, ma il mercato oggi non gradisce le forme eccessivamente nuove, o almeno non immediatamente. Serve quindi agire con misura, partendo da stilemi assimilati e svilupparli o collegarli in modo nuovo. Le recenti tecnologie, di progettazione e produzione digitale, ci permettono di farlo come prima non potevamo. Nel caso specifico ho cercato di riconsiderare e connettere in modo plastico tre diversi linguaggi; quello della lamiera stampata, per la scocca forata senza soluzione di continuità; quello del metallo estruso, per le gambe e quello del legno lamellare curvato per la bordatura.
area: Quali sono state le maggiori difficoltà costruttive e cosa hanno comportato in termini di investimenti produttivi?
Floriana Nardi: La collezione ha messo in campo diversi elementi di complessità: dalla progettazione che ha richiesto più di un anno di lavoro, all’impiego di diverse professionalità, ai forti investimenti finalizzati a realizzare una serie di stampi che compongono le diverse parti di ogni elemento della collezione. Le migliaia di fori raggiati della rete che costituiscono il concept portante della collezione Net sono il risultato di un articolato lavoro di modellazione 3D e di fresatura richiesto per risolvere le complessità nella realizzazione dei dettagli nello stampo curato nei minimi particolari. Per fare un esempio, lo stampo in acciaio della panchina Net Bench pesa, ancora grezzo, 46.000 Kg e dopo le operazioni di fresatura con macchinari ad altissima precisione arriva a 24.000 Kg.
area: Che tipo di scelte avete fatto in merito ai materiali e quali accorgimenti progettuali ha comportato il suo utilizzo nella definizione della forma?
Raffaello Galiotto: L’utilizzo del polipropilene fiberglass mi ha permesso di realizzare una struttura sottile ma molto robusta. La conoscenza dei materiali e dei processi produttivi, che ho maturato nel tempo, ora mi è molto utile per disegnare progetti fattibili, che non necessitano di particolari modifiche in fase di ingegnerizzazione. Cerco comunque di spingere il progetto sempre un po’ oltre, demandando e partecipando poi, in modo costruttivo, alla soluzione delle problematiche con i tecnici per la produzione degli stampi. La tecnica produttiva a iniezione ha delle caratteristiche molto particolari, le soluzioni tecniche adottate per la linea Net hanno comportato un notevole impegno progettuale e una serie di accortezze tecnico-formali interessanti che hanno permesso la realizzazione del prodotto come oggi lo vediamo. Il mio lavoro non termina mai con la consegna del progetto, ma continua e partecipa a tutte le fasi fino alla produzione e all’imballo dei prodotti.
area: Chi ha scelto i colori della collezione?
Raffaello Galiotto: La palette colori deriva da un particolare studio cromatico che ho condotto esaminando gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova. Un punto di partenza un po’ lontano.. ma che mi appassiona molto perché è, nell’immaginario collettivo, il colore del paesaggio italiano, quello dipinto dai maestri del passato e particolarmente apprezzato nel mondo. E gli arredi per esterno si inseriscono nel paesaggio facendone parte. Ho quindi cercato di studiare i colori di Giotto non solo come individuazione tipologica e cromatica delle terre per affresco, che peraltro ho fatto, ma le combinazioni timbriche o tonali che ha messo in gioco in ogni scena, nelle vesti dei personaggi e negli sfondi per riproporle negli arredi. Un percorso avvincente, che mi ha dimostrato, ancora una volta, la forte contemporaneità di questo grande Maestro.
area: Quali ampliamenti di gamma sono stati previsti?
Floriana Nardi: Visto il successo sul mercato della sedia Net, è stata realizzata una poltroncina più ampia e comoda che potesse essere dotata anche di cuscino e assolvesse a esigenze diverse, stiamo parlando di Net Relax. In contemporanea è nata Bit, una seduta senza braccioli e di dimensioni più contenute rispetto a Net, per risolvere l’esigenza del mercato contract che richiede tavoli e sedie di misure ridotte. Infine per completare la gamma Net e dare la possibilità di creare il coordinato 4 posti, un “salottino” open air,
abbiamo presentato la loveseat Net Bench e il tavolino Net Table 100.
area: Quali caratteristiche deve avere secondo te oggi una collezione di arredo per esterni?
Raffaello Galiotto: Possiamo dire che in generale la considerazione dell’outdoor è crescente, e sempre più sta assumendo una connotazione di vera e propria estensione dell’indoor. Anzi, è l’outdoor, che una volta riqualificato migra all’interno, abbattendo i confini, rendendoli labili o permeabili. Questi spazi esterni sono destinati al relax, alla meditazione. Di conseguenza, questi arredi, sono quelli che dedichiamo ai nostri momenti privilegiati, in cui assaporiamo il piacere della pausa, quel tempo di sospensione del ritmo lavorativo e incalzante della quotidianità. A queste necessità va necessariamente data risposta con arredi comodi, pratici, che non necessitano di manutenzione, sempre pronti all’uso per beneficiare di ogni istante che possiamo regalare a noi stessi.