Il Gran Premio di Formula 1, la bella vita, il Casinò e le vicende della famiglia reale. A chi non vengono in mente queste cose pensando al Principato di Monaco?

Tutto vero. Ma pensare a Montecarlo solo in questi termini sarebbe alquanto riduttivo. Lo dimostra il fermento culturale che da qualche tempo a questa parte sta movimentando l’offerta artistica cittadina.

Sarà per scrollarsi di dosso il cliché di paradiso della mondanità, o più semplicemente perché - in una piccola città-stato dove il reddito pro-capite è tra i più elevati al mondo - turisti, collezionisti e amanti dell’estetica non mancano.

PhotoMonaco, la nuova fiera dedicata alla fotografia che si svolgerà nel Principato dal 5 all’8 aprile 2018, è l’ultima testimonianza di questo trend.

La prima edizione di PhotoMonaco presenterà ai visitatori 35 gallerie fotografiche, divise equamente tra regionali e internazionali, di collezioni private e giovani talenti. Il tema scelto è “Le temps du regard”, il tempo dello sguardo: un viaggio tra passato e presente, attraverso un continuo richiamo tra opere contemporanee e storiche.

Gli espositori roll up accompagneranno i visitatori in percorsi di storia visiva, dove le immagini si susseguono e si “incastrano”, dando vita ad una narrazione da vivere con gli occhi e col pensiero.

Art Media Agency ha chiesto a Renaud Siegmann, direttore dell’evento, cosa distingue PhotoMonaco dagli altri eventi del settore. “PhotoMonaco è speciale perché offre l'esperienza del momento fotografico. Questa - ha detto Siegmann - non è l’ennesima fiera focalizzata esclusivamente sull'aspetto commerciale. Quello culturale mi è più caro: il mercato genera gusto, ma non è l'unico garante della creatività. Considero la nostra fiera un passo significativo verso la difesa delle immagini. In ogni edizione di PhotoMonaco presenteremo una vasta raccolta di fotografie, sia storiche che moderne o contemporanee, per dare ritmo all'evento”.

Tra le opere in mostra ci sarà anche la collezione del tedesco Rolf Mayer, che dal 1975 possiede alcune tra le più importanti stampe ancora in mani private di quello che è noto come il Periodo "arcaico", 1840-1880. Nel set di Mayer ci sono settanta degli scatti più rappresentativi dei pionieri della fotografia: Muybridges, Nadar, Atget, Cameron, Fox Talbot, oltre ad alcuni esempi di eliografie realizzate in Oriente da Maxime Du Camp e Désiré Charnay.

Inutile negarlo, l’ambizione di PhotoMonaco - oltre a diventare uno degli appuntamenti più interessanti della primavera monegasca - è quella di bissare il successo di kermesse come Paris Photo o Les Rencontres d’Arles, appuntamenti fotografici divenuti irrinunciabili nel palinsesto artistico francese. Un’occasione importante anche per tastare le più giovani tendenze fotografiche, che in Francia stanno attirando sempre più attenzioni.

Da non perdere, secondo Renaud Siegmann, la Galerie Quai Antoine Ier, con l’esposizione di Nikos Aliagas, ambasciatore di questa prima edizione di PhotoMonaco. “Nikos è un uomo di immagini, attaccato ai segni del tempo - ha detto Siegmann all'intervistatore - In parallelo alla sua carriera televisiva ha portato avanti un’esperienza fotografica caratterizzata da uno spirito chiaramente umanista, con grandi formati in bianco e nero. La sua mostra raccoglie una trentina di stampe sul tema del Mediterraneo, con una forte presenza di volti e mani”.

PhotoMonacodal 5 all’8 aprile 2018 - Exhibition Hall, Quai Antoine 1er - Principality of Monaco

 

Photo Credits: AccorHotels