area 132 | exhibition

architect: Camilo Rebelo, Tiago Pimentel/Sandra Barbos

location: Vila Nova de Foz Côa, Portugal

Per la realizzazione del museo d’arte e archeologia della Valle di Côa è stato necessario armonizzare parametri diversi: la topografia del sito, l’accessibilità a questo e la funzione del complesso. La fusione dei tre suddetti aspetti era infatti fondamentale per la delineazione stessa del concetto architettonico, che prevedeva la costruzione di un museo quale installazione integrata nel paesaggio.
La conformazione del terreno era elemento fondamentale, punto di partenza di ogni decisione, poiché ci trovavamo di fronte ad un enorme dislivello tra l’entrata principale del museo e l’interno dell’edificio. L’area più elevata del terreno è stata scelta come punto di arrivo, per tale motivo è stato necessario creare una piattaforma, una terrazza, un belvedere che si affaccia su un paesaggio vasto e imponente, fatto di monti e valli. Tale punto di arrivo, che è luogo di contemplazione e, nel contempo, anche area parcheggio coincide con l’entrata del museo. La strategia utilizzata per la realizzazione del corpo dell’edificio è quella più naturale per la conformazione stessa del terreno; la piattaforma infatti, si allinea al livello della strada che conduce e finisce di fronte all’edificio, mentre il terreno corre lungo i muri laterali verso il basso svelando la parte frontale e, di conseguenza, l’altezza totale dell’edificio.
In corrispondenza della parte più elevata del terreno, la forma monolitica triangolare è conseguenza diretta delle diverse confluenze della valle. Il corpo triangolare sorge sulla linea mediana tra le due valli, la Vale de José Esteves e la Vale do Forno, su cui si affaccia; il terzo lato si rivolge invece verso il punto di intersezione tra il fiume Douro e Côa.
Il tessuto materico dell’edificio ricorda la pietra utilizzata nei cortili locali, il colore e la texture di quest’ultima si fondono con le caratteristiche materiche del calcestruzzo. Il colore scelto per il cemento è quello della pietra, la texture è stata realizzata grazie all’uso di stampi ricavati direttamente dalla roccia.