A cinquant’anni dalla scomparsa, la Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova dedica a Mies Van der Rohe una conferenza giovedì 6 giugno alle 17,45 alla Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Il direttore di “Casabella”, Francesco Dal Co, riflette sull’inesauribile ricchezza dell’opera e del pensiero del grande architetto e designer tedesco, annoverato tra i maestri del Movimento Moderno.

Nato ad Aachen nel 1886, dal 1905 si trasferì a Berlino dove fino al 1912 collaborò con lo studio di Peter Behrens, nel quale si formarono anche Walter Gropius e Le Corbusier. Nel 1927 fu direttore del progetto Weissenhof, un nuovo quartiere a Stoccarda, dove chiamò a collaborare i più importanti architetti del Movimento Moderno. Nel 1929 con il Padiglione della Germania all’Expo di Barcellona creò una delle opere fondamentali per la cultura architettonica moderna. Negli stessi anni realizzò la casa Tugendhat, a Brno, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2002.
Fu direttore della Bauhaus, a Dessau e Berlino, dal 1930 alla chiusura, nel 1935. Alla fine degli anni Trenta, a causa dell’ascesa del nazismo, decise di trasferirsi a Chicago, dove progettò e realizzò molti capolavori. Tra gli altri, si ricordano il Campus IIT di cui fu preside, la casa Farnsworth, il Seagram Building a New York, la Neue Nationalgalerie a Berlino. Morì a Chicago nel 1969. È considerato, con Le Corbusier, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright e Alvar Aalto, uno dei maestri del Movimento Moderno.