Sono due i progetti condivisi da Linea Light Group alla Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, sono due gli interventi di illuminazione che vedono la collaborazione dell'azienda con alcuni nomi internazionali eccellenti dell’architettura e dell’arte.
Il Padiglione della Turchia situato in Arsenale e coordinato dalla Fondazione Istanbul per la Cultura e le Arti (IKSV), ospita il progetto DARZANA’: trattasi di un’imbarcazione (Baştarda) frutto dell’incrocio tra una galea e un galeone, costruita con i materiali di scarto rinvenuti nella vecchia darsena di Istanbul e trasportata a Venezia per suggellare una nuova connessione tra le due città. Un’operazione di elevato profilo culturale, all’insegna del dialogo e della condivisione, pur nel rispetto delle differenti identità.

Darzana 2

L'impianto di illuminazione è stato ideato da Zeki Kadirbeyoğlu e Şeyma Kılıç di ZKLD Light Design Studio e la scelta è ricaduta su alcune soluzioni illuminotecniche fornite da Linea Light Group by Tepta. Per illuminare l'inedita imbarcazione è stato utilizzato Angular della collezione i-LèD, un proiettore potente e dal design semplice e minimale, particolarmente indicato, come nella tradizione di Linea Light Group, per non sovrastare la centralità di quanto va ad illuminare. Caratterizzato da un movimento basculante fino a 90°, Angular è dotato di un pratico indicatore goniometrico al fine di regolarne con precisione l’inclinazione. La sorgente arrayLED garantisce un’ illuminazione nitida ed efficiente, dalle alte performance. Appositamente studiato per questo progetto uno speciale filtro Honeycomb customizzato, finalizzato a ottenere un duplice effetto: limitare al massimo l’abbagliamento e, allo stesso tempo, garantire un puntamento del fascio luminoso nitido e focalizzato. In aggiunta, sono state posizionate alcune lampade da tavolo Folia della collezione MA[&]DE che, all’elegante forma stilizzata di una foglia dal ricercato design, associano la tecnologia LED in grado di ottenere un elevato risparmio d’energia fornendo luce senza eguali.

Padiglione Turchia

Sempre all'Arsenale viene presentato il progetto LET’S TALK ABOUT GARBAGE, ideato e progettato dagli architetti polacchi Hugon Kowalsky e Marcin Szczelina, concepito come una struttura che riassume la loro indagine personale. Una parete traccia un solco tra due zone differenti: una pulita e minimale da una parte, l’altra sporcata e degradata dal pattume e da un uso sconsiderato della plastica. Vista di fronte, l’installazione si presenta come un manifesto del recupero virtuoso: materiali per l’edilizia riutilizzati grazie al riciclaggio intelligente e consapevole, mattoni a secco ricavati da vecchi pneumatici e immondizia varia. Un tema, quello dell’attenzione all’ecosostenibilità e all’incentivo al minor dispendio di risorse ambientali e materiali storicamente caro a Linea Light Group, sponsor illuminotecnico principale del progetto, i cui prodotti enfatizzano in modo impattante e suggestivo i tratti salienti del progetto.
Ad illuminarli, i proiettori Eyelet della collezione i-LèD: montati su staffe orientabili di dimensioni estremamente ridotte, pensati per valorizzare esposizioni in nicchie e vetrine, questi faretti a LED sono stati intelligentemente posizionati in modo tale da illuminare i prodotti secondo il senso di percorrenza dello stand. L’Eyelet, così come gli altri prodotti Linea Light Group scelti, ben si sposa con  le necessità emerse in fase di studio di adottare articoli altamente tecnologici ma al tempo stesso “sostenibili”, sia per la lunga durata garantita dal LEDche ne scongiura lo smaltimento rapido ed incontrollato, sia per un design interamente studiato e realizzato in Italia, lontano da zone del mondo dove lo spreco di materie prime in fase di produzione ha raggiunto livelli insostenibili.

 

GARBAGE 3

L’altro lato della parete mostra un volto diverso: una “discarica ponderata”, organizzata in tratti salienti e mucchietti con installazioni particolari, tra le quali alcuni maiali intenti a grufolare nei rifiuti. In questo caso sono stati adottati i Clivo, faretti dalle dimensioni contenute, basculanti su staffa, ideali per valorizzare elementi del giardino come statue o piante. I progettisti hanno scelto la versione in acciaio inox satinato per mimetizzarsi con il resto della struttura, disposto anche lungo la grata a pavimento per punti di luce “rivelatori” dell’immondizia sottostante sulla quale, metaforicamente, camminano anche i visitatori.

GARBAGE 2

Vedi anche:

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Linea Light per gli affreschi del Museo Cavalcaselle,