architect: Wilmotte & Associés, Pucci de Rossi

location: Saint-Denis (Parigi)

year: 2015

Si trova a Saint-Denis, proprio nei pressi dello Stade de France e lungo la Senna, ed è già una vera icona all’interno del quartiere parigino. Le Vérone è la nuova sede di vente-privee che, come un faro alle porte della capitale francese, accoglie i suoi visitatori con una facciata altamente scenografica: una rete in calcestruzzo costellata da 1.950 punti luminosi a Led e dotata di uno schermo di 102 metri quadri, il più grande d’Europa.

Le Vérone - (Photo by Vincent Fillon)
Le Vérone (Photo by Vincent Fillon)

L’edificio è stato battezzato Le Vérone in omaggio all’artista Pucci de Rossi, celebre designer italiano scomparso nel 2013, nato proprio nella città veneta di Verona. Alla vigilia della sua scomparsa, Pucci de Rossi stava mettendo a punto i dettagli della decorazione di una facciata, su richiesta dell'amico Jacques-Antoine Granjon, Presidente e Fondatore di vente-privee e ispirato appassionato di arte contemporanea. Il progetto della nuova sede vuole essere una testimonianza del legame di amicizia che univa i due uomini; le opere dell’artista occupano inoltre un posto di rilievo nei locali storici di vente-privee. Il motivo della rete in calcestruzzo è proprio opera di Pucci de Rossi, mentre il progetto generale di ristrutturazione è stato affidato allo studio Wilmotte & Associés.

Le Vérone (Photo by Vincent Fillon)
Le Vérone (Photo by Vincent Fillon)

Vente-privee, nata nel 2001 all’interno degli spazi che ospitavano le vecchie tipografie del quotidiano Le Monde, oggi conta sei edifici nel Seine-Saint-Denis, tra cui il più recente Le Vérone. Il progetto di riqualificazione del building è partito dall’idea di vestire l’originale torre a tripode, retaggio architettonico e urbanistico degli anni ’80, con un velo di calcestruzzo, secondo il disegno di Pucci de Rossi. Lo studio di progettazione Wilmotte & Associés ha realizzato dunque, in base alla ripartizione architettonica originale, una trasformazione in chiave contemporanea: il nucleo centrale è stato ristrutturato, gli open space conservati e i divisori rimossi.

Per la realizzazione della facciata est, l’ABF (Architecte des Bâtiments de France) aveva richiesto l’applicazione del calcestruzzo fibrorinforzato “come una scultura”. La progettazione, affidata allo studio di ingegneria Guillaume Lamoureux et Romain Ricciotti, ha previsto la creazione di 87 moduli su misura fissati con puntelli metallici. La rete è divenuta così un vero e proprio elemento architettonico sul quale è stato installato un impianto di illuminazione intelligente e a basso consumo, che permette di illuminare la facciata e animarla con effetti digitali insieme allo schermo ad alta definizione integrato.
La facciata sud ospita pannelli fotovoltaici realizzati con una tinta speciale di colore oro: le celle, che coprono una superficie di 307 metri quadri, soddisfano il fabbisogno energetico della rete e dello schermo luminoso, assicurando al contempo una protezione delle vetrate dai raggi del sole.

L’ingresso principale al building avviene tramite un ampio spazio in cui spicca una statua monumentale alta 4 metri: il "Cyclope" è una scultura in bronzo nero ideata dall’artista Thomas Houseago. L’ingresso secondario, invece, è caratterizzato dalla presenza di una palma nera in caucciù alta 7 metri: inserita perfettamente nel carattere più materico e sobrio della facciata ovest, la "Black Palm Saint-Tropez" è opera dell'artista Douglas White.

Le Vérone - Bancone by Ron Arad (Photo by Vincent Fillon)
Le Vérone - Bancone by Ron Arad (Photo by Vincent Fillon)

La hall di ingresso è caratterizzata dalla presenza di un bancone scenografico e d’impatto, disegnato da Ron Arad: qui, tra il primo e il secondo piano, il calcestruzzo è stato tagliato con una sega diamantata per ottenere un volume più importante. L’ambiente è caratterizzato da uno stile industriale, anche grazie agli allestimenti degli spazi interni per i quali sono stati utilizzati materiali grezzi come, appunto, il calcestruzzo per i pavimenti e le pareti, acciaio inox satinato e rivestimenti in legno, intonaco nero opaco e fonoassorbente per i soffitti.

Le Vérone (Photo by Vincent Fillon)
Le Vérone (Photo by Vincent Fillon)

Sono parte integrante del progetto numerosi prodotti disegnati da Wilmotte: la pittura Aplat, le maniglie delle porte Hafi, i sanitari Teuro; inoltre, i sistemi di illuminazione: i faretti Insolit, 544 lampade a sospensione "Grafa" di Artemide (installate per la prima volta in un edificio, realizzate come produzione speciale, di colore nero) o ancora le luci a incasso "Linealuce" di iGuzzini e i lampadari "Aloa" di EClatec.