La rivoluzione dei musei

Massimo Negri accompagna il lettore attraverso una “rivoluzione” in ambito museale grazie alle sue pluridecennali ricognizioni professionali, alla ricerca di esperienze innovative e immersive, nellarea geoculturale del Consiglio d’Europa, ben oltre quindi i confini dell’Unione Europea. 
Gran parte dei musei europei che possiamo visitare oggi, oltre 40.000, non esistevano nel secondo dopoguerra, se a  questi aggiungiamo quelli che si sono radicalmente rinnovati possiamo ben dire che il nostro continente sia stato negli ultimi decenni un gigantesco laboratorio di reinvenzione del modo di essere e di comunicare i più diversi tipi di patrimonio materiale e immateriale. Sono inoltre nate tipologie del tutto nuove e spesso non riducibili alle categorie tradizionalmente determinate dalla natura delle collezioni, veri e propri “musei delle idee”,  oppure sono state proposte reinterpretazioni dell’esistente secondo visioni nuove in ambito storico-politico, naturalistico, letterario, aziendale, e così via.
Nuovi paradigmi nell’interpretazione di nuovi patrimoni. Si è trattato di un grande fenomeno di contaminazione intellettuale determinato non solo da concezioni emergenti, ma anche e forse soprattutto da metodologie di progettazione e dalla adozione di nuovi linguaggi con esiti a volte sorprendenti, a volte sconcertanti. 
Anche la fisionomia degli utenti è cambiata: da visitatori a utilizzatori  la cui antropologia è sempre più complessa. E infine il metodo stesso di concezione e sviluppo del progetto museale ha subito una profonda revisione mettendo in discussione prassi consolidate e proponendo nuovi modelli di musei seduttivi oltre gli aspetti convenzionali, ma imprescindibili, della conservazione e della educazione.
Diverse le tipologie investigate, dal Museo della Mente di Haarlem alle British Galleries del V&A, dal Tom Tits Experiment al Museo della Città di Nicosia, solo per citare alcuni esempi differenti per contesto e tematica. Una indagine i cui risultati non sono rivolti ai soli specialisti, ma in generale sia a chi nei musei ci va regolarmente oppure a chi non ci è ancora andato e forse potrà esserne attratto, anche grazie a questa lettura.

Il volume sarà presentato oggi, giovedì 15 dicembre, alle ore 18.00, presso l’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele a Milano.