Nominati i vincitori della prima edizione del PAT Premio di Architettura della Toscanaorganizzato dal Consiglio Regionale Toscana, Ordine degli Architetti di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti di Pisa, Fondazione degli Architetti di Firenze e Ance Toscana. Si chiude con grande successo, più di 150 partecipanti e venti opere selezionate, la prima edizione del PAT. I progetti vincitori e menzionati verranno proclamati il 6 luglio con una cerimonia di premiazione alla Palazzina Reale di Firenze e le opere rimarranno esposte in una mostra dedicata al PAT fino a fino al 23 luglio.

Il concorso, nato con l’obiettivo di stimolare la riflessione intorno all’architettura contemporanea e diffondere la cultura del progetto come garanzia di qualità ambientale e civile, ha visto la partecipazione di centocinquanta iscritti e venti opere selezionate. I 5 progetti vincitori e gli 8 menzionati, verranno proclamati il 6 luglio alla Palazzina Reale, sede dell’Ordine degli architetti e Fondazione degli architetti di Firenze e luogo di cultura aperto alla città, pensato come punto di incontro dove sviluppare i temi dell’architettura per il futuro di Firenze. La premiazione inaugurerà la mostra dedicata al Premio di Architettura Toscana e sarà ospitata alla Palazzina reale fino al 23 luglio. Il PAT è rivolto alla opere realizzate in Toscana negli ultimi cinque anni, dal 2012 al 2017 ed è articolato in cinque categorie: opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimento o di interni, opera su spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione. La giuria, nominata dal comitato organizzatore, è composta da prof. Marco De Michelis, arch. Sandy Attia, arch. João Luís Carrilho da Graça, arch. Simone Sfriso, prof. Guido Borelli.
Le opere vincitrici mettono in evidenza il ruolo sociale dall’architettura, evidenziando come una progettazione intelligente, anche con piccoli e discreti segni e con budget ridotti possa farsi promotrice della rigenerazione urbana e territoriale, offrendo alla collettività nuovi spazi di integrazione e riscoprendo luoghi dal valore storico e culturale inestimabile.

PROGETTI VINCITORI

CATEGORIA OPERA PRIMA
Primo premio
ECOL
Piazza dell'immaginario
‏via Umberto Giordano, Prato

photo by ECOL

Motivazione della giuria: per la capacità di trasformare efficacemente con risorse limitate un luogo periferico privo di identità formale e sociale in uno spazio pubblico di forte carattere simbolico e per la capacità di favorire l'interazione tra i residenti.
Il progetto converte un vuoto urbano, precedentemente destinato a parcheggi, in piazza pubblica aperta ai cittadini. L’intervento ha un profondo impatto sulla vivibilità del quartiere, creando un’area di integrazione aperta alle iniziative comuni, nella zona densamente edificata del Macrolotto Zero, in cui l’assenza di spazi pubblici è un problema evidente. Il nuovo perimetro è definito orizzontalmente dalla pavimentazione ispirata a un mosaico che impreziosisce lo spazio e verticalmente dalle installazioni fotografiche che raccontano il valore simbolico del progetto, poste sulle facciate dei tre palazzi tangenti alla piazza.

CATEGORIA OPERA DI ALLESTIMENTO O DI INTERNI
Primo premio
CANALI ASSOCIATI
Nuovo Museo delle Statue Stele Lunigianesi Augusto C.Ambrosi
Castello del Piagnaro, Pontremoli (MS)

photo by CANALI ASSOCIATI

Motivazione della giuria: la commissione ha apprezzato la capacità di far coincidere le soluzioni architettoniche e spaziali con l'ordinamento espositivo del museo. Il progetto rappresenta un mirabile esempio di poesia e misura.
Il progetto recupera spazi di notevole suggestione in perfetta sintonia con le opere esposte. L’allestimento offre al visitatore un incontro non mediato e un godimento diretto delle opere, sollecitandone costantemente l’interesse attraverso un racconto dal ritmo narrativo stringente. L’obiettivo di realizzare un allestimento attraente e suggestivo, nonostante l’austerità degli spazi, è ottenuto attraverso la accurata progettazione di tutti gli elementi e sull’attento studio dell’illuminazione perfettamente calibrata su ogni opera in modo da esaltarne le caratteristiche compositive. Grazie al rigore e alla semplicità formale degli elementi del progetto, le pietre della Lunigiana “parlano” al visitatore, che può così coglierne tutto il fascino e l’ipnotico mistero.

CATEGORIA OPERA DI NUOVA COSTRUZIONE
Primo premio
ALVISI KIRIMOTO + PARTNERS
Cantina Bulgari a Podernuovo
Località Le Vigne 203, Palazzone, San Casciano dei Bagni (SI)

photo by ALVISI KIRIMOTO + PARTNERS

Motivazione della giuria: per l'equilibrio proposto tra artificio architettonico e paesaggio. Il progetto si inserisce con discrezione nel sito senza rinunciare ad affermare il proprio carattere.
Una sequenza di quattro setti paralleli di cemento color dell’argilla fendono il terreno secondo una giacitura che segue la massima pendenza della collina. Il territorio continua nell’architettura. Un principio di purezza funzionale attraversa tutti gli spazi della cantina, concepita come estensione del lavoro contadino e della cultura del territorio che entrano vigorosamente, attraverso i setti, nel cuore dell’architettura. L’edificio definisce i suoi ambienti in funzione delle strette esigenze di produzione e trova la propria origine nel paesaggio circostante. Nell’edificio tutto è in vista. La cantina è attraversata da un asse principale che, configurandosi come un cannocchiale visivo, corre tra i due setti centrali per tutta la lunghezza dell’edificio e si apre sui vigneti. L’interno appare come una “sezione aperta” che, grazie alle ampie pareti vetrate, permette di traguardare, da qualunque punto del percorso, tutti gli ambienti della produzione del vino avendo sempre come sfondo il paesaggio toscano.

CATEGORIA OPERA DI RESTAURO E RECUPERO
Primo premio
IPOSTUDIO ARCHITETTI
Nuovo Museo degli Innocenti
Piazza della Santissima Annunziata 13, Firenze

photo by Ipostudio

Motivazione della giuria: per l'unità e l'intelligenza con cui il progetto ha saputo interpretare il capolavoro brunelleschiano in funzione di un suo rinnovato uso museale.
Partendo dalla concezione del bene museale come struttura viva, il progetto potenzia le caratteristiche delle aree espositive esistenti integrandole al sistema più ampio che comprende tutto il complesso brunelleschiano. Lo spazio espositivo, che si articola su tre livelli, culmina nella loggia panoramica del Verone, che ritrova la sua originaria apertura panoramica sulla città, fruibile non soli dai visitatori del museo, ma da tutta la cittadinanza. La realizzazione delle due nuove porte di bronzo richiama il principio brunelleschiano di continuità fra interno ed esterno e rievoca la disponibilità dell’edificio ad accogliere.

CATEGORIA OPERA SU SPAZI PUBBLICI, PAESAGGIO E RIGENERAZIONE:
Primo premio
CHIARA FANIGLIULO
Riqualificazione Urbana Piazza dei Tre Re
piazza dei Tre Re, Firenze

photo by Chiara Fanigliulo

Motivazione della giuria: per la propria capacità di proporsi come buona pratica per la riqualificazione urbana. La disponibilità estremamente ridotta di budget diventa strategia e intelligenza progettuale. Il progetto restituisce decoro urbano ad una piazzetta abbandonata con delicatezza e freschezza nonostante la dimensione temporanea dell'intervento.
Il progetto di riqualificazione urbana con un budget limitato, ma con una progettazione accurata e intelligente, restituisce alla città una delle sue piazze medioevali più antiche, a lungo abbandonata, trasformandola nel primo garden street food cittadino. Con il semplice uso del verde e installazioni temporanee, questo angolo nascosto nel cuore di Firenze, rinasce come “giardino dei desideri”. Alberi e fioriere–lanterne sospese introducono alla piazza dove, il green wall dall’effetto di dirompente rigogliosità e fascino e le decorazioni colorate del chiosco nell’area ristoro, creano un ambiente fatato.

 

PROGETTI MENZIONATI

CATEGORIA OPERA PRIMA
FABIO CANDIDO/ SUNDAYMORNING CON MFA
Casa in una Pineta
via Pistoia 12, Castagneto Carducci (LI)

photo by FABIO CANDIDO/ SUNDAYMORNING CON MFA

Motivazione della giuria: per l'efficacia con cui è stato concepito uno spazio domestico articolato in un volume architettonico ridotto. Particolarmente apprezzabile è risultato l'utilizzo della luce e la scelta dei materiali utilizzati.
Ristrutturazione di una residenza estiva della prima metà degli anni settanta, posta su una duna di sabbia immersa nella pineta. Il progetto nasce dalla necessità di trovare una sintesi fra le caratteristiche dell’edificio preesistente e la natura dell’ambiente in cui si colloca, e al tempo stesso di ottenere un ambiente domestico accogliente. Lo sviluppo longitudinale dell’edificio identifica la nuova morfologia naturale e archetipica e definisce gli spazi interni in stretto rapporto fra loro e con il paesaggio circostante. Le scelte dispositive, l’utilizzo della luce e la scelta dei materiali hanno permesso di ottenere uno spazio funzionale e confortevole.

CATEGORIA OPERA DI ALLESTIMENTO O DI INTERNI
Menzione d'Onore
MICROSCAPE
Restauro Chiesa di San Pellegrino e allestimento del Deposito dei Gessi
via Galli Tassi, Lucca

photo by Pietro Savorelli

Motivazione della giuria: la giuria ha deciso di attribuire la mensione d'onore per la capacità di intervenire con eguale efficacia sia nel restauro dell'opera architettonica sia nell'allestimento. Per il dialogo messo in opera tra un accurato restauro di uno spazio architettonico di notevole qualità con un dispositivo espositivo caratterizzato dall' econimicità sia dei mezzi espressivi sia dei costi stessi di realizzazione dell'opera.
Il progetto prevede il restauro dell’antica chiesa, in stato di abbandono e degrado avanzato, e l’allestimento all’interno di essa dell’esposizione della collezione di gessi del Polo Museale Toscano. L’intervento ha riportato l’edificio all’antico splendore e gli elementi di nuova progettazione si inseriscono nel contesto nel totale rispetto del manufatto storico. Il risultato è uno spazio fortemente espressivo in cui lo spazio architettonico storico di notevole qualità dialoga con il nuovo all’allestimento caratterizzato dalla semplicità formale e economicità dei materiali.

Menzione
NATALINI ARCHITETTI e GUICCIARDINI&MAGNI
Il Nuovo Museo dell'Opera del Duomo a Firenze
piazza del Duomo 9, Firenze

photo by Mario Ciampi

Motivazione della giuria: per la capacità di mettere in scena un percorso espositivo sofisticato in cui le opere esposte trovano collocazione ideale per essere apprezzate nel loro straordinario valore artistico e storico.
Nel museo è evocata l’antica facciata con un modello a grandezza naturale, nella quale le sculture vengono idealmente ricollocate nella loro posizione originale. Nella sala principale è riprodotta la facciata arnolfiana, abitata dalle sculture, e contrapposta la facciata di marmo con le tre porte del Battistero e le trenta finestre. Ne scaturisce un percorso espositivo fortemente espressivo che costituisce la scena fossa si cui si muovono le opere d’arte intrattenendo i loro mutevoli rapporti e i loro dialoghi con i visitatori.

Menzione
LDA .IMdA
Itek Showroom
largo Don Pino Puglisi, San Miniato (PI)

photo by LDA .IMdA

Motivazione della giuria: per la capacità di tradurre in estrema sintesi formale l'universo merceologico della committenza.
Il progetto nasce con l’obiettivo di trasformare un openspace privo di valore architettonico, in un ambiente attraente, rilassante che predisponesse il cliente all’ascolto e che comunicasse le potenzialità della tecnologia domotica, di cui la società committente si occupa. La monocromia bianca e l’utilizzo di elementi di tessuto a sezione circolare per la suddivisione degli interni, hanno creato un ambiente fluido e pulito capace di valorizzare la tecnologia esposta, definendo gli spazi con segni leggeri, penetrabili ma non modificabili.

CATEGORIA OPERA DI NUOVA COSTRUZIONE
STUDIO DI ARCHITETTURA ANDREA MILANI
Nuova Scuola per l'infanzia "La Balena"
via Camillo Benso Conte di Cavour, Sinalunga (SI)

photo by Studio di Architettura Andrea Milani

Motivazione della giuria: la complessità dell'impianto planimetrico appare giustificata dalla peculiare condizione paesaggistica in cui l'edificio è inserito.
Dalle esigenze funzionali e dalle particolari caratteristiche del territorio in cui si colloca, nasce un edificio dallo sviluppo planimetrico complesso in cui è costante il rapporto fra spazi interni e spazi esterni. Tutte le aule si affacciano sul cortile in cui un albero caducifoglie scandisce le stagioni. Parte dell’edificio è incastrata nel territorio e le quote si fermano al livello della strada per non impedire la vista sulla Val di Chiana. L’edificio è in calcestruzzo a vista, ad eccezione per le parti vetrate che si affacciano al giardino e la sala polifunzionale a sbalzo con rivestimenti U-glass che con l’illuminazione notturna si trasforma in lanterna.

CANALI ASSOCIATI
Nuovo Polo industriale di Valvigna
Località Valvigna, Strada Provinciale 11 Lungo Arno, Terranuova Bracciolini (AR) 

photo by Canali Associati

Motivazione della giuria: Per la capacità dimostrata di saper declinare in forme complesse e sofisticate le tematiche puramente funzionali di un impianto produttivo.
Il complesso industriale sorge sui vecchi capannoni anni Settanta. Attraverso l’uso del verde viene riproposto il declivio agricolo-boschivo perduto e vengono mitigate le imponenti volumetrie, con pergolati di vite che avvolgono i blocchi che accolgono gli impianti e giardini protetti ricavati negli spazi ritagliati fra il piano terra e il primo piano. Ovunque, illuminazione diffusa e percezione dell’esterno. Da ogni postazione, vista a trecentosessanta gradi sui giardini, verso nord attraverso una vetrata totale, verso ovest attraverso una seconda pelle verdeggiante.

CATEGORIA OPERA SU SPAZI PUBBLICI, PAESAGGIO E RIGENERAZIONE
LDA .iMdA
Biolago Balneabile a Sasso Pisano
Buca San Rocco, Castelnuovo di Val di Cecina (PI) 

LDA .iMdA

Motivazione della giuria: Con questo progetto l'area di intervento viene inserita all'interno di un percorso paesaggistico e funzionale. Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di riqualificazione paesaggistica e restituzione dello spazio all'uso pubblico.
Il progetto intende riattivare e sviluppare la presenza di due sorgenti termali, riqualificando il territorio e donando alla collettività nuovi spazi fruibili immersi nella natura. Viene realizzato un percorso paesaggistico e funzionale in cui le persone seguono il flusso ideale dell’acqua per arrivare alla balneazione naturale. Nel loro percorso incontrano i cubi di policarbonato che e legno che costituiscono i servizi. Nella parte non balneabile del biolago sono state utilizzate piante palustri dalla funzione sia decorativa che fitodepurante e ossigenante.

GONÇALO BYRNE ARQUITECTOS/MICROSCAPE/PROAT/BMZ
L'arena spettacoli e l'area mercatale del parco centrale
via Massetana, Follonica (GR) 

photo by MICROSCAPE

Motivazione della giuria: La complessità del programma pubblico viene risolta con efficacia e misura restituendo alla collettività l'impianto prima dismesso dell'ippodromo.
I progetto riqualifica l’area dell’ex Ippodromo dei Pini, all’interno di un piano di trasformazione urbana più ampio della città. Tenendo conto delle esigenze cittadine e rapportandosi con la città e il territorio, si pone come sistema di elementi connessi tra loro così che tutte le strutture rappresentino un unico assetto. L’arena si conforma come collina artificiale dando vita a uno spazio per concerti ed eventi aperto nella natura. L’area mercatale oltre ad assolvere alle sue funzioni commerciali e grazie alla diffusa vegetazione, diviene un vero polmone verde della città. Il vuoto urbano della pista dei cavalli è strato trasformato in un’area fruibile dalla collettività in tutte le ore del giorno.