Esce per Electaarchitettura, in collaborazione con la Fondazione Michelucci, un importante volume sulla stazione di Santa Maria Novella - arricchito da nuovi documenti, fotografie e disegni, reperiti in archivi privati e pubblici - che analizza l'architettura e la storia dell'edificio, ricostruendo il dibattito architettonico, culturale e politico che ha interessato la sua vicenda. Progettato dal Gruppo Toscano - Nello Baroni, Pier Niccolò Berardi, Italo Gamberini, Sarre Guarnieri, Leonardo Lusanna - capeggiato da Giovanni Michelucci, il fabbricato ferroviario si inaugura il 30 ottobre 1935, nello stesso giorno in cui è inaugurata la Biblioteca Nazionale di Firenze, imponendosi come un'opera seminale dell'architettura nazionale. L'inusuale volumetria dell'edificio, asimmetrico e orizzontale, costituisce il fondale della piazza; l'involucro di pietraforte custodisce al suo interno lucenti marmi colorati, vetri e metalli scintillanti; la cura progettuale e la modernità dell'edificio si misurano anche sulla declinazione estetica degli impianti.
La stazione di Santa Maria Novella nasce tra accese polemiche, contrasti ed esaltazioni categoriche: turbolenze che ne hanno accompagnato il destino per anni, fino a fissarne l'immagine nel presunto feticcio di un malinteso razionalismo italiano, un'abusata - e impropria - sacralizzazione critica che ha costituito per mezzo secolo un vero e proprio ostacolo all'analisi testuale dell'edificio e alla conoscenza approfondita della sua storia. L'edificio di Michelucci e dei suoi giovani collaboratori è in realtà una svolta concettuale dell'architettura del Fascismo: materializza la volontà modernizzatrice del Regime, impersonata dal colto e intraprendente segretario del Partito Fascista fiorentino, Alessandro Pavolini; rivela l'eccezionale talento costruttivo di Giovanni Michelucci, capace di misurarsi con la storia e la materia viva del costruire toscano; rappresenta in termini efficacissimi di propaganda il volto benevolo e modernizzatore del Fascismo "del consenso". In questo volume, l'analisi ravvicinata del capolavoro architettonico e della sua storia apre sorprendenti prospettive di conoscenza della realtà, non solo fiorentina ma italiana, di un periodo cruciale della nazione e dell'intera Europa.

Scheda Volume
Titolo: La Stazione di Firenze di Giovanni Michelucci e del Gruppo Toscano 1932-1935
Testi: Claudia Conforti, Roberto Dulio, Marzia Marandola, Nadia Musumeci, Paola Ricco
Edizione: italiano
Collana: ad esempio
Pagine: 144
Illustrazioni: 260 a colori e in b/n
Prezzo: 38 euro
ISBN: 978889180789-2
In Libreria: 28 giugno 2016