architect: Sergi Godia, Ana Molino

location: Barcellona

year: 2016

Il tracciato della metropolitana all'interno del quartiere di Sants, Barcellona, nel corso dell'ultimo secolo, ha letteralmente diviso il tessuto urbano in due parti, con conseguenti disfunzioni urbane in termini di inquinamento acustico e degrado ambientale. Con una larghezza media di 30 m, una piattaforma ad otto corsie e una lunghezza di 800 m, l’infrastruttura ha sempre rappresentato una barriera, un limite da dover affrontare e riqualificare. Nel 2002 l'amministrazione comunale ha deciso di lanciare il progetto di rinnovamento urbano del corridoio ferroviario Sants, innescando quindi in questo modo, un complesso processo che ha coinvolto tre amministrazioni pubbliche e le associazioni civiche nel quartiere di Sants.

photo by Adrià Goula Sardà
photo by Adrià Goula Sardà

Fin dalle prime ipotesi è stata scartata la possibilità di interramento del corridoio ferroviario, a causa di problemi tecnici ed economici, ed è stato scelto di posizionare l’infrastruttura all’interno di una “scatola trasparente”, la cui copertura potesse diventare una lunga passeggiata panoramica sopraelevata lunga 800 m. con l’idea di poter proseguire lungo le città vicine: Hospitalet, Esplugues e Cornellá, a creare un "corridoio verde" di 5 km di lunghezza. La struttura muraria di supporto in calcestruzzo prefabbricato presenta un andamento composto da travi diagonali tipo Warren, ad evocare i vecchi ponti ferroviari, e in grado di permettere di mantenere la visione del treno che passa attraverso la città, riducendo al minimo il suo impatto acustico. La copertura dell'edificio è sopraelevata rispetto alle strade circostanti di circa 4-12 metri, così da diventare un belvedere sulla città. I giardini sono strutturati sulla base di due percorsi lineari: uno sul lato nord del ponte, ombreggiato dagli alberi e un altro sul lato sud, sempre esposto al sole. Lo spazio intermedio tra i due percorsi si configura come la spina dorsale in base alla complessa topografia artificiale con un'alta densità di alberi e un ricco impianto di vegetazione arbustiva, selezionata secondo una tavolozza di colori altamente selettiva.

photo by Adrià Goula Sardà
photo by Adrià Goula Sardà

Le alture che presenta la topografia, rafforzata dalla densità e dalla posizione strategica delle masse di alberi, favoriscono la creazione di aree in cui il passante perde la sensazione di essere all'interno della città, sentendosi immerso in un ambiente completamente naturale. Lungo questo percorso naturalizzato tre spazi sono stati trattati in maniera distinta, perché costituiscono degli snodi nel sistema di accesso al ponte, che comprende: 5 ascensori e 2 rampe, tre scale e 4 scale mobili. Questi tre spazi interrompono la sequenza vegetale e sono caratterizzati da grandi pergolati che supportano pannelli fotovoltaici, comprendo una parte del consumo di energia, oltre a generare spazi ombreggiati.

photo by Adrià Goula Sardà
photo by Adrià Goula Sardà

Le tipologie di albero più utilizzate sono i Tipuanas, Sophoras, Koeleuterias e Malus evereste caratterizzati da una fioritura di colore giallo e nero. Per quanto riguarda la copertura del terreno e gli arbusti, sono stati piantate Bulbine, salvia rossa, rose selvatiche e Hedera helix nella parte soleggiata con fiori dai colori vivaci e caldi e Hedera helix, Vinca, Gaura e Lantana bianca, nella parte più ombreggiata, il tutto accompagnando il percorso Nord con sfondo verde scuro e fiori bianchi. Lungo tutta la facciata nord sono stati piantati rampicanti quali: Hedera helix, Trachelospermum Jasminoides, Parthenocissus tricuspidata, su un sistema di cavi che consentirà, in breve tempo, di coprire tutte le facciate, ad eccezione delle superfici vetrate.

autori : Sergi Godia, Ana Molino, arquitectos Esteyco Ingenieria
promotor : Ayuntamiento de Barcelona a traves de BIMSA Barcelona Infraestructures, Municipals SA, Ministerio de Fomento a traves de ADIF, Transportes, Metropolitanos de Barcelona a traves de GISA
gestione : BIMSA Barcelona Infraestructures Municipals SA
direttore dei lavori: Sergi Godia, Ana Molino, Arquitectos. GPO Ingenieria.
opere urbanistiche: COMSA , OHL
fotografie: Adrià Goula Sardà