La mostra Il mito dell'antico e la città contemporanea presenta numerose opere di architettura progettate e realizzate da Augusto Romano Burelli e da Paola S. Gennaro, per molti anni docenti dell'Università IUAV di Venezia. Essa documenta la loro pluriennale ricerca, oggetto della recente donazione all'Archivio Progetti di questo ateneo. Formatisi entrambi allo IUAV, Romano Burelli, ordinario di Composizione Architettonica, è stato Direttore del Dipartimento di Progettazione Architettonica di questo ateneo; trasferitosi all'Università di Udine, vi è divenuto direttore del Corso di Laurea in Architettura. Paola S. Gennaro è professore associato di Composizione Architettonica e Urbana prima a Venezia e successivamente a Udine. In questa città essi svolgono da sempre la loro attività professionale, che ha avuto in Friuli un centro di riflessione sulla memoria dell'antico e sul senso del sacro in occasione della realizzazione di alcune chiese nei centri devastati da terremoto.

Il mito dell'antico e la città contemporanea

Il tema della presenza dell'antico indirizza la ricerca teorica, l'attività didattica e professionale, entro la quale essenziale sono i numerosi interventi, condotti in un ciclo ventennale, per la ricostruzione, dopo la caduta del Muro, di Berlino e di Postdam, la città residenza reale degli Hohenzollern. Protagonista del contributo italiano nel dibattito berlinese e portatore dell'interpretazione elaborata dalla scuola di Venezia dell'architettura come elemento della costruzione storica e collettiva che è la città, Romano Burelli ha offerto alla riflessione teorica e alla prassi operativa un coltissimo contributo, che affonda le radici nella tradizione del classico e nella presenza dell'antico compiuta da K.F. Schinkel nella formazione della Berlino neoclassica.

Il mito dell'antico e la città contemporanea

Un profondo impulso ideale innerva la loro opera, che i magnifici disegni a mano attestano: il mito come ragione poetica dell'architettura. La permanente ricerca sull'antico, sul classico e sul sacro, sull'origine e sulle forme metamorfiche dei miti si confronta e si scontra nei loro progetti con la città contemporanea, con le ragioni della sua architettura e le condizioni della sua costruzione. Nei disegni per la biblioteca di Alessandria e per la biblioteca di Francia, in quelli per il museo di Atene e nei molti progetti per Berlino l'arcaismo che pervade le grandi composizioni mostra l'aspirazione, la sfida a conservare per gli spazi dell'uomo una mitologia, un valore civile, senza tempo e senza autore, universale.

Il mito dell'antico e la città contemporanea